Lavoro Pari opportunità

Pari opportunità ancora lontane

L’occupazione in Italia cresce, ma restano forti criticità. le pari opportunità ancora lontane per molte categorie

Il mercato del lavoro italiano, secondo l’ultima analisi del Centro Studi di Unimpresa, mostra segnali positivi, ma le pari opportunità ancora lontane restano in vari ambiti e sono una sfida aperta. L’occupazione è aumentata dell’1,5% nel 2024, con oltre 24 milioni di lavoratori e un tasso complessivo del 62,2%. Tuttavia, nonostante il dato confortante, l’84% dei nuovi contratti resta a tempo determinato e un terzo non supera i 30 giorni di durata. Inoltre, mentre i numeri indicano una crescita, la qualità dei posti di lavoro appare sempre più compromessa da un ricorso sistematico a forme contrattuali precarie.

Donne e Sud penalizzati

Il nodo cruciale della partecipazione femminile e territoriale aggrava il problema. Il tasso di inattività femminile resta al 42,4%, mentre nel Mezzogiorno raggiunge il 43,9%. Le pari opportunità non significano solo avere più contratti, ma garantire accesso reale al lavoro per tutte le categorie. Inoltre, le difficoltà di inclusione sono accentuate dall’assenza di politiche mirate che incentivino l’occupazione stabile e la formazione professionale.

 

 

Salari in rincorsa

Anche sul fronte retributivo emergono criticità. I salari contrattuali orari aumentano del 3,1%, superando l’inflazione attesa (1,3%), ma restano comunque insufficienti a colmare il divario accumulato nel biennio 2022-2023. Infatti, il potere d’acquisto rimane compromesso di circa 11,7 punti percentuali. La crescita dei redditi è solo apparente, perché senza lavoro stabile e ben retribuito, l’uguaglianza resta un concetto astratto.

Produttività e investimenti in calo

Parallelamente, il sistema produttivo mostra segni di debolezza. Nel 2024 si registra una crescita delle ore lavorate (+2,7%) ma un valore aggiunto quasi nullo (+0,2%), a dimostrazione di una produttività stagnante. La cassa integrazione guadagni è salita a 9,5 ore ogni mille, segnale di un’economia ancora esposta agli shock. Inoltre, gli investimenti fissi lordi risultano penalizzati da tassi d’interesse elevati, frenando la ripresa strutturale.

 

 

Serve un cambio di passo

In conclusione, sebbene il mercato del lavoro italiano mostri segnali positivi in termini quantitativi, Le pari opportunità continuano ad essere un obiettivo disatteso. Secondo Unimpresa, è necessario un intervento sistemico: servono politiche industriali innovative, incentivi agli investimenti, rafforzamento della contrattazione collettiva e una riforma fiscale in grado di rilanciare occupazione e produttività. Solo così sarà possibile trasformare la crescita occupazionale in sviluppo economico e sociale duraturo.

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