Il settore turistico dopo la pandemia ha avuto un boom e di conseguenza sono aumentati gli occupati e c’è sempre più spazio per le nuove assunzioni
Il settore turistico italiano ha avuto un’impennata e ciò ha comportato un aumento della richiesta di personale e l’apertura di tanti posti di lavoro tuttora scoperti. Lo evidenzia anche l’indagine della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro dal titolo “Boom del turismo: crescono gli occupati, ma non la qualità dei profili” che sancisce come l’aumento dei flussi turistici nel nostro Paese dopo la pandemia abbia prodotto effetti rilevanti dal punto di vista occupazionale. Vediamola.
Occupazione nel settore turistico, i primi dati del 2023
Stando agli ultimi dati Istat, nell’ultimo anno il comparto dei servizi di alloggio e ristorazione è quello che ha registrato la maggior crescita occupazionale (+10,3%). Nel confronto con l’anno precedente, il numero di impiegati nel settore è passato da 1 milione 259 mila a 1 milione 338 mila (130 mila in più, pari al 25,3% dei nuovi posti di lavoro creati durante i 12 mesi). Dati confermati anche dall’ultimo bollettino Excelsior, secondo cui è proprio il turismo a offrire le maggiori opportunità di impiego. Segnali positivi, che consentono al comparto uscito più martoriato dalla pandemia di recuperare e superare i livelli occupazionali pre-Covid (+0,9% rispetto al 2019).
Mancano le alte qualifiche
Su 100 occupati però solo il 17,1% rientra tra le professionalità ad alta qualificazione. La maggioranza (73,9%), invece, presenta una media qualificazione, mentre le figure a bassa qualificazione sono il 10% circa. Nell’ultimo anno, in particolare, la crescita occupazionale ha riguardato soprattutto i livelli professionali intermedi (+17,8%), a scapito di quelli elevati (-4,3%) e bassi (-7,5%). Cresce dunque il numero degli occupati ma non la qualità dei profili.
Parola d’ordine del settore turistico: assumere
Secondo il bollettino Excelsior di luglio il settore turistico è quello che offre maggiori opportunità di impiego, con circa 62.000 previsioni di assunzioni nel mese di agosto e 200.000 nel trimestre luglio-settembre. Secondo l’indagine della Fondazione Studi Consulenti del lavoro la tendenza potrebbe consolidarsi nei prossimi mesi (da settembre in poi). A trainare la crescita del turismo, in particolare, il lavoro dipendente, che assorbe la quasi totalità della nuova occupazione (+13,8%), mentre quello autonomo appare meno dinamico (+1,9%).
L’occupazione femminile nel settore turistico
L’occupazione femminile nel settore turistico nell’ultimo anno è cresciuta del 15,5% (quasi 100 mila occupate in più), contro il +5,5% registrato dalla controparte maschile.
Dove si assume di più
Il boom delle assunzioni nel settore turistico coinvolge soprattutto il Nord Ovest che, con 56 mila lavoratori in più e un incremento occupazionale del 16,6%, supera di gran lunga il Nord Est (12,2%) e il Mezzogiorno (9,8%). Il Centro è l’unica area ad aver registrato un aumento più esiguo (+2,2%).
Quali profili vengono ricercati
Nel boom delle assunzioni effettuate solo il 17,1% rientra tra le professionalità ad alta qualificazione (manager, direttori, imprenditori e specialisti). La maggioranza (73,9%), invece, presenta una media qualificazione (addetti alle vendite, ai servizi, al marketing), mentre le figure a bassa qualificazione (addetti pulizie, magazzinieri, fattorini) sono il 10% circa. Nell’ultimo anno, in particolare, la crescita occupazionale ha riguardato soprattutto i livelli professionali intermedi (+17,8%), a scapito di quelli elevati (-4,3%) e bassi (-7,5%). I ricercatori evidenziano come il settore turistico italiano sia quello dove si registra il più alto livello di overqualification: su 100 persone con un elevato livello formativo 72 sono impiegate in posizioni per cui non è richiesto il grado di istruzione conseguito.
Le opportunità di lavoro nel mese di settembre 2023
Concludiamo andando ad analizzare l’attuale bollettino Excelsior emanato da Unioncamere: sulle 531.000 assunzioni previste a settembre con un contratto a tempo determinato superiore a un mese o a tempo indeterminato (per l’intero trimestre settembre-novembre 2023 le assunzioni previste superano di poco 1,4 milioni, in aumento dell’1,9% rispetto all’analogo periodo del 2022) , il settore turistico ne prevede 68.880.