Un protocollo d’intesa regionale sulla sicurezza dei luoghi di lavoro in Umbria è stato firmato il 24 giugno. Si costituirà presso la Prefettura di Perugia il Tavolo di coordinamento permanente per la sicurezza e la prevenzione degli incidenti
Per la sicurezza dei luoghi di lavoro in Umbria nei settori a più alto rischio infortunistico e tecnopatico sono stati coinvolti soggetti pubblici e privati competenti a vario titolo nel settore.
I firmatari del protocollo per la sicurezza dei luoghi di lavoro in Umbria
Tra i firmatari, oltre alla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei: il prefetto di Perugia, Claudio Sgaraglia, il prefetto di Terni, Emilio Dario Sensi, i questori di Perugia e Terni e i Comandanti regionali dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco, il rettore dell’Università degli studi di Perugia, il presidente ANCI Umbria, l’ispettore interregionale del lavoro, le direttrici regionali Inail e Inps, il presidente di Confindustria Umbria, il presidente della Camera di commercio di Perugia e di Terni, i Segretari generali regionali di CGIL, CISL e UIL ed i presidenti delle associazioni degli Agricoltori e dei Costruttori edili della regione, oltre ai rappresentanti dei Servizi di prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro delle ASL Umbria 1 e 2.
Il protocollo d’intesa per la sicurezza dei luoghi di lavoro in Umbria
Il protocollo d’intesa riunisce in unico documento che unisce e coordina gli impegni di tutti gli attori interessati per favorirne la collaborazione integrata e sinergica allo scopo di prevenire e contrastare in maniera sempre più efficace i fenomeni di rischio. Il protocollo d’intesa prevede il potenziamento delle attività di sensibilizzazione, informazione e formazione dedicate a tutti gli attori del mondo del lavoro e in particolare a quelli maggiormente interessati dal fenomeno infortunistico, anche attraverso la collaborazione di Enti qualificati, quali l’Università degli Studi di Perugia e gli operatori economici dotati di un elevato know-how in materia, in modo da diffonderne capillarmente indicazioni e buone pratiche fra le imprese regionali.
La cultura della salute e della sicurezza dei luoghi di lavoro in Umbria
A seguito del protocollo d’intesa, diffondere la cultura della salute e della sicurezza sul lavoro, si implementeranno le attività di formazione ed educazione e se ne condivideranno i risultati. Infatti si è deciso di intensificare la raccolta di dati condivisi fra i diversi soggetti pubblici e privati interessati alla problematica, “al fine di favorire la realizzazione di un sistema integrato di scambio informativo che vada ad efficientare l’attività di prevenzione e di vigilanza a tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro, in pieno raccordo operativo e funzionale interistituzionale, evitando gravose duplicazioni e dispersioni di risorse e strumenti”.
Il Tavolo per la sicurezza dei luoghi di lavoro in Umbria
Prevista la costituzione, presso la Prefettura – U.T.G. di Perugia, di un “Tavolo di coordinamento permanente per la sicurezza e la prevenzione degli incidenti”. Sarà il luogo di condivisione e di promozione di iniziative in materia e sarà composto dai rappresentanti di tutte le istituzioni e le parti sociali coinvolte. Il suo principale compito sarà il monitoraggio costante dei fenomeni concernenti l’infortunistica e la prevenzione delle malattie professionali.
L’ambito più ampio della sicurezza dei luoghi di lavoro in Umbria
Il Protocollo d’intesa regionale per il rafforzamento della sicurezza sui luoghi di lavoro si inserisce nel quadro delle iniziative messe in atto per innalzare gli standard di sicurezza e di salute nei diversi contesti lavorativi, soprattutto nell’attuale fase di ripresa delle attività economiche e produttive successiva al lockdown. In tal senso infatti bisogna considerare anche la recente esperienza delle attività di supporto, orientamento e vigilanza delle imprese dei “Nuclei ispettivi a composizione mista”, istituiti dalla Prefettura lo scorso mese di maggio per assicurare l’osservanza delle misure di contenimento della diffusione del virus Covid-19. Si tratta di iniziative nell’ambito dei Protocolli di sicurezza degli ambienti di lavoro sottoscritti da Governo e Parti sociali.