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Italia Startup Visa, primi dati sul programma per attrarre imprenditori innovativi

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Lanciato dal Ministro dello Sviluppo economico il 24 giugno 2014, il programma Italia Startup Visa ha rivoluzionato l’iter standard per la concessione dei visti di ingresso per lavoro autonomo, introducendo una cospicua semplificazione a beneficio di cittadini non UE che intendono avviare una startup innovativa nel nostro Paese

La procedura Italia Startup Visa è completamente centralizzata (fa capo a un comitato di valutazione composto da rappresentanti dell’ecosistema nazionale dell’imprenditorialità innovativa – AIFI, APSTI, IBAN, NetVal e PNICube – coordinato dal MiSE) e informatizzata (il candidato comunica con l’amministrazione italiana online attraverso l’indirizzo email italiastartupvisa@mise.gov.it, fino al ritiro del visto fisico presso la sede diplomatico-consolare competente), nonché fortemente semplificata e accelerata, tanto che conduce a una risposta certa entro 30 giorni.

Accogliendo gli orientamenti europei, il 23 dicembre 2014, sul modello di Italia Startup Visa, è stato lanciato il programma Italia Startup Hub, con cui l’applicabilità della procedura semplificata è stata estesa anche ai cittadini non UE che già si trovano in Italia e intendono permanere per avviare una startup innovativa: il programma Italia Startup Hub permette, dunque, di convertire il permesso di soggiorno in scadenza in possesso del cittadino non UE in un “permesso per lavoro autonomo startup” senza dover uscire dal territorio italiano e godendo delle stesse modalità semplificate previste per la concessione dei visti startup.

Nell’ambito del programma Italia Startup Visa al 31 dicembre 2015 sono pervenute 61 candidature, di cui 18 nel 2014 e 43 nel 2015.
45 candidati sono di sesso maschile, 16 di genere femminile, e la loro età media è di 34,2 anni.
I Paesi di provenienza sono 18 e toccano tutti i continenti. I tre che hanno dimostrato un maggiore interesse sono Russia (20 candidature), Ucraina (10) e Stati Uniti (7). 54 candidature hanno riguardato la costituzione di nuove imprese. 7 quelle in cui si è avuta un’aggregazione verso startup innovative già costituite, per lo più da italiani.
Su 61 candidature, 40 hanno avuto esito positivo (65,6%) mentre 11 sono state rifiutate per debolezza del business plan o mancanza di innovatività e 6 sono state considerate irricevibili perché palesemente prive dei requisiti minimi finanziari o di innovatività. 4 sono attualmente in fase di valutazione. Una sola candidatura è stata effettuata mediante incubatore certificato.
I 40 nulla osta concessi hanno avuto il seguente esito: 32 visti rilasciati; 8 le pratiche attualmente in corso di elaborazione. 14 le Regioni prescelte dai detentori del visto. Su tutte spicca la Lombardia (19; in particolare, in 15 hanno scelto Milano).

Quanto al programma Italia Startup Hub, finora sono pervenute 5 candidature, di cui due dalla Corea del Sud, due dall’Iran e una dagli Stati Uniti. Tutte hanno avuto esito positivo e hanno portato alla conversione del permesso di soggiorno precedentemente detenuto in permesso per lavoro autonomo startup.
Il rapporto con i dati sull’andamento dei programmi Italia Startup Visa e Hub verrà aggiornato ogni quattro mesi.

pdf Scarica il rapporto aggiornato al 31.12.2015!

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