Lavoro Opportunità

Centri per l’Impiego. Novità in Friuli Venezia Giulia

Centri per l'impiego FVG

Entro dicembre sarà pronto il programma del piano straordinario di rafforzamento dei Centri per l’impiego (Cpi) del Friuli Venezia Giulia che prevede 73 nuove assunzioni, alle quali è previsto che si aggiungano, tra il 2020 e il 2021, una quarantina di altri innesti di personale

Il Piano straordinario di rafforzamento dei Centri per l’Impiego prevede investimenti strutturali anche in accordo con il Governo centrale per individuare e riqualificare nuove sedi per i Cpi e per l’acquisto di macchinari, strumenti e arredi.

Obiettivo del Piano è far crescere progressivamente i Centri sia per quanto concerne l’erogazione dei servizi alle persone sia per quanto concerne il profilo dell’incrocio tra esigenze delle aziende e competenze di chi cerca un’occupazione, così da colmare il gap che divide domanda e offerta nel mercato del lavoro.

Ad annunciarlo è stata l’assessora regionale al Lavoro e Formazione Alessia Rosolen dopo l’approvazione del provvedimento da parte della Giunta regionale. L’assessora ha spiegato che il Piano di rafforzamento dei Cpi risponde all’esigenza di rendere competitivo e credibile il sistema pubblico nel mercato del lavoro “Investiamo sulle persone e la loro formazione ma anche su sedi, strumentazioni e attrezzature. La Regione farà una ricognizione dello stato dell’arte e interverrà di concerto con i Comuni per migliorare le attuali sedi dei Cpi o per trovarne di nuove rispondenti alle richieste del territorio”.

Rosolen ha chiarito che per quanto riguarda le assunzioni, “52 saranno a tempo indeterminato e 21 a tempo determinato, ma con la prospettiva di stabilizzazione nei prossimi anni. Inoltre, entro il 2021 è ragionevole ipotizzare l’inserimento in organico di nuove persone. Si tratta di assunzioni legate a un concorso regionale e il Friuli Venezia Giulia è stata la prima Regione in ambito nazionale a dare attuazione alle linee di potenziamento dei Cpi”.

I Centri per l’Impiego sono essenziali per attuare una strategia volta a creare una filiera che comprenda istruzione, formazione, alta formazione specializzate, innovazione e tessuto produttivo. In tal senso l’assessora ha ribadito che si sta inaugurando una nuova stagione della formazione, più mirata e precisa, “modellata di concerto tra Regione, tessuto sociale, enti datoriali, parti sociali ed enti di formazione. Un percorso condiviso, strutturato e costruito su misura che offra opportunità e tolga alibi: il nuovo corso nasce sotto la stella di un’assunzione di responsabilità collettiva, alla quale nessuno può e deve sottrarsi”.

Questo nuovo corso permetterà di avviare “esempi concreti di compenetrazione tra settori per avvicinare domanda e offerta del mercato del lavoro tramite tecnologie e strumentazioni all’avanguardia”. Secondo l’assessora Rosolen non basta infatti rincorrere le dinamiche del mercato ma serve “un potenziamento della fase proattiva di anticipazione dei flussi e creazione di profili nuovi e specializzati”.

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