Passerà attraverso la definizione e lo sviluppo di nuovi siti di pubblica utilità lo stato nascente della progettazione di servizi digitali incentrati sui bisogni della persona (human-centered). Cos’è il codice #0066CC?
Dal 4 luglio 2016 sono online le nuove indicazioni progettuali per le Pubbliche Amministrazioni, solo nuove “Linee Guida di design per i siti web della pubblica amministrazione” in cui sono raccolti in modo analtico e preciso i principi e gli strumenti fondamentali per la creazione di siti web che possano supportare il percorso di digitalizzazione della PA anche grazie alla progressiva applicazione di un’identità visiva coerente per tutta la pubblica amministrazione. Infatti passa anche attraverso la definizione e lo sviluppo di nuovi siti di pubblica utilità lo stato nascente della progettazione di servizi digitali. AgID e la Presidenza del Consiglio dei Ministri, hanno deciso di supportare le PA, in modo nuovo, fornendo indicazioni sin dagli elementi primari che caratterizzano la propria presenza online come la font (il carattere con cui deve essere scritto il testo) o il colore istituzionale ( fornendo il convenzionale codice esadecimale per HTML che indica inequivocabilmente il “blu Italia” il “#0066CC” ).
Rispetto ai precedenti riferimenti legislativi e normativi per i siti web delle Pubbliche Amministrazioni ( si pensi alla Legge 4 del 2004, detta anche Legge Stanca, o alle Linee guida per i siti web delle PA del 2011), i nuovi riferimenti presenti nelle nuove Linee Guida di design per i siti web della pubblica amministrazione nascono, non come un blocco unico ed monolitico di indicazioni cristallizzate ed immutabili, ma come un progetto dinamico e in continuo aggiornamento, con l’obiettivo (quanto meno assertivo) di “favorire la creazione di una comunità di designer e sviluppatori che avendo a disposizione stringhe dei codici html utilizzati, abbiano la possibilità di contribuire al progetto commentando, segnalando errori e proponendo modifiche al design e al codice tramite una specifica piattaforma web (www.designer.italia.it/). Linee Guida è il nuovo portale del Governo Italiano (www.governo.it) a cui sono succeduti già i nuovi portali: www.mappaitaliasicura.gov.it e www.soldipubblici.gov.it.
L’ elaborazione e la messa in consultazione delle nuove linee guida rappresentano per l’Italia un passo avanti nel percorso di ammodernamento della comunicazione attraverso la rete della pubblica amministrazione, ma che in realtà segue un percorso già tracciato in paesi esteri (come quello compiuto dal Governo inglese e dal Governo statunitense) che da tempo hanno disposto principi per migliorare l’esperienza online dei propri cittadini.
Le nuove indicazioni progettuali per i siti web delle Pubbliche Amministrazioni vengono predisposte sia per le PA centrali e sia per quelle locali, non solo, sono indicazioni valide anche per gli enti e le società ad esse afferenti, le società partecipate, consorzi e comunità. Perseguono queste linee guida la realizzazione di un ecosistema di informazioni e di servizi, secondo quanto previsto dal piano di Crescita Digitale, che come primo passo vede per la prima volta la definizione di un’identità coerente per la Pubblica Amministrazione. Inoltre le nuove Linee guida consentono ai web master e ai comunicatori pubblici nelle PA di progettare e sviluppare correttamente un sito web semplificando l’accesso alle informazioni, ai servizi, e alle procedure. Queste sono frequentemente le attività più sottovalutate nel processo di produzione perché troppo spesso i siti delle PA non si configurano secondo funzioni ma secondo uffici e settori lasciando al cittadino la difficoltà di districarsi tra le varie pagine del sito.
È utile, e bene fanno le nuove Linee Guida a richiamare i cinque principi fondamentali di una buona progettazione per un sito web della Pubblica Amministrazione.
1) Prima il cittadino – “Il cittadino è il soggetto principale cui è rivolto il sito web. Le scelte progettuali devono garantire le migliori condizioni di utilizzo e il più ampio accesso possibile ai servizi, indipendentemente dalla cultura, dall’età e dalle competenze informatiche degli utilizzatori”;
2) Essere chiari – “Scrivere in modo chiaro, semplice e sintetico aiuta a chiarire le idee. È necessario uno sforzo per superare il linguaggio burocratico e specialistico che spesso caratterizza la Pubblica Amministrazione. Essere chiari permette di non escludere quei cittadini che per età, cultura o capacità, non hanno dimestichezza con il linguaggio della pubblica amministrazione”;
3) Facilitare – “Semplificare non è semplice. La facilitazione delle procedure è un passaggio essenziale per il successo dei siti e dei servizi digitali. Ridurre al minimo i passaggi, predisporre strumenti intuitivi, permettere il recupero degli errori, gratificare l’utente costituiscono gli obiettivi essenziali che la pubblica amministrazione deve compiere per il successo del sito e del servizio on line. Il processo che viene definito come Design Thinking costituisce un valido strumento per costruire percorsi facilitati”;
4) Essere inclusivi – “La costruzione di ogni componente del progetto di un sito deve essere improntata alla massima inclusività. I principi di usabilità, accessibilità e leggibilità devono caratterizzare l’intero sistema”;
5) Disegno coerente, non uniforme – “Le linee guida intendono predisporre un sistema condiviso di riferimenti visivi, in una costruzione dinamica in continuo aggiornamento”.
A ciò si aggiunge che i siti web devono, o almeno dovrebbero, rispondere efficacemente al principio dell’ “Usabilità”, termine con cui gli addetti ai lavori intendono la migliore performance possibile nell’interazione tra utente e applicazione web. Per questo le nuove Linee Guida raccomandano, anche se non impongono, che nella progettazione orientata all’usabilità sia riservata una fase di valutazione dell’ usabilità mediante un processo di inclusione delle varie tipologie di utenti del sito secondo un modello centrato sulla persona (human-centered). Inoltre le nuove Linee Guida impongono che i siti delle PA siano “Accessibili” secondo quanto già disposto dai requisiti tecnici di accessibilità riportati nel Decreto Ministeriale 8 luglio 2005 e successive modifiche. Tali requisiti vengono da lontano e sono stati definiti sulla base dei Principi, delle linee guida e dei Criteri di successo contenuti nella Recommendation che il World Wide Web Consortium (W3C) – Web Accessibility Initiative (WAI) ha pubblicato l’11 dicembre 2008 e che contiene le Web Content Accessibility Guidelines 2.0 (WCAG 2.0).
Per di più, tra le novità delle Nuove Linee Guida è richiesto che nella pianificazione e progettazione di un contenuto web, sia necessario verificare preliminarmente se sia possibile:
– Ridurre la quantità complessiva del testo previsto per la pubblicazione online;
– Utilizzare una tipologia di formato del contenuto che sia più fruibile in relazioni agli obiettivi informativi;
– Rimuovere parte del contenuto già presente sul sito.
Ma soprattutto impone che nel progettare i contenuti di un sito web questi ultimi “rispondano innanzitutto alle necessità degli utenti, non a quelle dell’amministrazione”.
Infine, le nuove Linee Guida sollecitano i web master delle PA ad organizzare “L’architettura dell’informazione” intorno ai bisogni delle persone, da cui deriva il nome “user-centered design” rispondendo efficacemente ai bisogni dei naviganti che sono: trovare informazioni, trovare soluzioni a problemi, ed accedere a servizi online.
Sono quindi molto promettenti le indicazioni per il futuro dei siti web delle PA, ma per ora ciò che è certo è che il codice #0066CC è il blu Italia.