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Il manifesto delle imprese prima del “Decreto Sviluppo”

Il manifesto delle imprese prima del “Decreto Sviluppo”

In una lettera aperta inviata dalle Associazioni di imprese al Presidente del Consiglio dei Ministri, le imprese manifestano la propria preoccupazione per la situazione economica italiana e chiedono l’attuazione di un piano congiunto e integrato nel quale vengano prese in considerazione le proprie proposte

Pubblichiamo di seguito il testo integrale della lettera inviata lo scorso 18 ottobre, senza alcun commento da parte nostra, allo scopo di informare tutte le imprenditrici e gli imprenditori dei passi che stanno compiendo a loro nome le associazioni suddette e in particolare quelle rappresentate dai firmatari della lettera aperta: Giuseppe Mussari – Presidente ABI, Fabio Cerchiai – Presidente ANIA, Luigi Marino – Presidente Alleanza delle Cooperative Italiane,  Emma Marcegaglia – Presidente Confindustria, Ivan Malavasi – Presidente R.E TE Imprese Italia.

 

Ill.mo sig. Presidente,

alcuni giorni addietro abbiamo presentato, come Associazioni di Imprese, alcune proposte tese a favorire la sostenibilità del debito pubblico nel medio periodo e la ripresa economica del nostro Paese. Ci ha mosso la preoccupazione incalzante dei nostri associati per un quadro congiunturale che si dimostra ogni giorno più severo.

La situazione è sempre più difficile, la fiducia nel nostro Paese sta velocemente diminuendo malgrado gli innegabili punti di forza dell’Italia e i risultati raggiunti. Al fine di contribuire a fornire una risposta efficace a questa situazione abbiamo elaborato proposte concrete che possono essere discusse e integrate. Ad oggi, nessuna reazione concreta è seguita da parte del Governo e nessun dialogo è stato aperto.

Sappiamo che il Governo ha in animo di approvare un Decreto Sviluppo e, anche a questo proposito, riterremmo utile poter partecipare alla individuazione e alla messa a punto delle misure per contribuire ad accrescerne fattibilità ed efficacia. Un confronto di tal genere sarebbe oltremodo utile e pienamente in linea con quanto avviene in ogni Paese della Unione Europea. Il ritardo che stiamo accumulando sul fronte del rilancio della crescita e della credibilità sta costando moltissimo in termini di occupazione, valore dei beni e dei risparmi delle famiglie, investimenti e valore delle imprese.

L’Italia ha mezzi, risorse, intelligenze, per risalire la china ma il tempo è scaduto. E’ allora di fondamentale importanza che il Decreto Sviluppo contenga misure strutturali, concrete e credibili, che diano un chiaro segnale di inversione di marcia, in assenza rischierebbero di essere vanificati gli sforzi fatti fino ad oggi in ordine alla tenuta dei conti pubblici. Il nostro è un appello forte al fare: con unità di intenti è possibile superare una fase difficile. Confidiamo che il Suo Governo voglia realizzare le iniziative necessarie e adeguate alla gravità del momento. Le imprese industriali, le imprese artigianali, commerciali e dei servizi, le imprese cooperative, le imprese bancarie e assicurative stanno facendo del loro meglio per passare attraverso l’attuale difficile contingenza, ma solo nel contesto di un efficace piano integrato e condiviso di rilancio del Paese questi sforzi non verranno vanificati.

Giuseppe Mussari Presidente ABI,
Fabio Cerchiai Presidente ANIA,
Luigi Marino Presidente Alleanza delle Cooperative Italiane, 
Emma Marcegaglia Presidente Confindustria,
Ivan Malavasi Presidente R.E TE Imprese Italia

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