Società sport femminile

Intervista esclusiva a Elisa Di Francisca

Dalle vette olimpiche della scherma alla tv, fiera di appartenere alle Fiamme Oro, fino al suo impegno nel sociale: Elisa Di Francisca.

Non ha toni neutri la Campionessa Olimpica, oggi anche volto televisivo, Elisa Di Francisca: la sua schiettezza, che piaccia o no, è sinonimo di sincerità, di genuinità con un pizzico di provocazione, perché no. Donna con una forte personalità che incarna la veracità della provincia (è di Jesi, nelle Marche, come chi vi scrive – ndr) e la simpatia della città che l’ha adottata insieme a suo marito Ivan Villa e ai loro due figli, Ettore e Brando, ovvero Roma.

Elisa Di Francisca: conto su di me
“Così sono nel privato e così sono nel pubblico. Quando esco e quando parlo con le persone in generale, in qualsiasi situazione sono sempre me stessa, faccio sempre fede a me stessa e questo è sicuramente il mio punto di forza, devo essere sincera, è la mia caratteristica. Quindi, mi descriverei vera, spontanea ma a volte anche pungente, diretta, un po’ provocatoria. Non ho solo pregi, devo parlare anche di qualche difetto perché c’è! Però la cosa più importante per me è sempre la verità, non dico cose che devo dire per forza, piuttosto sto zitta. Mi piace avere delle responsabilità e mi piace assumermi le responsabilità, anche di ciò che dico”.

Elisa Di Francisca, quando tutto ebbe inizio
“All’inizio facevo danza classica, ho fatto un anno e mezzo di danza classica mentre mia sorella Martina faceva nuoto. Entrambe c’eravamo stancate di fare io danza e lei nuoto, per volere di nostro padre, da sempre appassionato di scherma, siamo entrate in palestra e ci siamo innamorate di questo sport. È uno sport che all’inizio è bello perché giochi tanto e fai amicizie, poi piano piano diventa faticoso. Si tratta di uno sport asimmetrico, a livello fisico assume una posizione particolare, non abituale. Gli allenamenti sono duri, c’è quest’arma in mano che all’inizio può pesare. La scherma è uno sport molto, molto competitivo, soprattutto con sé stessi. A mia sorella non è mai piaciuta più di tanto la competizione e quindi ha deciso di smettere, nonostante fosse molto brava”. Elisa invece ha proseguito, con grande gioia del nostro tricolore.

Elisa Di Francisca, la gara del cuore
Con un palmares importante come il tuo, tra i tuoi traguardi sportivi quale ti piace ricordare maggiormente?
“Sicuramente la prima gara vinta: avevo 12 anni, erano i Campionati Italiani, me la ricordo benissimo perché era venuto a vedermi il mio primo maestro, Ezio Triccoli. Quella è stata la gara per me più importante perché mi ricordo la fatica enorme che ho fatto per vincerla. Ho ancora una foto dove si vede proprio la mia faccia, i miei sudori ed è la gara che mi ha fatto capire che potevo raggiungere grandi traguardi con la scherma”.

Elisa Di Francisca, la scherma come scuola di vita
“A me è servita tantissimo. La scherma ha domato questo mio carattere ribelle e mi ha dato disciplina. La stessa disciplina che poi riporto anche nella vita: quando c’è un momento in cui vedo che sto dormendo poco o sto avendo dei comportamenti strani oppure sto mangiando male, a un certo punto, riesco in maniera repentina a rimettermi in carreggiata e a cercare di stare meglio. Lo devo alla disciplina che mi ha trasmesso la scherma”.

Elisa Di Francisca e il mondo dello spettacolo
Da Ballando con le stelle, dove nel 2013 ha vinto in coppia con Raimondo Todaro, a La Talpa, fino ad essere ospite fissa e co-conduttrice di programmi sportivi. Che cosa ti affascina di questo mondo? “Del mondo dello spettacolo mi affascina il divertimento, a me diverte. Per me è come uscire a cena e andare a ballare, perché comunque anche lì posso essere me stessa come quando a casa faccio lo show con gli amici, con i figli, oppure quando sto in situazioni a me favorevoli. Riesco a farlo in maniera tranquilla, almeno prima di Parigi (Olimpiadi 2024, Elisa Di Francisca al centro della polemica con la nuotatrice azzurra Benedetta Pilato per una sua affermazione in seguito alla reazione della nuotatrice al suo quarto posto – ndr). Ecco, dopo Parigi cerco di trattenermi un po’ di più. Noto che oggi c’è molto malessere in giro, ci sono tante persone che magari vivono una vita che non vorrebbero vivere, che non sono felici; quindi, quando si dicono delle cose si deve fare i conti con le interpretazioni della gente. Io so qual è la mia interpretazione, però oggi più che mai, cerco di stare un po’ più attenta alla sensibilità delle persone”.

Elisa Di Francisca, giù la maschera non solo in pedana
La consapevolezza di dover scegliere la parola giusta nel contesto giusto, una maturità raggiunta per Elisa Di Francisca, pagandone anche cara la pelle. «Sopra di me, mentre insozzo l’androne di un anonimo condominio di Castelplanio incombe la figura minacciosa dell’uomo che fino a quel momento mi sono raccontata di amare. Mi ha tirato un pugno; maldestro, ma preciso. Mi ha preso tra naso e denti, fa un male cane». Così inizia il libro “Giù la maschera”, in cui la campionessa jesina si è raccontata senza filtri, affrontando anche il tema della violenza che ha subito e sconfitto. Un percorso esistenziale turbolento e complesso, ma che oggi l’ha portata ad essere felicemente mamma, moglie, mentre si sta costruendo una carriera in altri ambiti non solo sportivi. “Il mio parlare è sempre figlio della mia esperienza, di ciò che ho vissuto e che in un certo senso ringrazio, perché se non fossi passata nei meandri dei buchi neri che ho avuto, delle sofferenze, della violenza, dei momenti brutti che ho affrontato nella vita non sarei potuta riemergere in modo così importante e forte”.

Elisa Di Francisca, una jesina a Roma
Oggi sei una donna indipendente, ma sei anche mamma e moglie, come è conciliare tutte queste tre personalità, lontano dalla tua città natale che è Jesi?
“È faticoso! Sono sempre me stessa, sia come mamma, sia a lavoro, come moglie, però è faticoso. La sera, ogni tanto, quando torno a casa mi chiedo se avrò fatto mancare qualcosa ai miei figli o se ho fatto mancare qualcosa a mio marito. Vabbè, di mio marito mi importa meno! – ironizza Elisa – se è per i figli, qualche senso di colpa in più c’è! Ovviamente scherzo! Cerco di trovare un certo equilibrio, ma non è sempre facile, credimi. Poi noi (lei e il marito Ivan Villa, autore e produttore televisivo- ndr) siamo da soli a gestire la nostra famiglia, in balia di questa città, Roma, che è bellissima, piena di opportunità, ma molto faticosa. Non sempre si arriva a fare tutto, e noi donne abbiamo questa smania che vogliamo arrivare dappertutto, vogliamo fare tutto e non siamo mai contente. Questa insoddisfazione però è quel motore che ci spinge poi sempre a far bene”.

Elisa Di Francisca e l’impegno nel sociale
In questi anni, ti sei dedicata molto anche ad iniziative di solidarietà. Qual è al momento il progetto che stai seguendo con più passione?
“Sicuramente la violenza di genere, per quello cerco di adoperarmi in qualsiasi maniera, sia con la Onlus WeWorld della quale sono testimonial, sia anche con la Polizia di Stato. Abbiamo organizzati diversi incontri, abbiamo parlato alle scuole durante la Festa della Polizia, ho fatto tanto anche per contrastare il bullismo, tanti eventi, sempre nelle scuole, in questo ci credo molto. Parlare ai bambini è sempre molto importante, anche ai piccolini, non c’è bisogno di andare direttamente nelle scuole superiori, ma iniziare già dalle scuole elementari è molto utile, poi se a parlarne sono degli sportivi o semplicemente persone che attraverso lo sport sono riuscite a imparare quali sono i valori importanti, è anche meglio. Riuscire a trasmettere questo già ai bambini è fondamentale oggi”.

Elisa Di Francisca, cosa c’è dietro l’angolo
Appartiene alle Fiamme Oro, fa parte del mondo dello spettacolo, è ancora molto operativa nello sport, ma cosa c’è dietro l’angolo per Elisa Di Francisca?
“Da quando ho smesso di fare scherma, vedo il mio futuro molto incerto. Già per carattere e per abitudine sono una persona che sta molto nel presente e pensa poco al futuro. Anche da atleta non ho guardato al domani e oggi, a tutte le ragazze e ragazzi che incontro nella scherma raccomando loro di pensare al dopo, di studiare, di pensare già a fine della carriera di fare qualcosa per non trovarsi con niente in mano. Purtroppo, ho sempre pensato solo a fare scherma e nei momenti liberi che avevo o stavo con gli amici o riposavo per tornare in gara. Adesso mi trovo a fare un po’ fatica. Sicuramente la cosa che sto già facendo e che continuerò a fare è lavorare con i bambini, insegnare scherma ai bambini, qui a Roma”.
Elisa Di Francisca ci ha anche confidato che non escluderebbe un suo impegno in politica. Ci sono questioni che le stanno a cuore e se avesse la possibilità di fare qualcosa di costruttivo per la sua comunità, si metterebbe volentieri a disposizione.

Elisa Di Francisca e la domanda che non ti aspetti
C’è una domanda che nessuno ti ha mai fatto e alla quale vorresti rispondere?
“Beh, sì bello! Forse è cosa avresti fatto se non avessi fatto scherma?  Quale strada avrei intrapreso se non mi fossi totalmente dedicata alla scherma. Risponderei probabilmente lo studio, trascurerei meno lo studio. Infatti, il consiglio che mi sento di dare a tutti e ai miei figli, è che per prima cosa c’è lo studio, è molto importante”.

 

 

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