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Le opportunità offerte alle imprese trentine dai mercati esteri

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Le opportunità offerte alle imprese trentine dai mercati esteri

Il  mercato del Vietnam e, più in generale, dell’Indocina è quello preso in considerazione durate l’incontro organizzato dalla Camera di Commercio di Trento e dalla Fondazione Bruno Kessler con la collaborazione di Trentino Sprint

Un’iniziativa rivolta a imprenditrici e imprenditori che vogliano cogliere le opportunità offerte dall’internazionalizzazione e mirata all’area asiatica che negli ultimi anni ha registrato livelli di crescita importanti configurandosi come un mercato economico allettante.

Perché proprio l’Indocina e, in particolare, il Vietnam? A rispondere alla domanda è il presidente della Camera di Commercio di Trento, Adriano Dalpez: “il Trentino conosce bene l’Indocina, e il Vietnam in particolare in funzione di due missioni istituzionali (nel 2004 e nel 2007) e di un workshop dedicato alle PMI (nel 2005) che hanno consentito di incontrare le massime autorità economiche e di confrontarsi con gli esponenti dell’imprenditoria locale per approfondire e valutare possibili opportunità di investimento in partnership commerciali e produttive. Proprio in considerazione delle conoscenze acquisite nel corso delle missioni organizzate in passato, nelle scorse settimane Camera di Commercio e Fondazione Bruno Kessler hanno colto al volo la possibilità, grazie alla contemporanea presenza in Italia di alcuni profondo conoscitori di questa realtà territoriale, di realizzare un incontro pubblico di approfondimento”.

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Come aggiunge Giulio Bonazzi, vice presidente della Fondazione Bruno Kessler, “l’Indocina attualmente è una delle aree a maggiore crescita del pianeta. Per il 2012 si stima che il PIL aumenterà mediamente del 5,5%, sostenuto soprattutto dalla domanda interna. Si presentano quindi opportunità molto interessanti, che le aziende trentine devono essere pronte a cogliere. Inoltre nei Paesi più sviluppati dell’area si è incrementato un know-how di ricerca che potrebbe dare luogo a partnership scientifiche e tecnologiche. Qualche anno fa il Trentino ha avuto un’esperienza positiva grazie a un accordo di collaborazione con alcuni centri di ricerca del Vietnam sulle nanotecnologie. Sarebbe importante proseguire in questa direzione”.

Molte imprese e istituzioni ignorano le possibilità offerte da quest’area geografica e da questi Paesi in particolare, soprattutto non sanno quanto l’Italia goda di ottima considerazione in questi luoghi; e non sanno che molti vietnamiti hanno studiato presso l’Università di Trento e sono in grado di fare da ponte tra le due realtà economiche. Infine, esiste una rete importante di relazioni costruita da associazioni di volontariato trentine che possono supportare i “contatti” tra questi Paesi.

All’incontro era presente anche il rappresentante in Indocina di Banca Intesa San Paolo e Vice Presidente Eurocham Vietnam, Tomaso Andreatta, che ha spiegato come le imprese italiane possano trovare buone opportunità di business all’estero, ma devono fare attenzione perché non tutti i Paesi sono uguali: “per economie sviluppate ma con bassi tassi di crescita, come l’Italia è necessario misurarsi con i mercati esteri. Dirigersi e insediarsi in Paesi come Cina e India è possibile ma si rischia di diventare un vaso di coccio in mezzo a tanti vasi di ferro”, di conseguenza per Andreatta la sfida più grossa che l’imprenditore deve affrontare nel rapportarsi con la realtà vietnamita è in primo luogo una sfida culturale dunque “non si può prescindere dalla presenza diretta e dalla costruzione di solide relazioni con le imprese-partner e con le istituzioni locali”.

Nel frattempo, il presidente Dalpez ha dichiarato che presto partirà una terza missione istituzionale in Vietnam, “con l’auspicio che le imprese trentine si convincano delle opportunità che un tessuto imprenditoriale, sociale e istituzionale vivace come quello vietnamita è in grado di offrire e che investano tempo e risorse per aumentare la loro capacità di internazionalizzare e di rafforzare l’attitudine alla competitività e al confronto sui mercati esterni”.

 

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