Lavoro Pensioni

La pensione futura dei lavoratori della PA

Il futuro della pensione dei lavoratori della PA, il pubblico impiego, passa anche per la riforma fiscale, ma tante questioni rimangono aperte

Per parlare della pensione dei lavoratori della PA (Pubblica amministrazione) e rispondere alle domande poste dai tanti dipendenti pubblici, il Fondo Perseo Sirio – di cui alleghiamo una presentazione in calce all’articolo – ha realizzato un evento con un format inedito, in stile Question Time. Il 15 aprile 2021, dopo aver raccolto per giorni le domande dei dipendenti pubblici, ha riunito le massime personalità in ambito previdenza e pubblico impiego e ha dato loro modo di rispondere.

Un format inedito per risolvere i dubbi dei lavoratori della PA
Le domande sono state raccolte nei giorni precedenti l’evento: alcune sono state sottoposte ai singoli relatori, mentre le altre avranno risposta nei prossimi giorni. A tal proposito, il presidente del Fondo Perseo Sirio, Wladimiro Boccali, ha assicurato che nessuna rimarrà inevasa: “continueremo a rinnovare il modo di rapportarci con tutti i nostri iscritti e i lavoratori del pubblico impiego, convinti che la mission fondamentale del nostro fondo è raccogliere risorse dei lavoratori e costruire una pensione complementare”.

L’apertura dell’evento per i lavoratori della PA alla Viceministra del MEF
L’evento è stato aperto dalla Viceministra dell’Economia e delle Finanze Laura Castelli (https://www.donnainaffari.it/2021/04/intervista-alla-vice-ministra-laura-castelli/) la quale ha dichiarato: “ci si deve interrogare sul nostro futuro pensionistico, non si può rimandare. Siamo chiamati a guardare ai prossimi venti anni. Il Parlamento e il Governo stanno lavorando ad una riforma del Fisco e ora, grazie alla larga maggioranza, si possono finalmente superare gli steccati ideologici. L’intervento fiscale è la principale leva da considerare per costruire una pensione adeguata e deve essere definita rapidamente, insieme all’altra leva imprescindibile, che è l’informazione. Ragioniamo sulla parola complementare che a volte ha dato degli svantaggi in termini di percezione, poiché non rende chiaro il ruolo vitale che ricopre nel futuro pensionistico dei lavoratori”.

Gli interventi previsti per i lavoratori della PA
Sul tema dei prossimi interventi per il Pubblico Impiego si è espressa anche la Capo Gabinetto del Ministero per la Pubblica Amministrazione Marcella Panucci, affermando che “il Patto per l’Innovazione del Lavoro pubblico e la Coesione sociale ha inaugurato un nuovo modello di relazioni sindacali”. Panucci ha sottolineato che tale accordo, firmato il 10 aprile, ha affermato “la centralità del welfare e della previdenza complementare pensionistica per le politiche della valorizzazione delle persone all’interno della pubblica amministrazione e per la tutela della salute del lavoratore pubblico e dei suoi familiari” ed ha evidenziato l’importanza, soprattutto per i giovani, dell’atto di indirizzo del Ministro della PA in merito all’adozione del meccanismo di adesione al Fondo Perseo Sirio attraverso il silenzio-assenso, che troverà il suo completamento nella stipula dei contratti.

Il gap informativo dei giovani lavoratori della PA
Lo abbiamo riscontrato spesso anche tra i nostri lettori e lo hanno sottolineato tutti gli intervenuti all’evento: i giovani non si preoccupano affatto della pensione, sono focalizzati sul momento attuale, sulla retribuzione di oggi, potremmo dire sul “tutto e subito”. Ciò crea un chiaro problema nell’ottica futura: se dessimo retta alla loro visione limitata, infatti, ci troveremmo una nazione povera, ovvero con una popolazione composta di anziani fragili e poveri. Un problema sociale, economico e anche politico, che va assolutamente prevenuto.
Sul tema dei giovani, richiamando quanto anticipato dalla Viceministra Castelli, la Capo di Gabinetto Panucci ha ribadito “l’esistenza di un problema informativo e culturale in merito alla previdenza complementare”, già dalla stessa riscontrato anche nel settore privato, che porta spesso i giovani ad avere scarsa attenzione verso i meccanismi di tutela previdenziale.

I giovani lavoratori della PA e il loro necessario coinvolgimento nei temi pensionistici
Anche il Senatore Tommaso Nannicini, presidente della Commissione parlamentare per il controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale ha parlato dei giovani lavoratori: “le riforme previdenziali degli ultimi decenni hanno messo in sicurezza la sostenibilità finanziaria del sistema, però troppe volte i meccanismi hanno scaricato il peso di questa flessibilità sulle aspettative pensionistiche, soprattutto delle giovani generazioni. Se vogliamo dare risposte concrete alle persone, abbiamo bisogno di soldi e di capitale umano e per aiutare la previdenza complementare, io penserei a delle forme di matching contribution, erogazioni soprattutto iniziali per favorire l’adesione volontaria di giovani a strumenti di previdenza complementare: nei primi anni lo stato contribuisce aumentando l’investimento che stai facendo ad un fondo complementare”.

Opzione Donna, Quota 100 e il welfare contrattuale per i lavoratori della PA
Successivamente sono intervenuti: il presidente CEPA Michele Pagliaro, il vicepresidente di Assofondipensione Domenico Proietti, la segretaria generale FP CGIL Serena Sorrentino, il segretario nazionale CISL FP Angelo Marinelli ed il segretario generale UILPA Sandro Colombi. Diverse le tematiche trattate, dalla possibile adozione di un sistema di contrattazione decentrata e di un welfare contrattuale nazionale del pubblico impiego fino all’eventuale rinnovo di strumenti di tutela come “Opzione Donna” e “Quota 100” che scadranno a fine 2021. Durante i loro interventi, rispondendo alle domande poste dagli iscritti al Fondo, i relatori hanno tutti evidenziato come sia necessario completare la parificazione fiscale con il settore privato, un cambiamento culturale nel pubblico impiego che va realizzato insieme: la tutela previdenziale, così come il sistema negoziale italiano – seppur all’avanguardia, informato, concorrenziale e libero – deve diventare un tema fondamentale per il futuro di tutti i lavoratori, soprattutto per i giovani e per le migliaia di lavoratori che verranno assunti nei prossimi anni.

Ha concluso l’evento il vicepresidente di Fondo Perseo Sirio. Alessandro Chierchia ha sottolineato come la previdenza complementare negoziale rivesta un ruolo fondamentale nel presente e in prospettiva, nell’interesse dei lavoratori e del sistema economico, contribuendo a garantirne una più stabile coesione sociale. Ha concluso dichiarando che “dopo il successo riscosso dal nuovo format dell’evento di oggi, ripeteremo l’evento nelle prossime settimane, con nuovi ospiti e nuovi temi caldi sul sistema previdenziale complementare”.

Presentazione Fondo Perseo Sirio

Potrebbe interessarti