Pari opportunità Società

Sanremo 2020, un festival che discrimina le donne?

Lettera aperta contro le dichiarazioni di Amadeus e la partecipazione di cantanti con testi discriminatori e lesivi della dignità delle donne, inviata dagli Stati Generali delle Donne alla RAI, al Governo e alle altre Istituzioni pubbliche

 

Riceviamo dagli Stati Generali delle Donne e pubblichiamo questa lettera diretta al Presidente Rai, Marcello Foa; all’Amministratore Delegato RAI, Fabrizio Salini; al Consiglio di Amministrazione RAI composta da Rita Borioni, Beatrice Coletti, Riccardo Laganà, Igor De Biasio, Giampaolo Rossi; al Presidente e ai componenti della Commissione parlamentare di vigilanza RAI; al Vicedirettore Marketing RAI Giovanni Scatassa; alla Ministra alle Pari Opportunità e Famiglia Elena Bonetti; al Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli; al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte; al Presidente della Camera Roberto Fico; alla Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati.

OGGETTO: FESTIVAL DI SANREMO 2020 – DICHIARAZIONI INACCETTABILI DI AMADEUS e PARTECIPAZIONE DI CANTANTI CON TESTI DISCRIMINATORI E LESIVI DELLA DIGNITÀ DELLE DONNE.

Come cittadini e cittadine e donne degli Stati Generali delle Donne che si occupano da anni del contrasto al sessismo nei media e anche nella televisione pubblica, tenendo conto che grazie al contributo anche dei Comitati Pari Opportunità della Rai e Unico di Garanzia del Ministero dello Sviluppo economico oltre che di moltissime organizzazioni della società civile impegnate quotidianamente nella lotta agli stereotipi di genere, il Contratto di Servizio Pubblico Rai-Mise 2018-2022 è il più avanzato della storia della RAI, si esprime profondo disagio e indignazione in merito alle dichiarazioni sessiste del direttore artistico e conduttore Amadeus nella Conferenza stampa di presentazione del Festival e una grande preoccupazione per le presenze e i ruoli annunciati.

A questo proposito, in piena sintonia con le tante proteste avanzate in questi giorni, chiediamo con fermezza, non essendo sufficiente la dichiarazione ufficiale del presidente Foa che pure va nel senso giusto, che Amadeus venga “sollevato” dal ruolo di direttore artistico del festival e che i ruoli di primo piano NON siano affidati a soli uomini (Amadeus è affiancato da Tiziano Ferro e Fiorello) e le donne NON siano semplicemente elementi di contorno e che le presenze di artisti siano valutate attentamente respingendo con fermezza chi propone testi come Junior Cally.

Quanto dichiarato e preannunciato da Amadeus, per la prima volta non affiancato dal Direttore di Rete, non è in linea con il Contratto di Servizio Pubblico 2018-2022 per i seguenti motivi:

  • non è rispettata la dignità della persona (Principi generali, art.2 punto e);
  • non vengono superati gli stereotipi di genere al fine di promuovere la parità e di rispettare l’immagine e la dignità della donna anche secondo il principio di non discriminazione (art. 2 punto g);
  • non vengono promossi modelli di riferimento per i minori, femminili e maschili, paritari e non stereotipati (art. 8 punto c).

 È completamente disatteso l’articolo 9, che riportiamo integralmente:

 Art. 9 – Parità di genere

  1. La Rai assicura nell’ambito dell’offerta complessiva, diffusa su qualsiasi piattaforma e con qualunque sistema di trasmissione, la più completa e plurale rappresentazione dei ruoli che le donne svolgono nella società, nonché la realizzazione di contenuti volti alla prevenzione e al contrasto della violenza in qualsiasi forma nei confronti delle donne.
  2. Ai fini del conseguimento degli obiettivi di cui al comma 1, la Rai si impegna a:
  3. promuovere la formazione tra i propri dipendenti, operatori e collaboratori esterni, affinché in tutte le trasmissioni siano utilizzati un linguaggio e delle immagini rispettosi, non discriminatori e non stereotipati nei confronti delle donne;
  4. non trasmettere messaggi pubblicitari discriminatori o che alimentino stereotipi di genere;
  5. realizzare il monitoraggio e il relativo resoconto annuale, che consenta di verificare il rispetto della parità di genere nella programmazione complessiva. Il resoconto annuale è pubblicato nel sito internet dell’azienda ed è trasmesso al Ministero, all’Autorità, alla Commissione, entro quattro mesi dalla conclusione dell’esercizio precedente.”

Per il contratto di servizio la RAI dove svolgere un ruolo nel proporre un’immagine della donna aderente alla realtà, combattendo gli stereotipi e uno importantissimo nel contrastare la violenza contro le donne.

Si esige quindi che il Contratto sia rispettato, si chiede ai ministri che leggono per conoscenza, ciascuno per le proprie competenze di farsi carico della soluzione e si attende dai vertici RAI una risposta urgente, in mancanza della quale preannunciamo altre azioni a contrasto delle pratiche discriminatorie di genere segnalate e per il rispetto del Contratto di Servizio

Infine si chiede di non inviare al grande pubblico messaggi diseducativi quali “la bellezza e lo stare un passo indietro sono i requisiti richiesti a una donna per fare carriera” oppure i messaggi contenuti nei testi di uno dei partecipanti al Festival.

 

Riteniamo, come donne, come madri, come insegnanti ed educatori/ici, che la presenza al Festival di Sanremo di Junior Cally sia un messaggio profondamente diseducativo oltre che di incitamento a un atteggiamento sprezzante nei confronti delle donne, un incitamento alla violenza alle donne.

Essendo il Festival un evento con grande ascolto mediatico, questo messaggio volgare e violento non è certo arte e per di più, dato il contenuto di alcune sue canzoni, è una sorta di incitamento all’abuso e alla violenza, per certi versi, forse, contenente anche estremi di reato.

Noi tutte e tutti chiediamo di rivedere la possibilità che Junior Cally partecipi al Festival e che proprio dal palco di Sanremo si diano veri e forti messaggi di contrasto alla violenza maschile di genere.

Primi firmatari

 

Fiorella Belpoggi, Bologna

Enzo Favoino, Pavia

Marco Francesconi, Pavia

Ludovica Agrò, Roma

Mirella Ferlazzo, Roma

Laura Moschini, Roma

Andrea Catizone, Roma

Gemma Andreini, Pescara

Isa Maggi, Pavia

Paola Vita Finzi, Milano

Maria Luisa Di Pinto, Tortona

Rosaria Nelli, Chieti

Anna Elena Viggiano, Matera

Angela Travagli, Ferrara

Fabrizia Dalco’, Parma

Ketty Carraffa, Milano

Lucia Krasovech-Lucas, Trieste

Melina Martello, Brugherio

Tiziana Iozzi, Chieti

Carolina Profeta, Pescara

Assunta Marinelli, Pescara

Marisa Tiberio

Francesca Rasetta, Pescara

Annamaria Di Rita, Pescara

Emilia De Matteo

Carla Martorella, Pescara

Sandra Pantalone, Pescara

Pina De Felice

Federica Di Sangro

Natascia Tieri

Teresa Martorella

Carolina Tiberio

Mariella Berra, Torino

Maria Lippiello, Napoli

Laura Di Pinto, Trieste

Paola Carboni, Sistiana

Liana Dugaro, Trieste

Sabina Passamonti, Trieste

Ornella Urpis, Trieste

Rossella Forlè

Ilaria Pezzali

Marina Merlini, Broni

Giuditta Menganoni, Voghera

Marina Azzaretti, Voghera

Tina Scaraffia

Luisa Cortese, Consigliera di parità, Varese

Stefania Carletti, Consigliera di parità, Oristano

Carmen Fazzi,Consigliera di parità, Cremona

Maria Antonietta Sale, Sassari

Sandra Manca, Sassari

Giuditta Lembo, Consigliera di parità, Campobasso e Isernia

Giulia Maria Cavaletto, Consigliera di parità Regione Piemonte

Cinzia Boschiero, Milano

Maria Teresa Ferrari, Pavia

Alessandra Fiori, Cremona

Daniela Siri, Ferrara

Margherita Cogo, Trento

Roberta Rizzi, Trentino

Annalisa Campomori

Enrica Volpi

Paola Giudici

Franca Bellorio

Laura Froner

Claudia Merighi

Lucia Coppola

Roberta Arcaini

Margherita Taras

Cristina Placidi, Cava Manara

Piero Costa, Belgioioso

Silvana Masiero, Miradolo

Angelo Bandinelli, Santa Cristina

Angela Mariani, Villanterio

Costanza Panigada, Chignolo Po

Enrico Berneri, Monticelli Pavese

Carlo Moretti, Miradolo

Lucia Massaro, Lambrinia

Simona Contro

Santino Marchesini, Santa Cristina

Riccardo Forti

Sonia Belloni

Maria Selena Vitiello

Ivan Tosi

Giulia Mariani, Carbonara Ticino

Serena Baronchelli, Giussago

Pasquale Trimboli

Tina Magenta, Lomello

Valentina Epis

Elisa Mottini, Buenos Aires

 

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