Studi e ricerche

Commissione Regionale Pari Opportunità del Friuli Venezia Giulia

donne

Commissione Regionale Pari Opportunità del Friuli Venezia Giulia

L’assemblea regionale delle associazioni e dei movimenti delle donne, delle rappresentanti delle organizzazioni delle imprenditrici, delle lavoratrici e dei movimenti femminili delle formazioni politiche rappresentate in Consiglio ha fatto il punto sull’attuale situazione femminile nella Regione

Come stabilito dalla L. nr. 23/1990, che ha istituito la CRPO attualmente presieduta da Santa Zannier, si è tenuta a marzo l’assemblea annuale che ha permesso alla commissione di illustrare il proprio lavoro e il programma futuro.
Come sempre la CRPO ha focalizzato l’attenzione sul tema della rappresentanza di genere e sulla necessità di rafforzare la collaborazione di tutte le associazioni coinvolte allo scopo di impegnarsi tutte durante le prossime elezioni, non solo a votare una donna ma anche a sensibilizzare il mondo femminile in genere sull’importanza di votare le donne allo scopo di raggiungere una democrazia equa e reale, che rappresenti veramente ogni parte della società.

 

Il lavoro svolto dalla Commissione PO

Grazie al proprio intervento, la CRPO friulana è riuscita a far ripristinare i fondi per i progetti antiviolenza e l’istituzione di centri per le donne in difficoltà – fondi che erano stati ridotti dalla Finanziaria Regionale 2010.
Grazie poi alla denuncia del mancato finanziamento delle “Azioni positive degli Enti locali” previste per legge, sono stati ripristinati anche i fondi pari a 150 mila euro per espletare tali azioni per la tutela delle pari opportunità.
La Commissione ha organizzato una serie di incontri con le operatrici coinvolte nel problema della violenza sulle donne e ha provveduto al reperimento di contributi regionali per i Centri Antiviolenza.
La CRPO durante l’anno ha anche monitorato l’attività legislativa, esaminando tutte quelle leggi che avessero un impatto sulla condizione femminile. Essa ha tra l’altro implementato la Rete delle Commissioni per le Pari Opportunità degli enti locali allo scopo di favorire lo scambio di informazioni e di collaborare all’organizzazione di iniziative comuni.

Il programma per il futuro

Allo scopo di realizzare l’Archivio per la memoria delle donne in Friuli Venezia Giulia, si intendono portare avanti i contatti con le associazioni femminili sindacali ed economiche e con le università. A tale fine sono tra l’altro già stati avviati i primi contatti.
La presidente Zanneri ha inoltre dichiarato l’intenzione di ristampare l’opuscolo uscito nel 2009 dal titolo “Il silenzio è tuo nemico: uscire dalla violenza si può” nelle lingue parlate dalle donne straniere residenti in Friuli Venezia Giulia.
Altro progetto è quello di organizzare vari convegni allo scopo di comunicare le esperienze delle donne in vari campi. Uno di questi prenderà il titolo “La salute a misura di donna” e verrà realizzato in collaborazione con l’Istituto Materno Infantile Burlo Garofolo di Trieste.
Un altro convegno sarà: “Legislazioni a confronto – Gli ammortizzatori sociali per le lavoratrici madri” e sarà utile per raffrontare le norme dell’Unione europea.
Essendo poi il 2011 l’anno europeo del volontariato, verrà organizzata anche una giornata di studio con le associazioni femminili di volontariato.

Le conclusioni

Anche la vicepresidente del consiglio regionale, Annamaria Menosso, presente all’assemblea, ha ribadito come a tutt’oggi ancora non sia stata raggiunta la parità di genere e come sia necessario affermare il diritto delle donne di fare politica, essere presenti nelle istituzioni e ricoprire incarichi di vertice sia in società pubbliche che private.
“Vorremmo che amministrazioni guidate da donne, anche da sole donne, non fossero eccezioni ma rientrassero in situazioni di normalità, di cui non stupirsi” ha detto la vicepresidente.
Le donne devono imparare ad essere sempre più solidali, al di là degli schieramenti di partito, anche nel voto. Le donne infatti non vengono messe nelle condizioni di essere elette, dal momento che non si trovano ai primi posti delle liste elettorali.
Anche nel campo del lavoro le donne sono ancora molto lontane dal raggiungere gli obiettivi di parità occupazionale.
La battaglia per conquistare gli stessi diritti degli uomini continua.

Potrebbe interessarti