Firmata dal Ministero dell’Istruzione la Carta d’intenti per promuovere l’educazione economica, finanziaria e fiscale a partire dai banchi di scuola, affinché i ragazzi divengano cittadini consapevoli di domani
La Carta d’Intenti per l’Educazione alla Legalità Economica è stata firmata il 10 giugno presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Essa è frutto di un accordo tra MIUR, Ministero dell’Economia e delle Finanze, Corte dei Conti, Banca d’Italia, Associazione Bancaria Italiana, Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria, Guardia di Finanza, Agenzia delle Entrate, Equitalia S.p.A, Unioncamere, Associazione Nazionale per lo Studio dei Problemi del Credito, APF – Organismo per la Tenuta dell’Albo dei Promotori Finanziari, Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio, Fondazione Rosselli.
Molte dunque le istituzioni e gli enti coinvolti. Anzi, per la prima volta tutte le istituzioni che da anni sono attive in questa direzione hanno deciso di lavorare insieme per proporre alle scuole linee guida e progetti formativi congiunti.
“L’educazione economica è parte integrante del bagaglio culturale indispensabile per la formazione di cittadini consapevoli” ha sottolineato la Ministra Stefania Giannini. “Proprio per questo abbiamo voluto con forza metterci al tavolo con tutte le istituzioni impegnate in questo settore per diffondere la cultura della legalità e la consapevolezza dell’importanza della corretta gestione del denaro pubblico. Mettiamo dunque un altro mattoncino nella costruzione del percorso di educazione alla cittadinanza. Un tema al quale teniamo molto tanto da averne previsto un potenziamento nel DdL ‘Buona Scuola’”.
I programmi già attivati saranno condivisi e potenziati per creare sinergie che consentano di raggiungere le scuole di ogni ordine e grado. Verrà inoltre realizzata una mappatura delle aree geografiche ritenute “a rischio” per organizzare interventi mirati sul tema della legalità economica.
Per quanto riguarda i docenti, a loro saranno rivolte delle Linee guida che si stanno preparando in questi giorni mentre verranno promossi progetti che favoriscano incontri e confronti “sul territorio” tra loro ed esperti del settore economico e finanziario.
Invece ai ragazzi saranno riservati laboratori “per accrescere la loro conoscenza dell’economia, della finanza e la consapevolezza dell’importanza della trasparenza degli assetti giuridici, economici e finanziari delle imprese”.
“Riportare dentro le scuole percorsi che ci rendano cittadini migliori è una grande opportunità per i ragazzi” ha dichiarato il Sottosegretario all’Economia, Paola De Micheli, “ma anche per le istituzioni che si assumono così la responsabilità del futuro del Paese. Il nostro impegno sarà quello di lavorare con docenti e studenti per promuovere l’educazione a un sano e consapevole uso del denaro. Dobbiamo dire ai giovani che non è vero che sono i furbi a vincere nella vita, la propria e quella del loro Paese. L’Italia non sarebbe diventata grande se non avesse vinto sempre l’onestà”.
L’iniziativa è stata commentata anche dal Procuratore Generale della Corte dei Conti, Martino Colella, il quale ha messo in evidenza la necessità di un impegno nel contribuire alla formazione dei giovani e ha esortato i ragazzi a “coltivare sempre l’interesse per il bene comune”.
Per il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Saverio Capolupo, la cooperazione di tante istituzioni è fondamentale per “far comprendere che la realtà è molto diversa da quella che viene raccontata. Il nostro è un Paese con una forte vocazione alla legalità che è destinata a prevalere sempre sull’illegalità”.
Tra le personalità presenti in rappresentanza degli enti sottoscrittori, anche Valeria Sannucci, Direttore Generale della Banca d’Italia, che così si è espressa: “Un elemento di grande interesse di questa Carta è l’attenzione al sapere pratico che sempre più deve accompagnare quello teorico. L’educazione finanziaria è importante per il bene che ne viene tanto per la cosa pubblica quanto per i singoli individui”.
“La legalità è una catena in cui ogni anello dà il proprio contributo. Se un solo anello viene spezzato, il percorso virtuoso si interrompe” ha osservato il Presidente dell’ABI, Antonio Patuelli. “Nel settore bancario, legalità significa tracciabilità che, a propria volta, è garanzia di operatività”.
“Nell’insegnare ai ragazzi i fondamenti dell’economia e della finanza è utile che imparino anche quali sono le possibilità e gli strumenti di investimento” ha ricordato la Presidente dell’Organismo per la tenuta dell’Albo dei Promotori finanziari, Carla Rabitti Bedogni.
Rossella Orlandi, Direttore dell’Agenzia delle Entrate, ha invece ricordato la necessità che i ragazzi comprendano che “pagare le tasse è importante e non significa essere vessati ma essere cittadini attivi e partecipi di un Paese che funziona e che fornisce così servizi efficienti”.
Il Presidente del Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria, Mario Cavallaro, ha aggiunto che il Consiglio “aderisce a questa intesa perché è importante che nella conoscenza dei meccanismi economici e finanziari i ragazzi comprendano anche il ruolo cruciale dei giudici tributari che danno un parere terzo e imparziale”.
Dal proprio canto Equitalia, nella persona del suo Presidente Vincenzo Busa, ha dichiarato: “Con la sottoscrizione della Carta di Intenti, Equitalia vuole ribadire il proprio impegno a diffondere la legalità economica nelle nuove generazioni. La legalità è funzione diretta del tasso di educazione civica dei cittadini, a sua volta alimentata dalla trasparenza degli apparati amministrativi e dalla condivisione delle regole che non devono essere percepite come qualcosa di coercitivo, ma come un bene comune su cui basare il nostro vivere civile”.
“Questa alleanza tra istituzioni” ha sottolineato il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, “fa fare un importante passo avanti alla lotta alla criminalità economica, perché contribuisce a diffondere tra le nuove generazioni la cultura della legalità preparando i nostri ragazzi a diventare cittadini consapevoli e imprenditori futuri eticamente responsabili”.
“La Carta d’Intenti per l’Educazione alla Legalità Economica” ha chiarito il presidente della FEDUF, Andrea Beltratti, “rappresenta un importante passo avanti per vincere la sfida connessa alla diffusione della ‘cittadinanza economica’ e mettere a fattor comune le iniziative, portate avanti in questi anni con successo da istituzioni pubbliche e da enti di natura privata”.
Il direttore della Fondazione Rosselli, Francesca Traclò, ha posto l’accento su tre concetti fondamentali contenuti nella Carta d’Intenti: “condivisione, corresponsabilità di istituzioni e docenti e interdisciplinarietà”. Mentre Ercole Pellicanò, Presidente dell’Associazione Nazionale per lo Studio dei problemi del credito, ha ricordato come “il nostro impegno nelle scuole, per sensibilizzare ed educare i ragazzi sui temi economici e finanziari, trovi una nuova e importante base di lavoro in questa Carta d’Intenti che ci permetterà di ampliare la nostra azione”.
Nel corso dell’incontro, moderato dal Presidente della Scuola Nazionale della Pubblica Amministrazione, Giovanni Tria, sono state premiate dal Procuratore della Corte dei Conti Martino Colella le scuole vincitrici del concorso indetto dal MIUR e dalla Corte dei Conti “Alla ricerca dei tesori nascosti”, sulla valorizzazione del patrimonio culturale, artistico e paesaggistico dell’Italia.
Il concorso nazionale, rivolto a tutte le scuole di ogni ordine e grado, mirava a sensibilizzare e promuovere “un percorso di presa di coscienza dei pregi della nostra terra, nonché dei modi del suo corretto utilizzo per l’arricchimento culturale e spirituale di ciascuno non disgiunto dal generale beneficio economico”.
Gli studenti sono stati invitati ad individuare un sito o un bene culturale presente sul proprio territorio, non particolarmente valorizzato e/o fruito sia dalla popolazione locale sia dai flussi turistici, esaminarlo nei suoi aspetti artistici e storici ed elaborare un’ipotesi di valorizzazione del sito o del bene che fosse in grado di incentivarne la migliore fruizione.
I migliori lavori pervenuti sono stati premiati – dopo la selezione a cura della Commissione esaminatrice che si è basata su criteri quali l’originalità dell’elaborato, l’efficacia del messaggio rappresentato, la pertinenza al tema e la gestione delle fasi organizzative ed operative – dal Procuratore della Corte dei Conti, Martino Colella, e dalla Ministra Stefania Giannini.
Di seguito l’elenco delle scuole premiate con la scheda descrittiva del lavoro presentato.
PRIMARIA
Istituto Comprensivo n. 4 “C. Collodi – L. Marini”
Avezzano (AQ)
“Marsica: i tesori del lago”
Il progetto si basa sullo studio dell’area del bacino del lago del Fucino, partendo da una descrizione delle origini storiche e mitologiche della terra, fino ad arrivare alla constatazione dell’attuale stato di abbandono e degrado che coinvolge il territorio ed in particolare i cunicoli della diga lì costruita.
Il progetto, realizzato tramite diapositive multimediali, è di ottimo livello, anche tenendo conto dell’età degli studenti partecipanti. Nelle diapositive le immagini sono accompagnate dalla voce dei ragazzi, elemento che denota un curato lavoro di preparazione e montaggio.
Inoltre appare lodevole la volontà di progettare delle attività rivolte al turismo ed alla creazione di posti di lavoro legati all’apertura dell’impianto idrico del lago a studenti e ricercatori.
I GRADO
Istituto Comprensivo “G. Padalino” Fano (PU)
“Abside di San Mauro: insieme possiamo”
L’abside di San Mauro è una costruzione romanica incastonata tra le mura esterne di un ex convento, ora sede dell’Istituto scolastico vincitore del concorso.
Il progetto sviluppato dai partecipanti ha come scopo il ripristino e la valorizzazione di questo bene, per fare in modo che possa divenire una risorsa culturale ed economica per l’aerea circostante.
Questo avverrebbe grazie all’apertura del sito al pubblico ed al turismo, oltre che alla promozione di attività didattiche e ludico-formative rivolte agli studenti ed alle famiglie.
Il progetto, articolato in tavole esplicative ricche di immagini e didascalie, appare realizzato in maniera molto accurata. Il coinvolgimento della classe è stato ampio e la rispondenza ai criteri ed alle finalità del concorso è stata giudicata ottima dall’intera Commissione giudicatrice.
II GRADO
ITST – Liceo delle scienze applicate “Oreste del Prete” Sava (TA)
“Sacro e profano: progetto di valorizzazione turistica di un antico sito cimiteriale dismesso”
Il sito individuato per il concorso è un antico cimitero situato nel centro urbano di Sava.
L’estensione del progetto appare estremamente curata e dettagliata. Frutto inoltre di diversi sopralluoghi e dell’ausilio di figure esperte che hanno accompagnato e supportato i ragazzi nella stesura di un elaborato progetto sia dal punto di vista architettonico e tecnico, sia dal punto di vista della progettazione di un possibile percorso di valorizzazione e riqualificazione dell’area.
Il progetto, corredato da un cronoprogramma, da immagini e da piantine in scala, ha colpito la commissione per la sua originalità e la sua particolare rispondenza ai criteri delineati nel bando del concorso.
MENZIONE SPECIALE
La Commissione esaminatrice ha deciso di premiare i seguenti istituti con una Menzione speciale:
I GRADO
Istituto Comprensivo “Aldo Moro” Solbiate Olona (VA)
“Una chiesa antica nella valle del fiume Olona”
Il progetto si basa sulla volontà di recuperare il patrimonio artistico racchiuso nella Chiesa del Sacro Cuore, presente sul territorio dell’istituto partecipante al concorso.
La valorizzazione prevede l’utilizzo di questo luogo come spazio per mostre temporanee, manifestazioni folkloristiche oppure legate all’artigianato locale.
Il progetto, che inizia con una breve storia dell’edificio, è realizzato in tavole dove sono proposte planimetrie, rilevamenti fotografici, piantine delle sezioni dell’edificio e schede tecniche.
Tenuto conto di questi elementi la Commissione ha ritenuto di premiare la qualità dell’elaborato con una Menzione speciale.
II GRADO
Liceo Artistico Statale Treviso
Treviso
“Lungo il Sile”
Secondo il parere degli studenti partecipanti al concorso, Treviso, pur essendo una città di medie dimensioni, presenta luoghi non molto conosciuti e che andrebbero valorizzati, potenziando le infrastrutture già esistenti e rendendo possibili visite di carattere culturale e naturalistico. L’area, infatti, oltre ad essere ricca di pitture, è immersa nelle bellezze paesaggistiche dei piccoli centri storici.
Le tavole che accompagnano il progetto, realizzate dagli studenti dell’artistico, hanno meritato una Menzione speciale per la loro ottima fattura.
(D.M.)