Diritti Lavoro

Cuneo contributivo, lavoratrici madri e welfare aziendale

Le principali novità della Legge di Bilancio 2024 che riguardano le lavoratrici madri, il welfare aziendale e la riduzione del cuneo contributivo

L’Inps chiarisce sinteticamente quali sono le maggiori novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2024 (L. 213/2023) riguardanti la decontribuzione per le lavoratrici madri di almeno 3 figli (solo per il 2024 anche di soli due figli), la riduzione del cuneo contributivo per i dipendenti e le nuove misure fiscali per il welfare aziendale. Vediamole:

Riduzione del cuneo contributivo
Confermata nella Legge di Bilancio 2024 in via eccezionale per i periodi di paga dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024, la misura introdotta dalla Legge di Bilancio 2022 e modificata nel 2023 dal cd. Decreto Lavoro (https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2023/07/03/23A03800/sg) relativa all’esonero parziale dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti pubblici e privati (esclusi i rapporti di lavoro domestico). L’esonero sarà del 7% per i redditi fino a 25.000 euro e del 6% per quelli fino a 35.000 euro.

Decontribuzione per le lavoratrici madri
Per sostenere l’occupazione femminile attraverso un incentivo per le aziende è stata introdotta, dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026, la “Decontribuzione per le lavoratrici madri di tre o più figli”. Si tratta di un esonero totale della contribuzione purché nel limite di 3.000 euro annui che spetta fino al mese di compimento del 18° anno del figlio più piccolo. Solo per il 2024 poi è stata introdotta una misura sperimentale dedicata alle madri con due figli che spetta fino al mese di compimento del decimo anno del figlio più piccolo. Riguarda circa 570 mila donne e sono state messi a disposizione per la copertura di questa misura 500 milioni di euro.

Nuove misure fiscali per il welfare aziendale
La Legge di Bilancio 2024 introduce anche due nuove misure fiscali per il welfare aziendale. Innanzitutto, e solo per il 2024, sono previsti l’innalzamento della soglia dell’esenzione dei Fringe Benefits (beni ceduti e servizi prestati al lavoratore dal datore di lavoro) e la riduzione dell’aliquota generata dai premi di produttività; poi viene confermata la riduzione dal 10% al 5% della tassazione agevolata per i premi di risultato erogati nel 2024. L’imposta sostitutiva sulle somme erogate ai lavoratori dipendenti del settore privato (con reddito da lavoro dipendente non superiore a 80.000 euro) è ridotta entro il limite di 3.000 euro lordi.
Per quanto riguarda la soglia di esenzione fiscale dei Fringe Benefits, è stata alzata per tutti i lavoratori dipendenti a 1.000 euro (anziché 258,23) con un tetto fissato a 2.000 euro per i lavoratori dipendenti con figli fiscalmente a carico. Tra i beni e i servizi ceduti che non concorrono alla formazione del reddito rientrano anche le somme erogate o rimborsate agli stessi lavoratori dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica, del gas naturale e delle utenze per l’affitto della prima casa.

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