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Olio d’oliva ed economia “gastronomica”

olio

Il Consiglio oleicolo internazionale (COI) si è riunito a Roma per parlare dell’economia “gastronomica” basata sulla produzione dell’olio d’oliva

Dal 23 al 26 maggio 2017 si è tenuta, nella sede della Fao a Roma, la 105esima sessione del COI, il Consiglio Oleicolo Internazionale. Vi hanno partecipato i rappresentanti dei 41 Paesi membri, compresa l’Unione Europea, i quali si sono confrontati sui temi dell’economia “gastronomica” basata sulla produzione e il consumo di olio d’oliva.

Nato nel 1959 sotto il patrocinio dell’ONU, il Coi ha l’obbiettivo di favorire la cooperazione internazionale attraverso attività di ricerca, sviluppo, formazione e scambio tecnologico, promuovere l’ecosostenibilità nel settore olivicolo/oleario, incentivare il consumo di olio d’oliva attraverso campagne di informazione e programmi specifici, sostenere il mercato dell’olio anche da un punto di vista comunicativo con la pubblicazione di dati e statistiche chiari e fruibili su larga scala, sensibilizzare gli Stati sui problemi del settore facendo incontrare i rappresentati di Governo, stabilire collaborazioni tra pubblico e privato sempre più fruttuose.
Il Coi è un’organizzazione intergovernativa ma è soprattutto un luogo di incontro, di dibattito e di condivisione delle politiche di sviluppo a supporto del settore oleario. Riunisce, oltre ai membri istituzionali, i produttori, i consumatori e gli operatori, creando così un bacino di esperienza e di competenza dal quale possano nascere idee e progetti proficui su quello che è alimento cardine di un’alimentazione sana, equilibrata e preventiva di molte malattie.

Quest’anno, nell’ambito dei lavori del Consiglio, è stata proposta dall’associazione Pandolea – Donne dell’Olio, un’iniziativa innovativa che si prospetta propulsore dell’educazione all’utilizzo dell’olio e alla buona alimentazione a partire dalle nuove generazioni: la Rete delle Donne dell’Olio del Mediterraneo. Obiettivo è la promozione di una sana alimentazione con protagonista l’olio extravergine d’oliva attraverso progetti realizzati nelle scuole dei vari Paesi del Mediterraneo nella stessa settimana dell’anno, che diviene così la “Settimana dell’Educazione Alimentare nelle scuole”

La base di partenza per le attività con gli studenti sono i progetti che Pandolea ha già realizzato con successo in 15 regioni italiane, con il coinvolgimento di 25.000 ragazzi, i loro genitori, i docenti e le aziende agricole delle zone interessate.
Della Settimana dell’Educazione alimentare Pandolea ha presentato un vero e proprio manifesto, fondato sulla certezza che “le abitudini alimentari si costruiscono fin da piccoli e dunque a scuola” e che il cibo possa rappresentare uno strumento multidisciplinare per apprendere “la Storia, la Geografia, il Costume sociale, particolarmente in Paesi (come quelli del Mediterraneo) ricchi di tradizioni gastronomiche e di ingredienti tipici dei diversi territori”.

La Presidente di Pandolea, Loriana Abbruzzetti, intervenendo al Coi, ha sottolineato come all’origine del progetto vi sia “l’idea che l’olio d’oliva è uno dei pilastri della tradizione gastronomica mediterranea e dell’alimentazione nutraceutica, chiave di volta per le tendenze alimentari del prossimo futuro”, insistendo sulla necessità di iniziare a parlarne ai bambini fin dai primi anni di scuola per creare consapevolezza nei consumatori di domani.

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