Previsti dal nuovo Piano Nazionale Scuola Digitale, gli animatori digitali sono insegnanti individuati dal MIUR per occuparsi di innovazione nelle loro scuole. Selezionati finora 8.303 docenti, in prevalenza donne
La scuola cambia e si innova, anche a seguito del nuovo PNSD (Piano Nazionale Scuola Digitale) lanciato a fine ottobre dalla Ministra Stefania Giannini che prevede l’istituzione di questa nuova figura. L’animatore digitale è il docente di ruolo che ha il compito di seguire, per il prossimo triennio, il processo di digitalizzazione della scuola di appartenenza.
Gli animatori digitali indicati da ciascuna scuola italiana, dovranno organizzare attività e laboratori, individuare soluzioni tecnologiche e metodologiche innovative da portare nel proprio istituto (ambienti di apprendimento integrati, biblioteche multimediali, ecc.) e lavorare per la diffusione di una cultura digitale condivisa.
Ma animatore digitale non ci si improvvisa e quindi per la formazione di queste figure sono stati stanziati 850.000 euro a livello nazionale. Ad ogni scuola, inoltre, verranno assegnati 1.000 euro per la realizzazione dei progetti digitali. Il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca ha anche individuato le scuole polo che si occuperanno della formazione degli Animatori (in allegato l’elenco).
Finora sono stati individuati, nel mese di dicembre, 8.303 insegnanti di cui 4.594 donne e 3.709 uomini. Hanno un’età media di 45 anni e la metà proviene dall’area scientifica.
5.443 sono docenti del I ciclo d’istruzione e 2.860 del II ciclo.
Nei prossimi giorni tutte le scuole riceveranno dal Miur specifiche Linee guida per la redazione del loro Piano Digitale, declinazione interna a ciascun istituto del Piano generale. Il documento sarà collegato, anche in vista delle prossime iscrizioni, al nuovo Piano triennale dell’offerta formativa che servirà alle famiglie per fare la loro scelta.
(D.M.)
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