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Isnet e l’indagine sulle Società di Mutuo Soccorso

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Seconda indagine sulle Società di Mutuo Soccorso (SMS) condotta dall’Associazione Isnet per lo sviluppo delle imprese sociali

La seconda indagine sulle Società di Mutuo Soccorso (SMS) condotta dall’Associazione Isnet per lo sviluppo delle imprese sociali, è stata presentata il 10 aprile 2019 alla Camera dei Deputati con l’intento di riattivare un dialogo istituzionale sulle prospettive del settore e sul ruolo della mutualità integrativa all’interno del sistema sanitario integrativo. L’indagine svolta con la Fimiv (Federazione Italiana della Mutualità Integrativa Volontaria), Confcooperative Salute e Ansi (Associazione Nazionale Sanità Integrativa e Welfare) è stata introdotta dalla presidente della Commissione Affari Sociali della Camera, Marialucia Lorefice, che ha apprezzato l’approfondimento delle informazioni e spiegato che la Commissione ha avviato un’indagine conoscitiva sui fondi sanitari integrativi.
Le Società di Mutuo Soccorso – ha ricordato Lorefice – sono state le prime organizzazioni ad aver realizzato, fin dall’Ottocento, la (prima) formula di welfare generativo e co-partecipato su base volontaria a tutela dei lavoratori e dei cittadini avviando sistemi di reciprocità e di mutuo aiuto. “Un modello più che mai attuale” ha commentato Lorefice “che dovrebbe sostenere una società dai bisogni crescenti e dare risposte adeguate in ambito socio sanitario”.

L’indagine Isnet sulle Società di mutuo soccorso

In continuità con la prima indagine, Isnet ha fotografato il settore con una particolare attenzione al ruolo delle Società di mutuo soccorso all’interno della sanità integrativa. La ricerca, svolta nell’ambito dell’Osservatorio nazionale sull’impresa sociale, ha focalizzato il primo panel nazionale sulle SMS, con 200 Società rappresentative della popolazione statistica, offrendo analisi periodiche e verifiche sull’impatto sociale per suggerire strumenti utili alle future azioni di governo.

La ricerca restituisce un’istantanea di un settore dinamico, individuando 532 Società di mutuo soccorso che svolgono attività non occasionali (il 7,8% in più rispetto alla prima edizione) e una crescita su base associativa di 42 punti, valore in aumento del 4% rispetto alla prima indagine.
Il 61% delle società che si occupano di attività socio sanitaria ha stimato un incremento del 51%, l’8% in più rispetto al campione generale.
Nell’ultimo anno queste società hanno erogato ai beneficiari prestazioni socio sanitarie e assistenziali per un valore pari a 141 milioni di euro, il 63% dei contributi raccolti garantendo agli iscritti il 100% di assistenza a vita. A questa platea si aggiunge un altro 36% che proviene da una convenzione aziendale, attribuendo così alle Società di mutuo soccorso un ruolo interessante per piani di welfare aziendale.

Il valore sociale di questo player risiede nella sua specificità: nell’82% dei casi non esistono limitazioni di copertura per gli assistiti più anziani, mentre solo per il 15% si applica una barriera d’ingresso alla prima iscrizione. Sono previsti poi contributi graduali in base all’età (circa il 40%) per tutelare alcune fasce di età, ad esempio maggiori agevolazioni per giovani, famiglie neocostituite e soci fidelizzati.
“Il ruolo delle SMS” ha commentato Bongiovanni “andrà sempre più verso la personalizzazione del welfare aziendale e i dati lo dimostrano rimarcando la specificità del sistema in chiave integrativa e non sostitutiva del sistema pubblico”.
“La salute non è un business” ha concluso la presidente dell’Isnet “ma necessita di modelli di welfare generativo capaci di creare meccanismi di co-partecipazione. Infine, un elemento di grande valore è la forte presenza di volontari (oltre il 90%), che esprime la totale appartenenza delle SMS al terzo settore”.

Considerazioni dei relatori

“Ci stiamo impegnando in una logica di rete” ha affermato Placido Putzolu, presidente Fimiv “recuperando il valore della mutualità e della solidarietà. Il terzo settore, come le società di mutuo soccorso, rappresentano un elemento imprescindibile per la costruzione di un welfare comunitario sostenibile e di qualità”.

Per Luciano Dragonetti, vice presidente Ansi “le SMS sono gli unici enti che garantiscono assistenza e lo fanno per tutta la vita. Sono state il vettore in una epoca povera di welfare, povera di previdenza e di diritti costituzionali. Oggi sono un veicolo di buone abitudini che fanno riscoprire valori come la partecipazione, la condivisione, l’appartenenza”.

Salvatore Sciacchitano, in rappresentanza del Ministero della Salute e della Ministra Grillo, ha sottolineato che i temi presentati sono di grande rilevanza per il Ministero e per il ruolo integrativo che le Società di mutuo soccorso possono svolgere nei confronti del SSN (Servizio sanitario nazionale) specie nell’ambito della long term care (strumenti a protezione per chi perde la capacità di svolgere le attività elementari della vita quotidiana, mobilità, alimentazione e igiene personale). “Di questi enti” ha spiegato “stiamo svolgendo una sorta di censimento per giungere ad una loro mappatura ed anagrafe”.

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