Telefonia mobile: i prezzi variano troppo
Da settembre le cose inizieranno a cambiare, dal momento che la Commissione Europea provvederà a rendere omogenei in tutta Europa i tariffari delle compagnie telefoniche. Ora, da un Paese all’altro, i prezzi variano all’interno di un range addirittura del 774%
Gli utenti all’interno dell’Unione Europea pagano prezzi decisamente troppo diversi per gli stessi servizi. Tra i Paesi Bassi, Paese più caro, e la Lituania, Paese meno caro, c’è il 774% di differenza. Le variazioni anche in base agli operatori telefonici.
In Europa vige il mercato unico, di conseguenza i prezzi non dovrebbero variare così tanto da un Paese all’altro, eppure lo fanno. L’analisi dei fatti porta a constatare sul mercato della telefonia cellulare uno squilibrio che non è spiegabile con differenze qualitative del servizio né di costi affrontati dagli operatori per renderlo.
Quello della telefonia mobile inoltre è il mercato con le maggiori variazioni dei prezzi tra un Paese (e un operatore telefonico) e un altro. Ad esempio un litro di latte si può acquistare a un prezzo compreso tra 69 e 99 centesimi di euro ovunque nell’UE, con una differenza di prezzo del 43%. Per fare un altro esempio cambiando completamente genere, a dimostrazione che la scelta di aumentare così i prezzi non è dovuta al fatto che il cellulare non è un bene di prima necessità, la stessa Commissione europea porta l’esempio di un bene assolutamente non di primaria necessità: un iPad, che è soggetto a differenze di prezzo pari a un massimo dell’11% in tutto il territorio dell’Unione.
Volendo proseguire in questo ragionamento, diremo che probabilmente per le imprese l’utilizzo del telefono cellulare è divenuto ormai parte delle spese necessarie, e che per questa ragione i prezzi delle chiamate telefoniche non possono avere variazioni così elevate all’interno di un mercato unico.
Di seguito potete leggere la tabella che riporta i prezzi al minuto di una telefonata con il cellulare in ogni Paese dell’Unione (in rosso la media complessiva in Europa):
Per uscire da questa situazione, a settembre la vicepresidente della Commissione Europea Neelie Kroes, presenterà un nuovo pacchetto legislativo che rafforzerà il mercato unico delle telecomunicazioni al quale i singoli operatori dovranno adeguarsi. A oggi i maggiori operatori telefonici applicano in media le seguenti tariffe:
La vicepresidente Kroes ha dichiarato al riguardo: “come dimostrano chiaramente queste cifre, i 28 mercati della telecomunicazione presenti oggi in Europa non apportano ai consumatori i vantaggi che garantirebbe loro un mercato unico. Per l’UE nel suo insieme è dunque fondamentale agire rapidamente per costruire un autentico mercato unico, mirando a un continente autenticamente interconnesso”.