Imprenditoria Imprenditoria femminile

Intervista esclusiva a Francesca Romana Grippaudo

Una ricercatrice che sostiene l’importanza del ruolo delle donne e che crede nel valore dell’innovazione al femminile.

Dietro ad ogni ruolo di responsabilità, ci piace conoscere meglio l’aspetto più umano di un percorso professionale e/o associativo intrapreso da una donna di successo.
Come nel caso della Professoressa Francesca Romana Grippaudo, Presidente ITWIIN, Ricercatrice universitaria, Professore Associato di Chirurgia Plastica all’Università Sapienza di Roma e molto altro.

Chi è Francesca Romana Grippaudo?
“Sono una persona curiosa per tutto quello che riguarda l’innovazione. Questa mia curiosità associata a un certo spirito di osservazione mi ha portata a inventare un reggiseno per le donne che stanno facendo la ricostruzione mammaria, per cui non possono usare reggiseni normali, ma non possono neanche, a mio avviso, indossare quei maglioni informi che le rendono brutte”. Si tratta di Magic™, un brevetto europeo. Un reggiseno che nasconde le asimmetrie temporanee del seno durante le fasi della ricostruzione mammaria. “Grazie a questa mia invenzione del reggiseno – prosegue Francesca Romana Grippaudo – ho conosciuto ITWIIN, l’associazione femminile italiana che opera nel campo dell’innovazione e dell’invenzione. Ho vinto il premio come migliore innovatrice ITWIIN nel 2011; il concorso europeo Awardee al GWIIN nel 2015. Sono rimasta nell’associazione tanto da essersene diventata Presidente. Sono sempre mossa dalla curiosità di scoprire nuove cose, di guardare quello che mi circonda e fare tesoro delle mie esperienze per poi condividerle con gli altri, che siano i miei studenti, gli specializzandi di Chirurgia Plastica, le donne inventrici e innovatrici che hanno necessità di conoscere i percorsi brevettuali in Italia.
Poi ho anche un marito, un figlio, una famiglia e come tutte le donne cercO di conciliare il tutto. Questa è Francesca!”

Francesca Romana Grippaudo, ITWIIN e il cammino verso le STEM
“Possiamo parlare di un certo miglioramento per quanto riguarda il rapporto tra le donne e le materie STEM, ma stiamo veramente ancora tanto indietro, anche perché non è che la società e la politica aiutino a spingere le donne verso le STEM. Il problema non è che le ragazze non si iscrivono alle Facoltà scientifiche, la percentuale rispetto ai ragazzi è sicuramente minore, il problema è il gender gap nel trovare lavoro, per fare carriera. Pensiamo ai manel, gli eventi in cui tra i relatori vengono coinvolti solo esperti uomini. A livello europeo, ad esempio per i Congressi, ci sono indicatori che suggeriscono che la presenza dei relatori sia 50% maschile e 50% femminile. All’ultimo congresso dell’Associazione Italiana di Chirurgia Ricostruttiva, su 110 relatori solo 6 erano donne. Una situazione che mi ha profondamente indignata. E dire che di colleghe esperte e competenti ce ne sono. Ma non sono state invitate. Non è un buon esempio. D’altro canto, ci sono associazioni femminili molto attive nel creare dei role model per le ragazze, con iniziative rivolte anche alle scuole, ma molto c’è ancora da fare. Nel mio piccolo, cerco di incentivare molto le specializzande donne, non per discriminare i colleghi uomini, ma perché, se le donne non si aiutano tra di loro non c’è nessuno che lo fa. Non c’è un sistema che supporta le donne mentre, secondo me, supporta molto gli uomini”.

Francesca Romana Grippaudo e la forza della rete tra donne
“Fare rete tra donne, negli ambienti in cui si parla di innovazione, è possibile, è quello che si sta facendo a tutti i livelli. Esistono tante realtà associative al femminile con cui la nostra associazione è in contatto. Le donne si stanno dando molto da fare non solo nel mondo delle materie scientifiche ma anche nel settore dell’arte. C’è fermento, ci sono numerosi movimenti che si stanno impegnando con iniziative significative, con l’assegnazione di premi, borse di studio o iscrizioni esclusive per le donne ad alcuni meeting e congressi. Quindi, le donne stanno facendo rete, si stanno muovendo e anche bene; sarebbe bello se tutto questo potesse avere una maggiore visibilità anche sui media. È importante mandare messaggi positivi e costruttivi. La situazione non è sicuramente bellissima, però ci sono grandi opportunità per migliorarla”.

Francesca Romana Grippaudo, ITWIIN e la valorizzazione del talento femminile
ITWIIN è l’associazione femminile italiana che opera nel campo dell’innovazione e dell’invenzione puntando l’obiettivo anche al mondo della creatività e della ricerca, settore di cui Francesca Romana Grippaudo fa parte con autorevole competenza. In questi anni, grazie al Premio ITWIIN e alle sue varie declinazioni, quante donne sono emerse?
“Tantissime. Pensiamo ad Adriana Albini, vincitrice qualche edizione fa, oggi è nel “Top Italian Scientist”. Luisa Torsi, nell’Albo 2013 delle migliori inventrici ITWIIN”. Il Premio è importante anche ai fini dell’insegnamento in quanto è uno dei pochissimi premi riconosciuti dal Miur come criterio di valutazione ai fini dell’abilitazione scientifica nazionale. In caso di concorso per Professore/Professoressa, tra le categorie di valutazione ci sono i premi vinti durante il proprio percorso professionale. ITWIIN è uno di quei premi garanzia di punteggio, a conferma della sua autorevolezza. Un Premio al passo con i tempi, sensibile a tematiche che vanno anche oltre la sola innovazione, come ad esempio l’introduzione del Premio EuCliPa.IT, dedicato al tema della sostenibilità e delle tecnologie emergenti. In previsione, ci svela la Presidente, l’introduzione di un Premio Arte.

Francesca Romana Grippaudo, la necessità di esserci e provarci
“Il mio vuole essere un messaggio positivo: non è necessario avere un brevetto per partecipare al Premio ITWIIN, chi ha buone idee può farlo. Il mio consiglio è provarci. Bisogna provarci sempre nella vita, lo dico da ricercatrice, da donna arrivata a una certa posizione professionale. È importante muoversi, tentare, e farlo credendo in noi stesse. Tante donne ce l’hanno fatta, anche in settori difficili per noi donne, come la matematica, la fisica, la chirurgia, l’ingegneria, la statistica. Bisogna provarci. Bisogna esserci”.

Ecco tutte le vincitrici dell’edizione 2024 che si è conclusa poche settimane fa ad Ancona.
Premio Migliore Inventrice: Valentina Sola, per il suo ruolo di “fotografa delle particelle” e lo sviluppo di sensori al silicio di straordinaria precisione, migliorando di due ordini di grandezza le prestazioni dei rivelatori attuali.
Premio Migliore Innovatrice (a pari merito): Veronica Vighetto, per il suo contributo alla diagnosi precoce del cancro attraverso la sonoluminescenza.
Premio Migliore Innovatrice (a pari merito): Alice Romagnoli, per la creazione di un biosensore versatile per la diagnosi precoce del cancro tramite biopsie liquide.
Premio Donna Particolarmente Creativa: Sonia Visentin, per lo sviluppo di NanoMug, un prodotto innovativo basato su nanoparticelle di mucina, con applicazioni nel miglioramento della qualità delle terapie e della vita dei pazienti.
Premio Capacity Building: Emilia Migliano, per il progetto innovativo di ricostruzione con cute autoprodotta, una pietra miliare nella medicina rigenerativa. Premio Alta Formazione: Barbara Richichi, per il contributo alla creazione di nanopiattaforme per terapie di precisione nel cancro.
Premio EuCliPa.IT: Annalisa Ricci, per lo sviluppo di conservanti alimentari basati su estratti antimicrobici ottenuti da sottoprodotti vegetali.
Consegnate anche Menzioni Speciali Young ECO a Maria Castiglione; Arte: Raffaella Perna; Architettura: Maria Giovanna Pacifico; Alla Carriera: Annarosa Arcangeli; Sostegno all’Empowerment Femminile: Eleonora Spada; Innovazione nei Materiali Green: Clara Cittarella.

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