Dalle Regioni Toscana

La Toscana proroga i premi per il biologico

La Regione Toscana ha prorogato al 15 giugno 2021 i termini per la presentazione delle domande relative ai pagamenti dei premi per il biologico

Accogliendo le esigenze degli operatori del mondo agricolo, la delibera di giunta regionale 497 del 10 maggio 2021, presentata dalla vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi, ha stabilito la proroga del bando attuativo della misura 11 “Agricoltura biologica”, facendo slittare i termini per presentare domanda per i premi per il biologico.

Le finalità dei premi per il biologico
Il bando attuativo della misura 11 “Agricoltura biologica” del Programma di sviluppo rurale del Feasr (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale) è stato approvato il 6 aprile scorso con il fine di sostenere la conservazione della biodiversità a livello di agroecosistema, la conservazione dei paesaggi, la riduzione dell’inquinamento delle risorse idriche, dell’erosione e della perdita di fertilità dei suoli, contribuendo così anche alla riduzione dell’emissione dei gas serra. Il bando, quindi, punta a sostenere nelle aziende agricole l’introduzione e il mantenimento del metodo di produzione biologica, attraverso il pagamento di un premio annuale ad ettaro di superficie agricola soggetta ad impegno.

Chi può accedere ai premi per il biologico?
I beneficiari devono essere:

  • iscritti all’Elenco pubblico degli operatori biologici dell’agricoltura e dell’acquacoltura biologiche alla data di presentazione della domanda di aiuto o alla data di approvazione della graduatoria.

Sono esclusi dal sostegno gli imprenditori che hanno riportato sentenze definitive di condanna per violazione di normative in materia di lavoro.

In che consiste tale agevolazione?
La misura ricomprende due sottomisure: una relativa all’introduzione dell’agricoltura biologica e l’altra al suo mantenimento.
La prima sottomisura, che prevede l’introduzione del metodo di produzione biologica, garantisce i seguenti premi annuali ad ettaro di superficie agricola soggetta ad impegno:

  • Vite: 840 €/Ha
  • Olivo e altre arboree: 720 €/Ha
  • Castagneto da frutto: 380 €/Ha
  • Seminativo collegato ad allevamento biologico: 308 €/Ha
  • Seminativo: 293 €/Ha
  • Pascolo collegato ad allevamento biologico: 126 €/Ha
  • Ortive-Pomodoro da industria-Officinali-Floro-vivaismo: 480 €/Ha

La seconda sottomisura prevede, invece, il mantenimento del metodo di produzione biologica e garantisce i seguenti premi annuali:

  • Vite: 700 €/Ha
  • Olivo e altre arboree: 600 €/Ha
  • Castagneto da frutto: 300 €/Ha
  • Seminativo collegato ad allevamento biologico: 275 €/Ha
  • Seminativo: 244 €/Ha
  • Pascolo collegato ad allevamento biologico: 105 €/Ha
  • Ortive-Pomodoro da industria-Officinali-Floro-vivaismo: 400 €/Ha

L’impegno, che deve essere mantenuto per un anno, consiste inoltre nel rispetto delle prescrizioni da etichetta in merito al dosaggio e alla coltura oggetto dell’intervento e nella presenza del registro delle produzioni vegetali richiesto dalla normativa sul metodo dell’agricoltura biologica.

Come presentare la domanda relativa ai premi per il biologico?
Ai fini della procedura istruttoria, le domande si distinguono in domanda di aiuto e domanda di pagamento. La domanda di aiuto deve essere presentata entro il 15 giugno 2021 impiegando esclusivamente la procedura informatizzata, ovvero la modulistica disponibile sulla piattaforma gestionale dell’Anagrafe regionale delle aziende agricole gestita da Artea e raggiungibile dal sito https://www.artea.toscana.it/, che rappresenta anche la domanda di pagamento per l’annualità 2021.

Dotazione finanziaria e criteri di selezione
Le risorse stanziate per l’attuazione del bando sono pari a 20 milioni di euro e i criteri utilizzati per l’assegnazione dei punteggi si riferiscono alla presenza di allevamenti aziendali e ad elementi di natura territoriale (Zone montane, Zone Natura 2000, Aree Protette, Aree di salvaguardia, ZVN.)

Le parole della vicepresidente e assessora all’agroalimentare
“É uno sforzo importante che sarà a carico delle risorse del Piano di Sviluppo Rurale per il periodo transitorio 2021-2022 e che mette in evidenza l’indirizzo della Regione Toscana per favorire e premiare metodi di produzione per un’agricoltura sempre più sostenibile ed in linea con le esigenze di limitare gli input chimici che risultano dannosi per l’ambiente, pur mantenendo un livello assolutamente qualitativo delle produzioni. Altrettanto importante è lo scopo di sostenere le attività agricole nelle aree svantaggiate, laddove il presidio umano assume un’importanza fondamentale per il delicato equilibrio ecologico ed ambientale, anche attraverso la salvaguardia del prezioso serbatoio di biodiversità costituito dalle razze zootecniche che, proprio nelle aree interne e montane, contribuiscono, con il loro valore identitario, a costituire l’irrinunciabile valore aggiunto delle produzioni” ha dichiarato Stefania Saccardi.

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