Dalle Regioni Piemonte

Piemonte, mercato dei crediti di carbonio

La giunta piemontese ha approvato gli indirizzi per sviluppare il mercato volontario dei crediti di carbonio, nella delibera le linee guida

Si aprono nuovi scenari legati al mercato dei crediti di carbonio, avviando una strategia integrata ed efficace per la sostenibilità ambientale. A sostenerlo sono il vicepresidente della Regione Piemonte, Fabio Carosso, e l’assessore all’ambiente Matteo Marnati dopo l’approvazione della delibera che fornisce indicazioni e linee guida per realizzare progetti che incentivino lo sviluppo del mercato volontario del carbonio.

Politiche dei cambiamenti climatici in Italia
La delibera della giunta regionale piemontese si inserisce nell’ambito delle politiche sui cambiamenti climatici, promuovendo anche in ambito non forestale il mercato volontario dei crediti di carbonio, ovvero uno strumento per quelle aziende che, per raggiungere la “carbon neutrality”, possono abbinare a progetti di riduzione delle emissioni, i meccanismi della compensazione basata sulla capacità della vegetazione di rimuovere la CO2 atmosferica, contribuendo così a ridurre l’impatto sull’ambiente. Tuttavia, si tratta di un sistema “complicato” che proprio per la sua complessità trova scarsa applicazione sul territorio regionale. Ed è proprio in questo solco che si inserisce la delibera approvata oggi la cui finalità è quella, appunto, di dare indicazioni precise per favorire i progetti.

Il mercato dei crediti di carbonio per la sostenibilità ambientale
Il Sistema europeo di scambio di quote di emissione di gas a effetto serra (European Union Emissions Trading System – EU ETS) è il principale strumento adottato dall’Unione europea per raggiungere gli obiettivi di riduzione della CO2 nei principali settori industriali (e nel comparto dell’aviazione). Il sistema è stato introdotto e disciplinato nella legislazione europea dalla Direttiva 2003/87/CE (Direttiva ETS, aggiornata a luglio 2021: https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:52021PC0552&from=EN).

Il meccanismo fissa un tetto massimo complessivo alle emissioni consentite sul territorio europeo nei settori interessati, cui corrisponde un equivalente numero “quote” (ogni tonnellata di CO2 equivale a 1 quota) che possono essere acquistate/vendute su un apposito mercato (trade). Ogni operatore industriale/aereo attivo nei settori coperti dallo schema deve “compensare” su base annuale le proprie emissioni effettive (verificate da un soggetto terzo indipendente) con un corrispondente quantitativo di quote. La contabilità delle compensazioni è tenuta attraverso il Registro Unico dell’Unione mentre il controllo su scadenze e rispetto delle regole del meccanismo è affidato alle Autorità Nazionali Competenti. Le quote possono essere allocate a titolo oneroso o gratuito. Nel primo caso vengono vendute attraverso aste pubbliche alle quali partecipano soggetti accreditati che acquistano principalmente per compensare le proprie emissioni ma possono alimentare il mercato secondario del carbonio. Nel secondo caso, le quote vengono assegnate gratuitamente agli operatori a rischio di delocalizzazione delle produzioni in Paesi caratterizzati da standard ambientali meno stringenti rispetto a quelli europei (cosiddetta fuga di carbonio). Le assegnazioni gratuite sono appannaggio dei settori manifatturieri e sono calcolate prendendo a riferimento le emissioni degli impianti più “virtuosi” (benchmarks, basati sulle produzioni più efficienti). Indipendentemente dal metodo di allocazione, il quantitativo complessivo di quote disponibili per gli operatori diminuisce nel tempo imponendo così una riduzione delle emissioni di gas serra: in particolare, al 2030, il meccanismo garantirà un calo del 43% rispetto ai livelli del 2005.

Come funziona il mercato dei crediti di carbonio
Per un approfondimento sul mercato dei crediti di carbonio: https://ec.europa.eu/clima/eu-action/eu-emissions-trading-system-eu-ets_it. Qui sotto il video dell’Unione Europea:

Fabio Carosso

Il mercato dei crediti di carbonio per le industrie piemontesi
Con l’approvazione della delibera, il Piemonte fornisce un supporto alle aziende industriali della regione, dando anche indicazioni per la scelta delle specie arboree più idonee, tenuto conto delle caratteristiche del sito d’impianto, in funzione della capacità di assorbimento di anidride carbonica e di inquinanti atmosferici, con riferimento specifico all’ambito urbano. “Questa delibera” spiega il vicepresidente Carosso “rappresenta un passo fondamentale per il lavoro di sperimentazione realizzato nell’ambito di ‘Urban Forestry’ che ha coinvolto Ipla e diversi comuni piemontesi, tra cui Asti. Le schede-albero elaborate sono già utilizzate dai tecnici e dai professionisti che collaborano alla stesura del piano del verde della Città di Asti e mi auguro che potranno essere utilizzate per tutti i Comuni piemontesi. I dati e le indicazioni contenuti nel provvedimento potranno essere utili per calcolare gli stock di assorbimento di CO2 e di altri inquinanti atmosferici, e scegliere in modo corretto le specie arboree più idonee da inserire nei progetti di verde urbano tenendo conto anche di eventuali problematiche che ne derivano (pollini, necessità di cure ecc.)”.

Matteo Marnati

Partecipare al mercato dei crediti di carbonio
L’assessore Marnati aggiunge che con l’approvazione di questo documento “si dà finalmente avvio ad una strategia, integrata con altre, ben strutturata e molto efficace. Finalmente si potrà avere, con impatti significativi, la riduzione dell’anidride carbonica anche nelle aree urbane dove gli interventi sono più urgenti. Questo è l’inizio di un percorso che ci vede impegnati già da un paio d’anni nel corso dei quali sono stati raccolti dati, informazioni e indicazioni su base scientifica che ora mettiamo a disposizione delle imprese e dei cittadini perché facciano azioni più efficaci per il bene dell’ambiente, sia per ridurre le sostanze climalteranti che quelle pericolose per la salute umana”. Come conclude il vicepresidente Carosso, ora si aprono nuovi scenari legati al mercato dei crediti di carbonio “che consentiranno di trasformare le infrastrutture verdi in attrattori economici”.

La delibera verrà presto pubblicata sul bollettino ufficiale della Regione Piemonte (http://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2022/corrente/).

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