Fiere Imprenditoria

One year to go! L’Italia verso “Expo 2020 Dubai”

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L’Italia, primo Paese del G7 a formalizzare la partecipazione a Expo 2020, allestirà un padiglione “smart village Italia” su una superficie di 3.500 metri quadrati

Da un’ispirazione del quartiere di Dubai, al-Waṣl, “il collegamento”, l’Italia all’Expo di Dubai 2020 allestirà un padiglione “smart village Italia” su una superficie di 3.500 metri quadrati per presentare le eccellenze nel campo delle infrastrutture materiali e immateriali mettendo in relazione continenti, paesi, città, culture, religioni e comunità. L’Italia, primo Paese del G7 a formalizzare la partecipazione all’evento, si rifarà ai temi del “beauty connects people” (la bellezza unisce le persone) e al “connecting minds, creating the future” (collegare le menti, creare il futuro). A un anno dalla prima esposizione universale – dal 20 ottobre 2020 al 10 aprile 2021 – il nostro Paese si farà interprete di un grande progetto di diplomazia culturale che prevede 28 milioni di visitatori, con una missione: difendere la propria identità culturale, produttiva e creativa, mettere in connessione popoli, ingegno, eredità culturale mediterranea per costruire un ponte verso il futuro creando nuove risorse.

L’evento, che festeggia anche il 50° anniversario della fondazione degli Emirati Arabi Uniti, il Golden Jubilee dello Stato, con 192 padiglioni in rappresentanza dell’Africa, Asia, Australia, Europa, Medio Oriente, nord America e sud America, fungerà da catalizzatore per i visitatori provenienti dall’Italia, dalla Cina, dai Paesi del Maghreb e del Mediterraneo. Un momento di incontro e networking con i maggiori esperti a livello mondiale nel settore degli FDI (Foreign Direct Investment), oltre che un’imperdibile vetrina per promuovere il proprio paese negli Emirati Arabi Uniti e nei Paesi del Golfo.

Per comprendere i vantaggi che l’Italia può trarre da questa vetrina aperta al mondo, il 28 ottobre la Regione Lazio, in collaborazione con il Crul (Comitato Regionale Universitario del Lazio), ha esposto all’università La Sapienza di Roma, le tematiche del “Verso Expo 2020 Dubai – Le eccellenze del Sistema Universitario del Lazio per un futuro sostenibile”. I progetti dall’alto valore tecnologico si poggeranno sui pilastri della sostenibilità economica, sociale e ambientale, mobilità e cooperazione tra i popoli. Inoltre, la Regione Lazio si è impegnata a sviluppare il programma su un doppio livello di coordinamento, sia con il Ministero degli Esteri che con la Conferenza delle Regioni.

Settori strategici dell’Italia

I raggruppamenti e i cluster territoriali di rilevanza strategica saranno:
– aerospazio;
– scienze della vita/salute e benessere;
– big data/cyber security;
– smart energy;
– mobilità sostenibile (automotive);
– industrie creative e culturali;
– Heritage/patrimonio culturale;
– turismo;
– bioeconomia (agrifood, blue growth, chimica verde, foreste);
– impresa 4.0 e artigianato digitale; acqua e best practices sull’economia circolare.

L’Italia punterà sulla cooperazione tra i popoli del Medio Oriente, dinamici nella diversificazione delle loro attività sul fronte della sostenibilità. La regione emiratina infatti oltre ad avere una posizione geo-politica favorevole, gode di un’economia in forte crescita in grado di sviluppare progetti sul versante degli investimenti. Un’opportunità di promozione per il Made in Italy nei mercati dei Paesi Arabi, strategici per esportazioni e attrazione di investimenti verso le nostre piccole e medie imprese innovative e per le start up. Sul versante delle infrastrutture materiali, si concentrerà sulla mobilità (sistemi innovativi di logistica, trasporto e comunicazione) e sull’accessibilità, resilienza e sostenibilità delle risorse (ambientali, energetiche e idriche). Per le infrastrutture immateriali, punterà sulle innovazioni di ultima generazione legate alla condivisione smart di contenuti ed esperienze creative, alla formazione delle competenze e alla divulgazione di progetti culturali e scientifici.
Il tema della sostenibilità verrà affrontato attraverso la condivisione di concetti dove emergerà quello dell’energia e della mobilità con meccanismi economico finanziari innovativi. Innovativi perché la decarbonizzazione che ci apprestiamo a definire nei prossimi 20-30 anni sarà legata alla decarbonizzazione di tipo economico.

Obiettivi dell’Italia

La nostra partecipazione consentirà di proporre una visione di modello di sviluppo sostenibile ispirandosi all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, per costruire un sistema di valori condiviso con la creazione di buone pratiche a prescindere dall’età, genere, stato sociale, religione e nazionalità. La narrazione non sarà solo simbolo di bellezza, arte, scienza e tecnologia, ma una dimostrazione di come competenze, talenti e ingegni possono diventare promotori di nuove opportunità formative, imprenditoriali e professionali. Tutti gli eventi coinvolgeranno studenti, insegnanti, tutor sulle sfide globali future creando un processo di collaborazione con i progetti Expo Live e Youth Connect lanciati da Expo Dubai 2020.

Concept tematico del padiglione Italia

Il concept tematico del distretto proporrà un’idea umanistica dello stile di vita italiano contemporaneo, sperimentando forme di contaminazione tra arte, cultura, scienza e tecnica per creare opportunità di crescita economica, occupazione e sviluppo sociale. Con le nuove didattiche smart e l’intrattenimento esperienziale, presenterà soluzioni testate con successo dalle industrie, dai territori, dai centri di ricerca e dai poli educativi. Un laboratorio scientifico guidato da seminari, incontri, eventi tra i giganti industriali high-tech che rappresenteranno la componente più dinamica delle nostre esportazioni.
All’interno dello spazio, le università italiane in collaborazione con quelle arabe, africane e asiatiche, mostreranno corsi di specializzazione per le nuove competenze tecniche, manageriali e imprenditoriali, capaci di contribuire al processo d’internazionalizzazione e trasformazione in atto nei rispettivi Paesi. Il programma educativo italiano permetterà ai visitatori la conoscenza del nostro patrimonio culturale, artistico e ambientale con le innovazioni della scienza dell’Heritage italiano sviluppato dalla Consiglio nazionale delle ricerche (CNR) grazie all’applicazione di tecnologie avanzate di fisici, chimici e ingegneri, suggerendo nuove professioni e competenze nei prossimi anni.

Chi saranno i nostri partecipanti

Industrie culturali (arti visive, cinema, editoria, musica, stampa, software, videogiochi);
Industrie creative (architettura, designer, moda, comunicazione digitale);
Patrimonio storico-artistico (musei, biblioteche, archivi, monumenti, aree archeologiche);
Imprese basate sulla creatività (artigianato, produzione innovativa, web-marketing, talenti creativi, design dei contenuti, design alimentare);
Eccellenza in materia di benessere, alimentazione e cosmesi;
Progettazione industriale (prodotti e sistemi, modellazione 3D, prototipazione e ingegneria);
Progettazione di interni (architettura, spazi per il living);
Studi di progettazione (modelli organizzativi e spazi di lavoro);
Progettazione grafica della comunicazione (strumenti, canali, lingue);
Centri di ricerca, poli di competenza 4.0 e centri studi diplomatici e fondazioni culturali.

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