Imprenditoria femminile

Donne imprenditrici e lavoratrici autonome

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Siglato a Palazzo Chigi il protocollo per favorire i finanziamenti alle imprese “in rosa”

Garanzie pubbliche e plafond bancari per iniziative di sviluppo alle imprese femminili e per le libere professioniste. Finanziamenti su misura per 1,4 milioni: lo prevede il Protocollo d’intesa siglato mercoledì 4 giugno dal Dipartimento delle Pari Opportunità, Ministero dello Sviluppo Economico, Abi, Confindustria, Confapi, Rete Imprese Italia e Alleanza delle Cooperative Italiane.

L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle azioni e degli interventi del Dipartimento per le Pari Opportunità per favorire l’accesso delle donne al mondo del lavoro, anche alla luce dei principi sanciti dall’Unione Europea ed esercita, tra l’altro, il supporto amministrativo per la promozione ed il coordinamento di azioni del Governo volte ad assicurare la piena attuazione delle politiche in materia di pari opportunità tra uomo e donna e dell’auto-impiego e del lavoro. L’intervento si ricollega poi al recente avvio (del 14 gennaio 2014) dell’operatività della Sezione speciale “Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento per le Pari Opportunità” a favore delle imprese femminili, nell’ambito del Fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese del Ministero dello Sviluppo Economico.

«Siamo lieti di riuscire a realizzare con grandi sforzi questo tipo di sostegno a donne che vogliono fare imprese in un contesto economico difficile» ha sottolineato la Capo Dipartimento Pari Opportunità, Ermenegilda Siniscalchi. Le banche che aderiranno al Protocollo indicheranno il plafond finanziario dedicato che potrà essere utilizzato per la concessione di finanziamenti in relazione a specifiche linee di intervento:

  • “Investiamo nelle donne” – finanziamenti finalizzati a realizzare nuovi investimenti, materiali o immateriali, per lo sviluppo dell’attività di impresa ovvero della libera professione;
  • “Donne in start-up” – finanziamenti finalizzati a favorire la costituzione di nuove imprese, ovvero l’avvio della libera professione;
  • “Donne in ripresa” – finanziamenti finalizzati a favorire la ripresa delle PMI e delle lavoratrici autonome che, per effetto della crisi, attraversano una momentanea situazione di difficoltà.

Prevista anche la possibilità di sospensione del rimborso dei finanziamenti, per un periodo fino a 12 mesi, in casi di maternità dell’imprenditrice o della lavoratrice autonoma; grave malattia, anche del convivente o dei figli anche adottivi; malattia invalidante di un genitore o di un parente o affini entro il terzo grado conviventi dell’imprenditrice o della lavoratrice autonoma.

presentazionePer i finanziamenti sono previste condizioni competitive rispetto alla normale offerta su operazioni simili e con lo stesso grado di rischio. Inoltre, beneficiando della garanzia della Sezione speciale “Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità” del Fondo di garanzia per le PMI in favore delle imprese a prevalente partecipazione femminile, il costo del finanziamento potrebbe essere conseguentemente migliorato. Le associazioni firmatarie, da parte loro, forniranno alle imprese supporto informativo ed assistenza per l’accesso agli strumenti previsti dal protocollo.

«Il fondo centrale di garanzia è un punto centrale della politica governativa» ha dichiarato Carlo Sappino, dirigente della direzione generale per gli incentivi alle imprese del Mise. Giovanni Sabatini, direttore generale dell’Abi, ha invece puntualizzato che – già nel mese di settembre sarà possibile fare il punto sull’inizio delle erogazioni; ha concluso per Rete Imprese Italia, Patrizia De Luise «per le donne imprenditrici è ancora più difficile che per gli uomini ottenere credito. È fondamentale che questo accordo riconosca il doppio ruolo della donna nel lavoro e nella famiglia con la possibilità di sospendere i pagamenti in caso di maternità o malattie».

Noemi Roccatani 

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