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Incentivi alle imprese: al via il nuovo Smart & Start Italia

Smart & Start Italia 2020

Dal 20 gennaio 2020 le imprese potranno presentare domande per Smart & Start, la misura del MISE che sostiene la nascita e lo sviluppo di startup innovative

Il 16 dicembre 2019 il MISE (Ministero dello Sviluppo economico) ha emanato la circolare che definisce tempistiche e modalità di presentazione delle domande al nuovo programma Smart & Start Italia, la misura che finanzia piani d’impresa di valore tra 100 mila euro e 1,5 milioni di euro fino al 90% (se le imprese sono femminili o giovanili) e risarcisce – a fondo perduto – fino al 30% delle spese sostenute dalle imprese del Mezzogiorno.

Smart & Start Italia ha a disposizione circa 90 milioni di euro di risorse per finanziare i suddetti piani d’impresa finalizzati alla produzione di beni e l’erogazione di servizi ad alto contenuto tecnologico e innovativo. Questi piani d’impresa potranno essere realizzati anche in collaborazione con organismi di ricerca, incubatori e acceleratori d’impresa, Digital Innovation Hub.

Possono presentare domanda le start-up costituite da non più di 60 mesi (alla data di presentazione della domanda) classificabili di piccola dimensione. Possono presentare domanda di agevolazione anche le persone fisiche che intendono costituire una start-up innovativa. In tal caso, la costituzione della società deve avvenire entro 30 giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni.

Piani di impresa ammissibili

Sono ammissibili alle agevolazioni i piani di impresa aventi ad oggetto la produzione di beni e l’erogazione di servizi che presentano almeno una delle seguenti caratteristiche:
• significativo contenuto tecnologico e innovativo, ovvero;
• sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things, ovvero;
• valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata (spin off da ricerca).

Cosa viene finanziato

Verranno finanziate le seguenti categorie di spese:
• immobilizzazioni materiali quali impianti, macchinari e attrezzature tecnologici, ovvero tecnico-scientifici, nuovi di fabbrica, purché coerenti e funzionali all’attività d’impresa;
• immobilizzazioni immateriali necessarie all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata, quali brevetti, marchi e licenze, certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate, correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
• servizi funzionali alla realizzazione del piano d’impresa, direttamente correlati alle esigenze produttive dell’impresa (progettazione, sviluppo, personalizzazione e collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi, consulenze specialistiche tecnologiche, servizi forniti da incubatori e acceleratori d’impresa e quelli relativi al marketing ed al web-marketing, costi connessi alle collaborazioni instaurate con organismi di ricerca ai fini della realizzazione del piano d’impresa);
• personale dipendente e collaboratori a qualsiasi titolo aventi i requisiti indicati all’articolo 25, comma 2, lettera h), numero 2), del decreto-legge n. 179/2012, nella misura in cui sono impiegati funzionalmente nella realizzazione del piano d’impresa.

Nei limiti del 20% delle predette spese – spiega il MISE – è altresì ammissibile a contribuzione un importo a copertura delle esigenze di capitale circolante connesse al sostenimento di spese per materie prime, servizi necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa (ivi compresi quelli di hosting e di housing) e godimento di beni di terzi.

Le novità introdotte

Smart & Start Italia è uno strumento agevolativo istituito con decreto del Ministro dello sviluppo economico il 24 settembre 2014 finalizzato a promuovere su tutto il territorio nazionale le condizioni per la diffusione di nuova imprenditorialità e sostenere le politiche di trasferimento tecnologico. Con decreto del MISE del 30 agosto 2019 vi sono state apportate alcune modifiche finalizzate, tra l’altro, alla semplificazione e accelerazione delle procedure di accesso, concessione e erogazione delle agevolazioni, anche attraverso l’aggiornamento delle modalità di valutazione delle iniziative e di rendicontazione delle spese sostenute dai beneficiari.
Di conseguenza, con la circolare del 16 dicembre 2019, sono stati definiti i nuovi criteri e le nuove modalità per l’accesso, la concessione e l’erogazione delle agevolazioni. Le principali novità introdotte riguardano la semplificazione dei criteri di valutazione e di rendicontazione, l’introduzione di nuove premialità, l’incremento del finanziamento agevolato fino al 90%, un fondo perduto fino al 30% per le imprese del Sud e un periodo di ammortamento fino a 10 anni.

Le agevolazioni nel dettaglio

• finanziamento agevolato, senza interessi, per un importo pari all’80% delle spese ammissibili; l’importo del finanziamento è elevabile al 90% nel caso in cui la startup sia interamente costituita da donne e/o da giovani di età non superiore a 35 anni, oppure preveda la presenza di almeno un esperto con titolo di dottore di ricerca (o equivalente) conseguito da non più di 6 anni e impegnato stabilmente all’estero in attività di ricerca o didattica da almeno un triennio.
Il finanziamento ha durata massima di 10 anni.
Per le startup innovative con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, il predetto finanziamento è restituito in misura parziale, per un ammontare pari al 70% dell’importo di finanziamento agevolato concesso per le spese del piano di impresa.
• servizi di tutoraggio: le sole startup innovative costituite da non più di 12 mesi possono usufruire di servizi di tutoraggio tecnico-gestionale identificati in base alle caratteristiche delle start-up. Il valore dei predetti servizi è pari a 15.000 euro per le start-up localizzate nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia e a 7.500 euro per le startup localizzate nel restante territorio nazionale.

Criteri di selezione

L’istruttoria dei piani d’impresa è effettuata sulla base dei seguenti criteri di valutazione, dettagliati nell’ambito della circolare n. 439196 del 16 dicembre 2019:
1. adeguatezza delle competenze tecniche, organizzative e gestionali richieste dall’attività imprenditoriale;
2. carattere innovativo dell’idea alla base del piano di impresa, in riferimento alla introduzione di un nuovo prodotto e/o servizio, ovvero di nuove soluzioni organizzative o produttive;
3. sostenibilità economica e finanziaria dell’iniziativa, anche tenuto conto delle prospettive del mercato di riferimento al quale l’impresa proponente rivolge la propria offerta, ovvero del potenziale nuovo mercato individuato;
4. fattibilità tecnologica ed operativa del piano d’impresa.

Nell’ambito delle verifiche istruttorie è attribuita, tra le altre, una premialità alle start-up che prevedono forme di collaborazione con Organismi di ricerca e incubatori e acceleratori di impresa (ivi compresi i Digital Innovation Hub) e alle startup già operanti nelle Regioni del Centro-Nord da almeno 12 mesi che promuovono la realizzazione di un piano d’impresa localizzato nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

La domanda

I piani di impresa devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda e devono essere conclusi entro 24 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.
Le domande di agevolazione potranno essere presentate, sulle base della nuova modulistica, a partire dal 20 gennaio 2020 a Invitalia, soggetto gestore della misura. Le domande possono essere presentate esclusivamente per via elettronica, utilizzando la procedura informatica messa a disposizione sul sito.

Invitalia ha predisposto la seguente sezione del proprio sito web per rispondere alle domande frequenti (FAQ) su Smart & Start.

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