Dal 30 luglio al 6 agosto l’iniziativa di prevenzione e tutela delle donne vittime di violenza raggiungerà oltre 100 piazze italiane
Con l’hashtag #Maipiùsola prende il via una campagna per dire ‘no’ al femminicidio. L’iniziativa – che dal 30 luglio al 6 agosto raggiungerà oltre 100 piazze italiane con gazebo e punti informativi per ascoltare, informare e fare prevenzione sul tema – è stata presentata alla Camera dalla vice presidente della commissione Lavoro, Renata Polverini, patrocinata proprio da Montecitorio con il contributo del sindacato Ugl e del patronato Enas.
Una mobilitazione pensata proprio per l’estate, perché “i diritti non vanno in vacanza – ha sottolineato il presidente dell’Enas, Stefano Cetica –. Vogliamo dare una spallata a crimini che spesso commentiamo quando ormai è troppo tardi”. E l’Enas vuole dare il suo contributo per contrastare un fenomeno “drammatico che bisogna denunciare con forza”. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di fare un vero e proprio “check up dei diritti delle donne – ha aggiunto il segretario generale dell’Ugl, Paolo Capone –. Crediamo che una grande organizzazione sindacale debba fare anche questo, siamo impegnati in una campagna di sensibilizzazione su un problema gravissimo che ha mille sfaccettature e che passa per le sopraffazioni che le donne sono obbligate a vivere ogni giorno, anche sul posto di lavoro”.
Per il volantino che accompagnerà la campagna si è scelto uno slogan intenso ma efficace, ‘Causa del decesso: lasciata sola’. Un messaggio che “può suonare forte”, ma per Polverini “in certi casi è giusto ricorrere a messaggi di questo tipo”, perché spesso le donne “non sanno a chi rivolgersi, non cercano e non trovano aiuto”. Per la deputata di Forza Italia “questa battaglia si vince con risorse certe, insieme alla società civile e alle Istituzioni stabilendo però un percorso tangibile e di collaborazione tra chi ha le possibilità di intervenire con strumenti concreti per far fronte a questa grave questione. Nel 2015 è stata introdotta una grande novità con l’inserimento nella legge finanziaria della possibilità per le donne vittime di violenza di accedere ai congedi parentali. Ricordo, poi, che durante la mia presidenza alla Regione Lazio sono stati istituiti dei percorsi rosa negli ospedali che consentivano alle donne vittime di violenza di accedere soltanto alle cure, senza passare per il pronto soccorso, ed ad avere una rete di tutela e sostegno psicologico”. E la campagna di sensibilizzazione #Maipiùsola va proprio in questa direzione.
(dar)