Progetto CEEM sull’energia ecosostenibile
Il progetto “Central Environmental and Energy Management” è stato ideato in Friuli Venezia Giulia e coinvolgerà 500 imprese di cinque Paesi europei. Friuli Innovazione è capofila dell’iniziativa
CEEM sarà utile alle imprese per auto-valutarsi in termini di impatto ambientale e consumo energetico e sarà utile a livello regionale, nazionale ed europeo in termini statistici. La piattaforma di CEEM, 3MT, è un nuovo strumento informatico per valutare le performance delle imprese dal punto di visto ecologico, energetico e dell’efficienza.
Sviluppato in collaborazione dai 12 partner di CEEM, 3MT è un questionario online, di facile utilizzo e gratuito, che sarà dapprima presentato in Ungheria, a inizio febbraio 2014, e poi reso disponibile per tutti dal successivo mese di marzo.
Ma qual è il fine del progetto CEEM? Fine ultimo del progetto è quello di classificare le aziende per settore ed area geografica in base alle loro performance ambientali ed energetiche. Si parte con una sperimentazione attiva che, entro il prossimo anno, riuscirà ad avviare una metodologia nuova per aumentare la responsabilità ambientale delle PMI (Piccole e Medie Imprese): si tratterà di un “kit” di sopravvivenza per le imprese che potranno così migliorare le loro performance ambientali, soprattutto dal punto di vista del consumo di energia.
Non solo: questa possibilità di dimostrare e autocertificare la propria eco-sostenibilità potrà diventare un meccanismo di premialità nel caso di contributi dati a vario titolo alle imprese per i propri investimenti e innovazioni.
Saranno prese in considerazione dal sistema soprattutto le PMI attive nei settori energivori: manifatturiero, edilizia, alimentare, automotive. Il sistema, oltre a valutare i parametri gestionali delle imprese e le loro performance attuali, servirà ad ottenere suggerimenti personalizzati per migliorare tali performance.
Durante la presentazione del progetto, avvenuta a Udine negli scorsi giorni, il direttore di Friuli Innovazione, Fabio Feruglio, ha auspicato che “questo ed altri progetti possano collocarsi nell’ambito di una politica per l’innovazione coordinata e di filiera, in cui i parchi scientifici possano avere un ruolo di attori grazie all’esperienza maturata”.
In qualità di partner istituzionale del progetto, la Regione Friuli Venezia è stata rappresentata dall’Assessore alle Attività produttive e risorse agricole e forestali, Sergio Bolzonello, il quale ha dichiarato: “la crisi va affrontata solo con politiche industriali di qualità. CEEM ci permetterà di iniziare a far capire che in futuro, per quanto riguarda la valutazione delle imprese sull’innovazione, serviranno parametri sempre più alti e bisognerà aumentare il livello della qualità dei progetti in quanto parte fondamentale dell’azione per uscire da questa crisi. La Regione auspica che a farne uso siano sempre di più, ma per il momento saranno circa 50 le aziende del Friuli Venezia Giulia che parteciperanno all’azione pilota”.
Con la partecipazione al progetto, la Regione acquisirà dati che consentiranno di proseguire, con nuovi strumenti mirati, nell’attività di incentivazione degli interventi per il risparmio energetico, iniziati con l’attuale POR FESR 2007-2013. Come ha sottolineato l’assessore Bolzonello, comunque, CEEM rappresenta un “cambio di passo” della direzione centrale Attività produttive, “che non si limita alla gestione dei fattori contributivi, ma diventa sempre più partner di un processo complessivo del sistema economico in Friuli Venezia Giulia”.