Bandi Imprenditoria

Incentivi alle PMI per investimenti sostenibili

Dal 18 maggio le micro, piccole e medie imprese, professionisti compresi, potranno presentare le domande per gli incentivi agli investimenti sostenibili

Il Ministro dello Sviluppo economico ha emanato il Decreto che stabilisce le modalità di presentazione delle domande per ottenere gli incentivi agli investimenti sostenibili. Si tratta di 678 milioni di euro destinati alle PMI che presentano progetti relativi all’economia circolare, al risparmio energetico e sulla digitalizzazione 4.0.

I nuovi incentivi per gli investimenti sostenibili
A partire dal 18 maggio 2022 le micro, piccole e medie imprese italiane potranno richiedere incentivi per realizzare investimenti sostenibili innovativi legati a tecnologie 4.0, economia circolare e risparmio energetico, al fine di favorire la trasformazione digitale e sostenibile di attività manifatturiere. I finanziamenti sono garantiti dal programma di investimento europeo React-Eu (https://ec.europa.eu/info/strategy/recovery-plan-europe_it) e dai fondi di coesione. I finanziamenti sono destinati per circa 250 milioni agli investimenti sostenibili da realizzare nelle regioni del Centro – Nord (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto, Umbria e Province Autonome di Bolzano e di Trento), mentre circa 428 milioni sono previsti per quelli nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna). Di queste risorse, una quota pari al 25% è destinata ai progetti proposti dalle micro e piccole imprese.

I requisiti
Le imprese che richiederanno l’agevolazione non devono aver effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento e dovranno impegnarsi a non farlo per i due anni successivi al completamento dell’investimento stesso. Inoltre, devono trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno due bilanci approvati e depositati presso il registro delle imprese ovvero aver presentato, nel caso di imprese individuali e società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi. Gli altri requisiti sono quelli sempre richiesti alle imprese per partecipare ai bandi pubblici, come l’essere iscritte e attive nel registro delle imprese, non essere in liquidazione o in difficoltà, essere in regola con le disposizioni vigenti, ecc.

I progetti di investimenti sostenibili finanziabili
Sono ammissibili alle agevolazioni le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento di cui all’articolo 6 del decreto 10 febbraio 2022 (https://www.mise.gov.it/index.php/it/incentivi/impresa/investimenti-sostenibili-4-0#normativa) relative all’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali che riguardino macchinari, impianti e attrezzature; opere murarie nei limiti del 40% del totale dei costi ammissibili; programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali acquistati; acquisizione di certificazioni ambientali. Per i progetti di investimento volti al miglioramento della sostenibilità energetica dell’impresa sono inoltre ammissibili le spese per i servizi di consulenza diretti alla definizione della diagnosi energetica, nei limiti del 3% dell’importo complessivo delle spese ammissibili, a condizione che l’effettuazione della diagnosi non costituisca un adempimento obbligatorio per l’impresa ai sensi della normativa di riferimento.

L’entità degli incentivi per gli investimenti sostenibili
Nel caso di programmi di investimento da realizzare in Molise, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna, le spese ammissibili non devono andare da un minimo di 500.000 euro a un massimo di 3 milioni di euro o all’80% del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato; nel caso di programmi di investimento da realizzare in Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino Alto-Adige, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto il minimo è di 1 milione di euro e il massimo 3 milioni di euro e, comunque, non superiore all’80% del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato.

La nostra denuncia
Ci permettiamo di sottolineare come, viste queste cifre, sia impossibile per un singolo professionista o per una micro impresa partecipare a questo bando… d’altro canto come giornale specializzato ci siamo resi conto di come tutti i bandi finora collegati ai fondi tanto attesi del PNRR, che avrebbero dovuto essere utilizzati per consentire alle imprese colpite dalla pandemia – e dunque proprio le micro e piccole imprese e i singoli lavoratori autonomi – di risollevarsi, siano effettivamente stati formulati in modo che queste ultime non vi possano partecipare. Ed è ora di denunciarlo. Stessa cosa per quanto riguarda il caro bollette: finora la formulazione dei bandi impedisce alle micro e piccole imprese di parteciparvi e le dichiarazioni che vengono fatte hanno il sentore di una presa in giro. Speriamo che il Governo se ne renda conto al più presto e ponga in essere qualche iniziativa equa anche in considerazione del fatto che praticamente nessuna micro e piccola impresa può avere realizzato fatturati di svariate centinaia di migliaia o addirittura milioni di euro (addirittura per avere “punteggio”) soprattutto nei due anni precedenti, in piena pandemia, con tutti i lockdown e le misure contenitive che sono state previste, come viene invece richiesto da quasi tutti i bandi finora emanati: un controsenso assoluto!

Il commento del Ministro dello Sviluppo economico
“Sosteniamo l’ammodernamento tecnologico delle imprese italiane attraverso investimenti in progetti innovativi destinati a migliorare la sostenibilità energetica dei processi produttivi” ha dichiarato il ministro Giancarlo Giorgetti. “Di fronte al tema degli approvvigionamenti di materie prime, conseguenza della pandemia e del conflitto in Ucraina, è diventato prioritario accelerare l’utilizzo di nuove capacità tecnologiche, in grado di aumentare il livello di efficientamento e risparmio energetico per ridurre il costo delle bollette, continuando così a garantire la competitività e la crescita economica del Paese”.

Ulteriori informazioni alla seguente pagina: https://www.mise.gov.it/index.php/it/incentivi/impresa/investimenti-sostenibili-4-0.

Potrebbe interessarti