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L’Eccellenza Italiana “dal campo alla forchetta”. Nasce il primo Parco a tema agroalimentare: FICO (Fabbrica italiana contadina)

“Il FICO è quasi maturo” così viene presentato Ristoro di FICO Eataly World – il parco a tema agroalimentare di 80.000 mq che aprirà a Bologna – il 23 marzo al Centro Congressi di Eataly di Roma dal fondatore di Eataly, Oscar Farinetti, insieme a Vincenzo De Luca, direttore generale per la Promozione del Sistema Paese MAECI, Dorina Bianchi, sottosegretario al Turismo del MIBACT, Tiziana Primori e Sebastiano Sardo, rispettivamente amministratore delegato e responsabile Marketing di FICO Eataly World. Ristoranti, bistrot, chioschi, trattorie, caffè e locali “stellati” per far assaggiare i piatti della cucina italiana, rappresentando la cultura, la qualità, la biodiversità gastronomica del Bel Paese in una esperienza unica e irripetibile. Così nasce il primo parco enogastronomico al mondo.
Dai grandi artigiani del cibo di strada agli chef “stellati”, svelati i protagonisti della gastronomia nella Fabbrica Italiana Contadina (FICO), il parco agroalimentare più grande del pianeta che aprirà in ottobre a Bologna.

Crocevia tra il Nord e il Sud del Paese, Bologna oggi è considerata una delle più importanti città italiane ed europee grazie alla sua posizione centrale per l’ottima rete di connessione autostradale, ferroviaria e aerea. Diventata una destinazione turistica strategica, è considerata la capitale gastronomica dell’Italia, da secoli celebrata per la sua tradizione culinaria ed enologica, oltre che per la sua famosa Università, tanto da essere soprannominata “la dotta e la grassa”.
Questa terra di grande maestria alimentare e gastronomica, accoglierà un parco tematico di 80mila metri quadrati unico al mondo. Un posto in cui conoscere e vivere le eccellenze enogastronomiche del Made in Italy con 40 luoghi di ristoro che rappresentano a tutto tondo le evoluzioni delle realtà produttive dell’Italia.
Dal “campo alla forchetta”, un sistema produttivo che permette di seguire i prodotti dalla loro origine, svilupparli attraverso una tecnica che interpreta la tradizione in un mercato di circa 9.000 mq dedicato alla promozione e vendita delle eccellenze italiane suddiviso per tematica e filiera.

Formazione e opportunità di lavoro

Ristoro sarà parte del “circuito” interno del Parco, che vuole limitare gli sprechi realizzando un modello di produzione e consumo che promuova la dieta mediterranea, la salute e il benessere, il rispetto dell’ambiente e la valorizzazione della cultura del cibo. FICO conterrà 25 ristoranti, eventi, esperienze di agricoltura e allevamento praticate sul posto, stalle all’aria aperta con più di 200 animali, 2.000 cultivar tipici, aule dedicate all’apprendimento dei mestieri; tutto alimentato dal più grande impianto fotovoltaico su tetto d’Europa grazie alla collaborazione di Unendo Energia. L’impianto sarà realizzato seguendo i criteri della sostenibilità: si tratta infatti di una riconversione senza consumo di suolo. Un universo multimediale dove si scopre che il fuoco nasce da una connessione e ne crea di nuove, che l’agricoltura ha reso stanziale l’uomo favorendo la biodiversità.

FICO sarà un’arca, un contenitore di qualità italiana che produce occupazione e tramanda cultura. Eataly World punta a replicare il successo di Expo, attraendo circa 6 milioni di visitatori all’anno: 2 milioni di stranieri, 4 milioni di italiani di cui mezzo milioni di bambini con gite scolastiche e visite dedicate e circa 600 mila visitatori business. La Fabbrica Italiana Contadina sarà la struttura di riferimento nel mondo e si stima che saranno circa 2.000 le imprese coinvolte nelle costruzioni, l’agroalimentare, la fornitura di attrezzature e macchinari, la ristorazione, i servizi; circa 3.000 lavoratori verranno occupati nell’indotto e 700 direttamente all’interno del parco.

Le aziende presenti a Fico formeranno figure specializzate, in una Scuola dei Mestieri dedicata alla riscoperta dei mestieri artigianali tradizionali e delle buone pratiche legate al cibo. Ristoratori, chef e artigiani scelti per rappresentare la cucina italiana mettendola alla portata di tutti, e contrassegnati dal marchio “FICO – Noi ci saremo”, insieme con tutti gli operatori del Parco.

In 8 ettari la meraviglia della biodiversità italiana, attraverso 2 ettari di campi, 6 ettari coperti, oltre a botteghe e mercato, aree dedicate allo sport, ai bimbi e ai servizi, 6 aule didattiche, 6 grandi “giostre” educative multimediali, teatro e cinema, libreria, un centro congressi da 50 a 1.000 persone, modulabile in più sale per eventi di ogni genere su una superficie piana di 1.200 mq.

L’attività della Fondazione FICO, rappresentata da tre Università, sarà presieduta dall’agroeconomista Andrea Segrè, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente, l’Università di Bologna, e dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. L’anima scientifica e divulgativa opererà su tre aree: formazione e didattica per la scuola, ricerca scientifica e promozione con l’obiettivo di coinvolgere oltre 100.000 studenti l’anno in attività educative e culturali. Un’offerta formativa strutturata su 5.000 attività didattiche, 500 stage formativi all’anno, oltre 1.000 corsi per adulti, tra laboratori e degustazioni.

Per sostenere il sistema Italia, il Fondo Pai si è dotato di un Comitato Scientifico con lo scopo di valorizzare in Fico il know how, le competenze, la cultura professionale in campo agroalimentare, ambientale e nutrizionistico. Su tutto il percorso chilometrico, FICO offrirà la possibilità di conoscere l’agricoltura italiana, capire la trasformazione degli alimenti, gustare i piatti migliori, seguire meeting e conferenze, divertirsi ed imparare grazie a 30 eventi e 50 corsi al giorno per adulti e bambini. Gli spazi polifunzionali all’interno di FICO permetteranno l’organizzazione di un calendario ricco di occasioni per gli oltre 200 convegni all’anno tra meeting aziendali e fiere di settore. L’itinerario può essere percorso a piedi o in bicicletta, libero o assistito da ambasciatori della biodiversità italiana.

I RISTORANTI

I visitatori di tutto il mondo troveranno a FICO 16 ristoranti tra cui gli “stellati”: Enrico Bartolini-Le Soste, dove uno fra più importanti chef del panorama italiano e internazionale ospiterà a rotazione cuochi e ristoranti celebri dell’omonima associazione; il ristorante La Pasta, con i primi proposti dalla Trattoria di Amerigo; il ristorante Il Pesce, che vedrà ai fornelli i fratelli Raschi del ristorante “Guido” di Rimini.
Ci saranno il ristorante Salumi e Formaggi-Osteria del Culatello, basata sul meglio delle produzioni casearie e della norcineria nazionale, curato da Antica Ardenga; il ristorante La Carne, che proporrà le preparazioni di razze bovine come la Piemontese e la Chianina, fino alla selvaggina e la cacciagione, ad opera del consorzio de La Granda; l’autentica Pizzeria napoletana di Rossopomodoro; L’Orto, il ristorante che unisce i prodotti di Riccardo Di Pisa e la cucina di Rosarose Bistrot; il Bistrot della Patata, proposta da Pizzoli in tutte le sue possibili declinazioni e varietà tipiche; il Ristorante Bell’Italia, realizzato da Camst per Eataly, con spazi modulabili per piccoli e grandi eventi; la Vineria dell’Enoteca, con una proposta unica di vini a calice di Fontanafredda accompagnati da merende all’italiana; l’Osteria del Fritto, di Gaetano e Pasquale Torrente, la Birreria di Baladin, dove la birra appena prodotta innaffia specialità di carne, verdura e street food; l’Acetaia-trattoria gnocco e tigelle, dedicata all’aceto soprattutto balsamico, realizzata da Trattoria Cognento; il Bistrot dell’Ulivo, con i classici liguri realizzati dall’osteria genovese Zena Zuena con Olio Roi; I Tartufi, il ristorante gestito da Urbani con l’osteria La Fontana di Bologna.

I CHIOSCHI DI STREET FOOD

Nella galleria di FICO ci saranno anche tanti chioschi e piccole botteghe: la Porchetta “made in Umbria” di Renzini di Norcia; gli Arrosticini abruzzesi di Jubatti Carni; La Piadina di Romagna Food; e molte altre ricette regionali proposte da experienceIN.it; la Frutta gourmand di Gaia; il Pollo Campese Amadori, allo spiedo ed in tante preparazioni sfiziose; Il San Daniele con prosciutti e i vini del Friuli Venezia Giulia; le specialità de Il Barbeque con Il Mercante delle Spezie di Torino. Tra i chioschi, quello delle Marche, e Madre Sardegna interpretata da Fabrizia Fiori e Piero Careddu.
In alcune delle 40 fabbriche che produrranno a FICO il meglio dell’enogastronomia italiana, sarà possibile degustare altre celebri specialità: la Prosciutteria di Ruliano; Mortadella World, del Consorzio della Mortadella di Bologna IGP; i salumi di Nero di Calabria e Cinta Senese del chiosco Il Suino Nero di Madeo e Savigni; gli spazi degustazione de Il Parmigiano Reggiano e Il Grana Padano; il Bistrot della Panetteria del Forno di Calzolari; la Pasta di Campofilone, del Pastificio Gragnanese di De Martino e La Pasta Fresca di SfogliAmo; la Trattoria dell’Uovo di Eurovo; Dentro il Pomodoro di Mutti; la Pescheria di LPA Group.

I BAR, I DOLCI E LE CAFFETTERIE

La Fabbrica Italiana Contadina dedicherà grande spazio anche ai dolci e al buon bere. Un angolo di Sicilia, dolce e salato, con la Pasticceria e Specialità Siciliane, affidata a uno dei migliori artigiani italiani, Santi Palazzolo, che “firmerà” i gelati della Gelateria Carpigiani. La Cioccolateria proporrà le specialità di Venchi; e la presenza di Balocco per la Biscotteria&Panettoni, con i panettoncini mignon proposti tutto l’anno. Originali le proposte del Bici Bar, da cui parte la pista ciclabile di FICO: dalla colazione all’aperitivo, ma anche per pranzi leggeri, spuntini, caffè e cocktail d’autore del Cinc food&drinks di Brera. Il regno del caffè con la Caffetteria Centrale di Lavazza, ed anche il FICO Cocktail Bar è all’italiana: usa liquori, distillati, vini e ingredienti del Bel Paese. A completare gli angoli per una pausa speciale, il chiosco bar “Gustavo” di Camst ed il chioschetto della Spiaggia.

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