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Capitali e investitori esteri: le opportunità per le imprese italiane

Tenutosi a Bologna il convegno dal titolo “Capitali ed investitori esteri: opportunità e prospettive
per le imprese italiane” organizzato dal Comitato Leonardo e IMA Spa

Un convegno diretto alle imprese dell’Emilia Romagna ma di facile generalizzazione a tutte le imprese italiane. L’incontro promosso dal Comitato Leonardo e da IMA SpA ha messo in evidenza i settori industriali maggiormente interessati dalle acquisizioni Consumer e Industrial Market partendo dal dibattito su opportunità e prospettive dell’apertura ai capitali stranieri per le imprese della regione Emilia Romagna. Qualità, esclusività, design e know how artigianale legati ai marchi emiliani sono i principali fattori di attrattività del capitale estero nel territorio regionale, come ha messo in luce una ricerca realizzata da KPMG per il Comitato Leonardo, dedicata al tema dell’apertura del capitale delle imprese italiane agli investitori esteri con un focus sulle potenzialità per l’industria dell’Emilia-Romagna, presentata per l’occasione.
La ricerca evidenzia come le operazioni di M&A Estero su Italia hanno quasi sempre effetti positivi sulle imprese acquisite, sia sotto l’aspetto economico, sia sotto quello dimensionale, sia infine sotto quello della produttività. Inoltre, sul territorio come a livello nazionale, attraverso l’impatto sulla produttività del lavoro, le operazioni di M&A influenzano positivamente la crescita del PIL.

In Emilia-Romagna, secondo quanto emerge dalla ricerca, si è registrata negli ultimi due anni una ripresa delle operazioni di M&A (merger and acquisition): il mercato Estero su Italia ha rivestito un ruolo importante nell’ambito del mercato M&A regionale, comportando dal 2011 un afflusso di capitale nel territorio di circa 9,1 miliardi di euro. Per quanto riguarda i Paesi di provenienza degli investitori esteri nella Regione, continuano a ricoprire un ruolo rilevante quelli storici come USA, Francia e Germania, ma si affacciano anche qui nuovi investitori provenienti dai Paesi asiatici (Cina e Giappone).

Tra il 2011 e il 2016, gli investimenti esteri in Emilia-Romagna si sono concentrati prevalentemente nei settori industriali Consumer e Industrial Market: nel primo l’operazione principale ha riguardato la cessione di Parmalat al gruppo francese Lactalis, mentre nel secondo le operazioni sono state legate principalmente al settore dell’automotive.

“L’Emilia-Romagna è un territorio che esprime alcune delle migliori eccellenze del made in Italy, soprattutto nei settori industriali dell’automotive, della meccanica e dell’alimentare, caratterizzate da know how, livello di qualità dei prodotti e capacità artigianale unici e da una forte vocazione all’internazionalizzazione, con oltre 56 miliardi di export nel 2016. Oltre il 10% delle imprese esportatrici a livello nazionale hanno sede qui” ha dichiarato la Presidente del Comitato Leonardo, Luisa Todini. “L’apertura agli investimenti esteri è un aspetto positivo, che testimonia la capacità attrattiva di un territorio e che attiva spesso processi virtuosi, con la creazione di valore industriale e l’apporto non solo di nuovi capitali, ma anche di nuove capacità manageriali e governance più efficaci nella gestione d’impresa, senza perdere il valore più importante, l’identità di marca che contraddistingue il Made in Italy nel mondo”.

Alberto Vacchi, Presidente di IMA, ha sottolineato come la capacità di fare innovazione sia
“prioritaria per le nostre imprese, così come la capacità di attrarre investitori esteri è fondamentale per lo sviluppo del territorio e per la creazione di nuovi posti di lavoro”.

All’incontro, tenutosi nel Museo del Patrimonio industriale di Bologna, hanno preso parte la
presidente del Comitato Leonardo Luisa Todini, il presidente di IMA SpA Alberto Vacchi, il
presidente di Confindustria Emilia-Romagna Maurizio Marchesini, l’Amministratore delegato di Philip Morris Manufacturing & Technology Mauro Sirani Fornasini, gli imprenditori Sonia
Bonfiglioli (presidente Gruppo Bonfiglioli), Adolfo Guzzini (presidente iGuzzini Illuminazione) e Sergio Sassi (Amministratore delegato di Emilceramica).

Il Comitato Leonardo

Il Comitato Leonardo (www.comitatoleonardo.it) è nato nel 1993 su iniziativa comune del Sen. Sergio Pininfarina e del Sen. Gianni Agnelli, di Confindustria, dell’Istituto Nazionale per il Commercio Estero (ICE) e di un gruppo d’imprenditori con l’obiettivo di promuovere e affermare la “Qualità Italia” nel mondo. Oggi associa 153 personalità tra imprenditori, artisti, scienziati e uomini di cultura, avvalendosi del patrocinio e della collaborazione degli Organi Istituzionali preposti alla promozione delle aziende italiane all’estero. Il Comitato Leonardo non vuol essere solo una mera vetrina per valorizzare il Made in Italy, ma si propone con un ruolo attivo attraverso svariate iniziative, tra cui la concessione di borse di studio a laureandi su temi legati all’internazionalizzazione.
Tra i soci del Comitato Leonardo, nato nel 1993 per rafforzare l’immagine di eccellenza dell’Italia nel mondo, sono presenti 160 aziende il cui fatturato complessivo è di oltre 330 miliardi di euro, con una quota all’estero pari al 55%. Le 19 aziende emiliane associate al Comitato Leonardo vantano un fatturato complessivo di oltre 25 miliardi di euro, con una quota export del 44%.

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