Pensioni

Toscana: praticantati retribuiti per i giovani

progetto giovani toscana

Toscana: praticantati retribuiti per i giovani

Dal primo febbraio i giovani toscani tra i 18 e i 31 anni di età possono usufruire dell’opportunità lavorativa grazie a tre accordi firmati con ben 39 tra Associazioni e Ordini professionali

Gli studi professionali o gli enti che offriranno praticantati a pagamento del valore di minimo 500 euro mensili avranno dalla Regione un rimborso di 300 euro al  mese. I praticanti non devono avere già in atto un rapporto di lavoro con il soggetto professionale che attiva il praticantato.

Per facilitare l’accesso dei giovani alle professioni e di conseguenza la loro strada per diventare autonomi, la Regione Toscana, dopo aver reso obbligatoria la retribuzione dei tirocinii non curricolari presso gli enti sia pubblici che privati, ora ha esteso questa possibilità a tutti i tipi di praticantati (sia quelli obbligatori che quelli non obbligatori) finalizzati all’esercizio di una professione.

Per beneficiare del contributo i giovani dovranno avere un’età compresa tra i 18 e i 31 anni e dovranno essere o residenti o domiciliati in Toscana. Il limite di età non è però previsto per le categorie svantaggiate (come le donne e i soggetti disabili ai sensi dell’art. 2 del Regolamento CE n. 2204/2002, della L. 381/91, del D.Lgs. 276/03). I praticanti non devono avere un rapporto di lavoro – né autonomo, né subordinato, né parasubordinato – in corso con il soggetto ospitante.

Il praticantato consiste in un tirocinio professionale che per alcune professioni è obbligatorio (avvocato, giornalista professionista, medico, ecc.) ed altre no ma è sempre utile ai fini dell’avvio di un’attività professionale autonoma.
Per quanto riguarda i praticantati obbligatori, che i giovani devono effettuare una volta conseguito il titolo di studio, la Regione si impegna a dare un contributo a partire dal settimo mese per un massimo di 12 mesi.
Per quanto riguarda quelli non obbligatori, l’impegno della Regione è il medesimo ma chi lo attiva deve presentare un progetto formativo che esponga obiettivi e competenze da acquisire nel periodo di praticantato.

Il praticantato si può effettuare sia presso privati sia presso enti pubblici, nelle loro sedi. In caso di soggetti privati, come gli studi professionali, c’è la possibilità di attivare il tirocinio anche se non si hanno dipendenti a tempo indeterminato. Per ottenere il cofinanziamento regionale, il praticantato deve avere una durata minima di 2 mesi ed una durata massima di 12 mesi e deve essere svolto in Toscana, dove il soggetto ospitante deve avere sede. Inoltre, il soggetto che attiva il praticantato deve mettere a disposizione del praticante un tutor. Il praticante non deve essere utilizzato per funzioni che non rispettino gli obiettivi formativi.

Tutte le procedure per avviare il praticantato e richiedere il cofinanziamento saranno gestite dal CPS (Consorzio Professional Service), che rappresenta i professionisti. Lo si può contattare al numero 055.5522962 oppure si può inviare un’e-mail all’indirizzo progettogiovani@cpstoscana.it.
Le procedure verranno gestite tramite il sito web dedicato progettogiovani.cpstoscana.it

 

Potrebbe interessarti