ENERGIA

Europa: opportunità per le PMI tra Green ed Energy

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agnese-cecchinidi Agnese Cecchini, Direttore editoriale di Italia Energia

L’Europa attraverso lo sviluppo di diverse linee comuni impegna delle task force dedicate alla crescita del sistema dei Paesi dell’Unione. Tali attività coinvolgono vari target industriali e sociali del sistema dell’Unione tra cui non mancano le PMI, piccoli distretti industriali e industrie emergenti. Per questo settore si sono aperte recentemente opportunità interessanti che coinvolgono gli aspetti green, energy e di efficienza in senso lato.

È del 2 luglio ad esempio il “Piano d’azione verde per le PMI: aiutare le PMI a trasformare le sfide ambientali in opportunità di business” con cui la Commissione Europea illustra le iniziative, proposte a livello europeo, per favorire l’imprenditorialità verde.
L’iniziativa si basa sulla considerazione che una gestione efficiente delle risorse è un pilastro su cui costruire la propria competitività. Basta guardare a pochi dati, forniti dalla stessa Commissione, il prezzo delle materie prime influisce sul 40% dei costi dell’industria manifatturiera europea. Tale impatto arriva al 50% del totale dei costi di produzione se si aggiunge al conteggio l’impegno di energia e acqua.
Riuscire ad ottimizzare queste voci di spesa, di fatto, vuol dire portare a risparmiare sul comparto industriale circa 630 miliardi di euro l’anno. Il dato, di per sé rilevante, assume ancora più importanza se valutiamo che il costo del lavoro impatta solo del 20% sul totale dei costi.

Nell’efficienza delle economia circolare sono comprese diverse aree di interesse come: gestione della risorsa idrica, materie prime e seconde includendo anche i cosiddetti scarti dei processi produttivi che possono essere riutilizzati come materie prime di altre filiere. L’obiettivo è sempre l’eliminazione dei rifiuti a favore del riciclo facendo sì che il valore aggiunto delle risorse resti il più possibile dentro la filiera produttiva, secondo il concetto di simbiosi industriale.

Il piano può essere suddiviso in cinque aree di intervento, ognuna delle quali include diverse peculiarità.

Di seguito un breve elenco con le specifiche indicate nella nota della Comunità Europea uscita in occasione della comunicazione del Piano.

  1. Rendere le PMI più verdi per assicurare maggiore competitività e sostenibilità; in pratica offrire una gestione più efficiente delle risorse per ridurre i costi di produzione e di incremento della produttività.
  2. Imprenditorialità verde per le imprese del futuro.
  3. Opportunità per le PMI in una catena del valore più verde, che include attività come rifabbricazione, riparazione, manutenzione, riciclaggio, ecodesign. L’attività è in linea anche con la considerazione favorevole al progredire verso una economia circolare (cfr. IP/14/763).
  4. Accesso ai mercati per le PMI verdi. Questo punto parte dal dato che indica come l’87% delle Pmi europee vende le proprie tecnologie, i propri prodotti o servizi verdi solo sui mercati nazionali. Quindi sono necessari un quadro più favorevole e una maggiore cooperazione internazionale per aiutare le PMI ad integrarsi con successo nelle catene del valore mondiali.
  5. Governance; affinché sia efficace è necessario che il Piano sia attuato per intero, in modo da garantire un impatto in tutta Europa a vantaggio delle PMI.

L’iniziativa nasce come attività congiunta di DG imprese e DG ambiente, esempio virtuoso di cooperazione e include le direttive in merito all’occupazione verde, i cosiddetti “green job” e quelle legate ad aspetti ambientali.
Il piano d’azione verde, di fatto, risponde alla necessità di reindustrializzare l’Europa, come indicato nella comunicazione “Per una rinascita industriale europea” (cfr. IP/14/42) e come avallato dal Consiglio europeo, attraverso la promozione della competitività delle PMI e il sostegno allo sviluppo di imprese verdi in tutte le regioni europee. Il piano d’azione integra l’Iniziativa per favorire l’occupazione verde (cfr. IP/14/765), che propone una tabella di marcia per la promozione della creazione di posti di lavoro di carattere green nell’UE, nonché il pacchetto sull’economia circolare e l’analisi degli obiettivi per i rifiuti (cfr. IP/14/763).

Per maggiori informazioni consulta il piano di azione verde ec.europa.eu/enterprise/policies/sme/public-consultation-green-action-plan/index_en.htm.

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