Cna Marche e Sixtema propongono le soluzioni per il 4.0 per la digitalizzazione di micro e PMI
Per affrontare i mercati del futuro è indispensabile che le piccole e medie imprese inizino un percorso di digitalizzazione. Nella Marche, Cna e Sixtema mettono a disposizione delle imprese strumenti e risorse che rappresentino soluzioni per il 4.0.
Insieme a Massimiliano Santini, Direttore della CNA territoriale di Ancona cerchiamo di capire di che cosa si tratta.
Direttore, che cosa significa per una micro e media impresa essere digitalizzata?
Per le micro, piccole e medie imprese l’innovazione digitale è ormai di fatto un imperativo innegabile, irrinunciabile e un processo irreversibile che non si può trascurare o rinviare, perché interessa l’ambito amministrativo, organizzativo, produttivo e commerciale e quindi ne trasfigura ogni aspetto decisionale e procedurale. Prima la Posta Pec e la Firma Digitale ed oggi la Fattura Elettronica sono di fatto i segnali apripista di un percorso di cambiamenti. Una grande opportunità per conseguire notevoli e tangibili vantaggi in termini di semplificazione ed efficienza, interconnessioni, relazioni e gestione dati, sviluppo di nuovo business globale. La CNA, in collaborazione con il suo storico partner tecnico Sixtema SpA, ha sviluppato una serie di applicazioni accessibili, flessibili e fruibili per tutte le tipologie di aziende (grandi e piccole), che consente di colmare il ritardo temporale che permane in alcune nostre realtà locali ed imprimere al contempo un’accelerazione alla diffusione della cultura digitale.
Quali sono gli strumenti messi a disposizione da Cna?
Per affrontare con consapevolezza il tema in esame e conseguire l’ottimizzazione della gestione aziendale è necessario intanto familiarizzare e quindi padroneggiare i molteplici strumenti di cui ciascuna impresa può dotarsi per essere “connessi al cambiamento”: gestione dei big data, cloud e fog computing, cyber security, robotica e prototipazione rapida, visualizzazione realtà aumentata, ecc… Per sintonizzare la propria impresa con questo nuovo approccio sarà necessario evolvere il punto di vista aziendale, perché la “dematerializzazione” è un obiettivo da perseguire in un orizzonte temporale breve anche per il decisore pubblico, il quale – anche attraverso il Piano Impresa 4.0 ed i relativi incentivi – intende agevolarne gli investimenti in innovazione, ricerca e sviluppo. La CNA offre alle imprese le più disparate soluzioni per rendere pratico e tangibile il mondo digitale nel rispetto della normativa vigente (basta pensare alla GDBR sulla privacy a livello europeo che entrerà in vigore a maggio 2018). Il tutto con soluzioni integrate e non invasive rispetto al sistema vigente in azienda e soprattutto fruibile anche da mobile.
A che punto siamo con i processi di digitalizzazione delle piccole e medie impese marchigiane, ad oggi?
Purtroppo il caratteristico profilo marchigiano, vocato all’operosità e al pragmatismo, ma anche abbastanza contrario ai cambiamenti, ci consegna un quadro del tessuto imprenditoriale in cui la componente digitale è letta talvolta con sospetto e scetticismo, tant’è che il nostro territorio sconta un 2,5% di ritardo dal resto del Paese per quanto concerne la diffusione della cultura digitale, di cui pare che ad oggi solo il 29% della popolazione abbia piena contezza. Insomma: salvo alcuni casi eccellenti espressamente riconducibili a start-up innovative o spin off universitari – e comunque in generale ad imprese ed imprenditori relativamente giovani in termini di anzianità dell’azienda e del titolare – le imprese dovranno iniziare a muovere i primi passi per saggiare i vantaggi che possono scaturire dalle dinamiche legate all’interconnessione tra ICT e WEB, con i voucher per la digitalizzazione delle Pmi, ovvero una misura che assegna 10.000 euro per chi investe in Software, Hardware ed altre tipologie di interventi specifici.