Un beneficio economico corrisposto dall’Inps diretto alle future mamme, anche in adozione o affido, o per chi è divenuta mamma quest’anno
A partire dal 4 maggio 2017 sarà possibile presentare all’Inps le domande relative al premio di 800 euro previsto dalla Legge di Bilancio 2017 (L. 232/2016). La futura mamma deve essere al settimo mese di gravidanza oppure, se il figlio è già nato, la nascita deve essere avvenuta nel 2017. Stessa cosa per i bambini adottati o avuti in affidamento a partire dal 1° gennaio 2017.
Si tratta di un premio una tantum, ovvero che verrà corrisposto in un’unica soluzione e una sola volta per ogni figlio nato o adottato o affidato.
Vi hanno diritto tutte le mamme o future mamme (le donne già in cinta) che abbiano la cittadinanza italiana o comunitaria (UE) ma anche le cittadine extra UE che risultino rifugiate politiche e per quelle in possesso del permesso di soggiorno UE di lungo periodo ma anche per le mamme e le gestanti che abbiano una carta di soggiorno per familiari di cittadini UE previste dal D.L. 30/2007.
Presentazione della domanda
La domanda deve essere presentata per via telematica all’Inps (sito inps.it) dopo il compimento del settimo mese di gravidanza e, comunque, improrogabilmente entro un anno dal verificarsi dell’evento. Se invece l’evento (nascita, adozione, affidamento) si è verificato tra il 1° gennaio e il 4 maggio 2017, il termine di un anno per la presentazione decorre dal 4 maggio 2017.
Si può optare per una delle seguenti modalità di presentazione:
• via WEB, utilizzando i servizi telematici del portale www.inps.it, accessibili direttamente dalla richiedente tramite PIN forte;
• chiamando il Contact Center Integrato al numero 803164, gratuito da telefono fisso, oppure al numero 06164164 per le chiamate da cellulare con tariffazione a carico dell’utente;
• tramite i Patronati, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.
Certificazione dello stato di gravidanza
Lo stato di gravidanza va certificato e lo si può fare in uno dei seguenti modi:
• presentazione allo sportello del certificato originale o di copia autentica, oppure spedizione dello stesso a mezzo raccomandata;
• indicazione del numero di protocollo telematico del certificato rilasciato dal medico SSN o convenzionato ASL;
• indicazione di avvenuta trasmissione del certificato all’Inps per domanda relativa ad altra prestazione connessa alla medesima gravidanza;
• per le sole madri non lavoratrici, indicazione del numero identificativo a 15 cifre di una prescrizione medica emessa da un medico del SSN o convenzionato, con indicazione del codice esenzione compreso tra M31 e M42 incluso.
Se la domanda è presentata a parto già avvenuto, la madre dovrà autocertificare nella domanda il codice fiscale del bambino.
Le cittadine extracomunitarie in possesso del permesso di soggiorno valido ai fini dell’assegno di natalità devono certificare il possesso di tale titolo inserendone gli estremi nella domanda telematica.