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Piemonte: accordo sul latte – valido per la campagna lattiero-casearia 2011/2012

accordo latte

Piemonte: accordo sul latte

Uno strumento per la tutela degli allevatori dell’intero settore lattiero caseario e delle aziende operanti nella Regione. Questo rappresenta l’accordo appena siglato a Torino per definire come determinare una volta per tutte il prezzo del latte

L’accordo, valido per la campagna lattiero-casearia 2011/2012 (iniziata il 1 aprile) è stata la sintesi di due volontà: quella di bloccare la volatilità dei prezzi del latte, sia nazionali che internazionali, facendo chiarezza una volta per tutte e stabilendo delle regole precise, e quella di valorizzare il prodotto locale grazie allo sviluppo della filiera.

Si è optato così per il prezzo indicizzato, meccanismo sul quale si sono mostrati tutti d’accordo: Coldiretti, Confagricoltura, Alpilat, Copagri, Cia (ovvero la parte agricola) e Caseificio pugliese, Inalpi (ovvero la granparte degli industriali) e la Regione Piemonte, rappresentata dall’assessore all’agricoltura Claudio Sacchetto.
Il prezzo del latte sarà dunque stabilito in base all’indicizzazione seguendo i parametri di ogni “titolo”: grasso e proteine, per il latte in polvere; grasso e caseine, per i prodotti caseari; e altri parametri di qualità a seconda della destinazione del latte. Verrà indicizzato in quanto ogni mese l’Osservatorio Latte di Cremona – Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza lo aggiornerà sulla base del monitoraggio effettuato da una commissione paritetica appositamente costituita per monitorare i prezzi e i parametri di qualità.
In generale il prezzo standard si deve riferire al latte intero e genuino, refrigerato alla stalla a +4°C secondo i dettami della normativa igienico-sanitaria. Il prezzo standard sarà calcolato senza IVA e il latte dovrà essere pagato entro i 60 giorni dalla data di fatturazione in base al rapporto peso/volume.
A farsi carico delle analisi del latte sarà l’acquirente.
Queste dunque le linee principali che stabilisce l’accordo quadro, accordo che potrà essere sottoscritto d’ora in avanti da chiunque lo volesse e che è scaturito dalla considerazione di ben 15 parametri, tra i quali soprattutto i costi di produzione delle aziende agricole.
È la prima volta che viene sancito un accordo che tenga conto dei costi sostenuti dagli agricoltori nella produzione delle materie prime, dice l’assessore Claudio Sacchetto: “Questo accordo ci permetterà di coinvolgere in maniera più incisiva la grande distribuzione nel tentativo di creare accordi interprofessionali completi che vadano dal produttore al consumatore”.

 

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