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Nelle Marche riparte l’occupazione

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10.000 disoccupati in meno rispetto all’anno precedente. Unico dato negativo i NEET i cosiddetti “scoraggiati” che vorrebbero lavorare ma non cercano lavoro

Il tasso di disoccupazione scende dal 12,3% al 10,6% e il numero dei disoccupati cala da 84.000 a 74.000. Le Marche sono in controtendenza dunque rispetto alla media italiana, che invece vede crescere il tasso di disoccupazione dal 12,6% del 2013 al 13,3% del 2014.

In un anno, nelle Marche ci sono stati 24.000 lavoratori in più ma resta la preoccupazione per l’unico dato negativo, quello degli “scoraggiati” che hanno smesso di cercare un’occupazione pur essendo a loro dire disponibili a lavorare. Questi sono saliti da 20.611 a 23.061 con un aumento impressionante, dell’11,9% e – affermano CNA e Confartigianato Marche – “vanno recuperati al mercato del lavoro, anche con corsi di formazione finalizzati a creare professionalità conformi alle richieste delle aziende”.

CNA e Confartigianato Marche hanno elaborato i dati Istat spiegando che si tratta di dati incoraggianti, “che invertono una tendenza negativa che si protraeva dal 2011 e che, negli ultimi tre anni aveva visto il tasso di disoccupazione salire dal 6,6 del 2010 al 12,3 del 2013. Lo scorso anno si è scesi al 10,6 per cento mentre in Italia la disoccupazione è continuata a salire, passando dal 12,6 del 2013 al 13,3 dell’anno scorso. Ora si tratta di dare continuità alla ripresa occupazionale delle Marche, con politiche di sostegno al sistema diffuso delle piccole e medie imprese dei servizi e del manifatturiero e introducendo sgravi fiscali per imprese e lavoratori”.

Il maggior numero di occupati marchigiani si trova nei servizi, che assorbono 385 mila lavoratori, circa 16 mila in più rispetto al 2013. Gli occupati nell’industria sono 227 mila, con una crescita di 9 mila unità. Di questi, 39 mila lavorano in edilizia mentre erano 34 mila nel 2013. Quelli in agricoltura sono rimasti stabili e sono quasi 12 mila.
Distinguendo tra occupati dipendenti e indipendenti, si ha che questi ultimi passano da 154 a 157 mila mentre i lavoratori alle dipendenze aumentano di 21 mila unità, passando da 446 mila a 467 mila.

Tra i disoccupati le donne sono ancora in maggioranza ma calano più degli uomini (40.214 rispetto alle 44.827 di un anno fa mentre gli uomini scendono da 39.583 a 33.909). In netto calo anche i giovani marchigiani in cerca di prima occupazione che passano da 17.852 a 13.342.

Per quanto riguarda gli “scoraggiati” le associazioni artigiane spiegano che si tratta “di persone disoccupate che si sono stancate di vedersi respingere le offerte di lavoro ed hanno abbandonato la ricerca attiva di un’occupazione, uscendo dagli elenchi dei disoccupati”. Ciò ci fa pensare che qualche calcolo andrebbe forse rivisto prima di parlare entusiasticamente di abbassamento della disoccupazione.

(D.M.)

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