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Premio di laurea “Linda Cena”

Leonardo Da Vinci

Premio di laurea “Linda Cena”

Imprese italiane, patrimonio culturale, ricerca scientifica, attività per il sociale: l’impegno per l’eccellenza, e per l’etica di impresa, nell’ottica di genere. L’attività della Fondazione Bracco, che dedica quest’anno alla memoria di Linda Cena un premio di laurea destinato ai laureati di secondo livello

Il premio è destinato a una tesi magistrale discussa nell’anno accademico 2011-2012, non oltre la scadenza del bando (31 Ottobre prossimo), che approfondisca il tema “Le imprese italiane e il patrimonio culturale. Modelli emergenti per un nuovo approccio alla conservazione e valorizzazione dei beni culturali”.

Sottolineare il binomio cultura-impresa, e rinsaldare i rapporti tra questi due pilastri della nostra economia e della nostra identità: con tali obiettivi nasce il premio “Linda Cena”, istituito per il 2012 dal Comitato Leonardo – Italian Quality Committee, che sarà concesso dalla Fondazione Bracco, di cui Linda Cena è stata Segretario Generale fino alla sua prematura scomparsa, nello scorso gennaio.

 

Beni culturali e impresa: un legame possibile

Aumentano nel nostro Paese le aziende che si dedicano alla valorizzazione del patrimonio artistico: con i 3000 euro in palio verrà premiata la ricerca che meglio saprà sottolineare gli esempi di colllaborazione tra profit e no profit a tutela dei beni culturali, descrivendo l’evoluzione dei modelli normativi che regolamentano i rapporti tra pubblico e privato nel settore ed individuando gli strumenti più innovativi di gestione del patrimonio artistico, insieme a nuovi e più efficaci modelli di fundraising per il settore dei beni culturali e dello spettacolo dal vivo.
Un tema, questo, che ha sempre interessato la fondazione Bracco, fin dalla sua nascita, cui ha contribuito significativamente Linda Cena, la quale si è impegnata, dalle origini della fondazione, in particolare proprio nell’ambito del rapporto tra imprese e cultura, promuovendo numerose attività, anche nell’ottica di genere: si pensi al progetto “Milano per le donne: una primavera di arte e cultura” e allo spettacolo teatrale “Sebben che siam donne”, presentato nel 150° anniversario dell’unitá d’Italia, insieme alla mostra “Unite per unire. La donna in Italia 1848-1914”. Due iniziative, queste ultime, realizzate con la collaborazione dell’Università di Milano, miranti a ripercorrere la storia dell’emancipazione femminile, con ritratti delle protagoniste di quel periodo, patriote, filantrope, emancipazioniste, partigiane, donne della ricostruzione e del miracolo economico, con una attenzione tutta particolare a quel Novecento che ha visto una più chiara affermazione dell’identità femminile.

Studi e ricerche nell’ottica di genere: l’impegno per la salute della donna

L’attenzione a tematiche di genere si conferma anche negli altri due ambiti di intervento della fondazione, che si identificano nella ricerca scientifica e nel sociale: così, in collaborazione con la fondazione Umberto Veronesi, è partito il ciclo di conferenze “Scienza e Donne”: tre incontri a Milano, tra aprile e giugno, per discutere con gli esperti di prevenzione al femminile, toccando i temi importanti della salute del seno, della corretta alimentazione e della salute psichica. Nel frattempo, Fondazione Bracco ha diffuso un DVD sulla prevenzione al femminile, nell’ambito del progetto “Diagnostica e Prevenzione amiche della donna”.

Nella convinzione che la salute non è solo un fatto fisico, ma soprattutto mentale, la fondazione si è dedicata a studiare l’impatto che le attività culturali, e soprattutto quelle promosse da donne, hanno sul benessere delle persone, e specialmente sulla qualità della vita femminile: ne sono nati i due eventi “Donne e benessere psicologico: stili di vita, salute e cultura” e il simposio internazionale “Stili di vita, salute e cultura: per un nuovo welfare”. I modi in cui oggi si percepisce il benessere sono assai peculiari, e risultano legati a una pluralità di fattori quali gli stili di vita, l’uso intelligente del tempo libero,la partecipazione culturale, la ricerca della bellezza, in tutti i contesti, e il tempo dedicato al proprio fisico. La salute, assicura l’Organizzazione Mondiale della Sanità, oggi non è solo l’assenza di patologie, ma qualcosa di assai più soggettivo, collegato al benessere dell’individuo, e le sue dimensioni divengono sempre più non soltanto fisiche, ma anche emotive, psicologiche e sociali. Studi epidemiologici dimostrano come le leisure activities abbiano un effetto diretto sul benessere psicologico individuale.

L’impegno per le nuove generazioni e il progetto Diventerò

Il premio intitolato a Linda Cena si inserisce nel progetto Diventerò – Fondazione Bracco per i giovani, iniziativa che mira ad offrire alle nuove generazioni concrete opportunità di crescita personale e professionale. Il motto è la celebre frase di Thomas Leonard, compianto esperto nel coaching: “Opportunities don’t knock, they whisper. So shut up and listen”.

In tutto sono 40 le borse di studio e i premi di laurea previsti dal progetto, cui si aggiungono 10 borse di studio per giovani radiologi cinesi, a testimonianza del desiderio di contribuire a un mondo in cui le opportunità siano davvero per tutti.
Per ciascun giovane è previsto l’affiancamento di un mentore, di un maestro che, alla maniera di Seneca con Lucilio, stipuli con lui un vero e proprio patto formativo, che favorisca il processo di crescita. Tutti i vincitori, inoltre, entreranno a far parte di una comunità di “alumni”, un network di eccellenze che consentirà di mantenere contatti e favorirà relazioni lavorative durature e costruttive.

Fondazioni d’impresa: l’etica del business, a sostegno della società tutta

Del resto, con l’importante contributo di Linda Cena, la fondazione Bracco aveva già promosso il convegno “Investire in cultura: perchè? Le fondazioni di impresa per la crescita etica ed economica della società”. In quel contesto, con l’importante contributo di Linda Cena, la fondazione si era interrogata sul fenomeno delle fondazioni di impresa, espressione di “una sempre maggiore consapevolezza da parte delle aziende che la responsabilità sociale è una necessità imprescindibile per il raggiungimento di una migliore condizione sociale, ambientale ed economica”. “Nella cultura, intesa come conoscenza, educazione, ma anche bellezza (artistica e paesaggistica) e nella sua tutela e valorizzazione, risiede la nostra identità di Paese Italia”. Essa “caratterizza il nostro modo di essere”, e “nonostante le difficoltà contingenti, non si ferma la voglia del “fare cultura” né quella del fruirne”. “Molte Fondazioni d’impresa, spesso espressione della volontà e dei valori di un’azienda familiare, scelgono le attività culturali come strumento di elezione, nella convinzione che la crescita della società civile sia supportata in larga misura dalla cultura”.
È così, ci sembra, che l’impresa diventa autenticamente etica, e partecipa al benessere del Paese in cui opera e della società tutta.

Laura Carmen Paladino

Allegati

pdf bando Linda Cena.pdf

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