Imprenditoria femminile

Imprese: la Regione Campania investe sui giovani

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Parte il progetto di formazione per start-up realizzato dalla Camera di Commercio di Salerno

Formazione e accompagnamento alla creazione di nuove imprese. È questo il senso del progetto ‘Start-up Campania’, realizzato dalla Camera di Commercio di Salerno, con un occhio di riguardo “per le start-up giovanili, femminili, sociali, innovative e di immigrati”.

L’iniziativa s’inserisce nell’ambito del progetto cofinanziato dal Fondo di perequazione 2014, promosso da Unioncamere Campania.

 

Scaduto il termine per la partecipazione al progetto, è tempo di bilanci: hanno fatto richiesta 24 giovani, di cui 13 donne e 11 uomini, la maggior parte della provincia. Battipaglia, Eboli, Olevano sul Tusciano, Nocera Superiore e Angri sono alcuni dei Comuni di provenienza di questi ragazzi che concluderanno il percorso formativo per fine giugno.

 

Il progetto prevede un percorso gratuito di accompagnamento alla creazione di nuove imprese, articolato in sei moduli formativi: si parte con un seminario di orientamento e conoscenza della business idea, in cui sarà effettuata una prima valutazione dell’idea imprenditoriale e della coerenza con le priorità previste dall’iniziativa; per i dieci aspiranti imprenditori con le idee migliori ci saranno poi attività di aula e di laboratorio in formazione per la redazione del business plan. Gli altri moduli prevedono invece: tutoraggio personalizzato per la stesura del business plan; servizio al sostegno della costituzione d’impresa; accompagnamento per l’accesso al credito; supporto allo start-up.

 

Che la Regione creda molto nelle nuove imprese lo conferma anche l’assessore per l’Internazionalizzazione, start-up e innovazione, Valeria Fascione: “la Regione Campania punta molto sul ruolo che le start-up possono avere per promuovere l’innovazione sul nostro territorio ma è anche evidente che le start-up da sole non bastano, c’è bisogno di policy per l’innovazione e, come si dice in Europa, abbiamo bisogno di Open Science ed Open Innovation e di essere aperti al mondo. È importante aprire il territorio regionale anche ad altre realtà, è importante lasciarsi contaminare e far sì che queste start up siano vettore primario di accelerazione del processo di promozione dell’innovazione, anche nel sistema produttivo tradizionale”. 

(dar)

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