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Incentivi per l’occupazione della Regione Friuli Venezia Giulia

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Incentivi per l’occupazione della Regione Friuli Venezia Giulia

Il bilancio dello sviluppo dell’occupazione nella Regione e gli ultimi interventi previsti, come il catalogo formativo in tema di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e il nuovo Regolamento per concedere contributi alle aziende che non licenziano

I principali interventi in favore dell’occupazione sono quelli previsti dalla Legge Regionale 18/2005 che prevede la concessione di incentivi alle imprese che assumono o stabilizzano i lavoratori professionalmente svantaggiati e prevede altresì l’assunzione di lavoratori coinvolti nelle crisi occupazionali.

Nel corso del 2010 sono state circa 3.700 le domande presentate dalle aziende per ottenere questi tipi di incentivi, i quali hanno pertanto favorito l’inserimento professionale di disoccupati o lavoratori a rischio.
Per la precisione i lavoratori con contratto a tempo indeterminato sono stati 2.028 di cui la maggior parte nella provincia di Udine.

I lavoratori precari che finalmente hanno ottenuto un contratto a tempo indeterminato sono stati 1.334, sempre nella provincia di Udine, seguita a distanza da quella di Pordenone.
Ulteriori incentivi come si sa vengono dati dalla Regione e coloro che aprono una propria attività imprenditoriale, autoccupandosi. In questo caso nel 2010 sono state 299 le persone interessate di cui la maggior parte ancora in provincia di Udine, seguiti ma a distanza da quella di Pordenone, Gorizia e infine Trieste.

Nella seconda metà del 2010, con l’avvio del nuovo Regolamento che ha allargato anche all’apprendistato le tipologie di rapporto precario che le imprese possono stabilizzare ricevendo il beneficio regionale, si è avuto un balzo in avanti nelle richieste di incentivi per il sostegno dell’occupazione.
In particolare, i lavoratori sono stati assunti soprattutto nel settore dei servizi (il 60%) e in quello dell’industria (30%); solo lo 0,3% in quello agricolo.
Per quanto riguarda il settore dei servizi, è nel commercio che si registrano i maggiori inserimenti lavorativi, seguito dai servizi immobiliari, informatici, professionali, di ricerca e sviluppo.
Nell’industria è il settore della metallurgia ad aver contato il maggior numero di assunti.
Le nuove imprese create dai lavoratori disoccupati o usciti da situazioni di aziende in crisi, sono quasi tutte nell’ambito dei servizi: 187 nuove attività nell’ambito del commercio, degli alberghi e dei ristoranti. Sono state anche aperte, grazie a questi incentivi regionali, alcune imprese di pulitura, oppure attività di parrucchiere ed estetista.

Ora l’assessorato al lavoro, formazione, commercio e pari opportunità, retto dall’assessora Angela Brandi, ha approvato il catalogo formativo in tema di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Uno strumento importante e indispensabile per l’aggiornamento professionale dei lavoratori nel campo della sicurezza in particolare nei comparti dell’agricoltura, del legno, della meccanica, del siderurgico e dell’edilizia, che tiene conto delle differenze di genere.
Questo intervento era stato previsto dall’accordo sottoscritto tra Regione e organizzazioni sia sindacali che imprenditoriali già nell’ottobre 2008 e che prevedeva l’informazione e la formazione obbligatoria in favore dei lavoratori in materia di sicurezza e prevenzione sui luoghi di lavoro.
La disponibilità finanziaria è di un milione di euro che verrà stanziato dalla Regione a favore delle imprese e dei soggetti in generale che operano nel campo della formazione professionale.

 

Il catalogo nel dettaglio

Il catalogo prevede che vengano progettati e sperimentati dei prototipi formativi che affrontino i temi principali nell’ambito della sicurezza e in particolare:

  • – il rischio infortunistico per imprese e lavoratori;
  • – i comportamenti a rischio dei lavoratori (come quelli dovuti all’insorgere di patologie quali quelle legate allo stress, all’uso di alcol, all’uso di sostanze psicotrope);
  • – le tecnologie;
  • – gli impianti a tutela della sicurezza del lavoro e dell’incolumità dei lavoratori.

Per supportare queste tematiche, si dovranno prevedere anche le testimonianze di soci dell’Associazione nazionale mutilati ed invalidi del lavoro, la spiegazione della normativa in materia di sicurezza e malattie professionali, la simulazione di una o più situazioni di pericolo in ambito lavorativo.
Il catalogo rappresenta un provvedimento strategico che la Regione attua per ridurre i fenomeni infortunistici proprio in una fase in cui la ripresa produttiva e occupazionale può provocarne.

Il nuovo Regolamento contro i licenziamenti

Alla fine di aprile è stato approvato il nuovo Regolamento che disciplina criteri e modalità per la concessione alle imprese di contributi sotto forma di credito d’imposta presentato dall’assessora alle finanze Sandra Savino.
Possono beneficiare delle misure le imprese di tutti i settore, compresi quelli dell’agricoltura e della pesca (che di solito sono soggetti a maggiori vincoli).

In pratica si darà un premio alle imprese che non hanno licenziato personale nel corso del 2010 (salvo i licenziamenti per giusta causa) che corrisponderà al 20% dei contributi previdenziali dovuti.
Al contempo, verrà dato un premio sulle assunzioni che corrisponderà al 20% dei costi salariali per i neoassunti o all’abbattimento fino al 30% degli oneri previdenziali obbligatori sempre per i neoassunti.

Le disposizioni contenute nel Regolamento mirano a salvaguardare pertanto il livello occupazionale e a creare nuove opportunità di inserimento lavorativo stabile.

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