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Cucina e culto mistico per “Miss chef – la Via Nicolaiana”

È stata eletta a fine maggio “Miss Chef – La Via Nicolaiana”, colei che ha saputo coniugare i valori della tradizione culinaria italiana con quelli dei luoghi nei quali il culto di San Nicola è particolarmente sentito. Non si tratta della solita contesa, ma di un’operazione di natura culturale e territoriale, in linea con gli intenti del Consiglio d’Europa.
Da febbraio 2017 il format Miss Chef – ideato nel 2012 da Mariangela Petruzzelli, giornalista e autrice tv – è diventato socio fondatore dell’Associazione Europea NikolaosRoute-La Via Nicolaiana (AENR), il neo costituito Ente di gestione dell’Itinerario culturale europeo dedicato a San Nicola di Myra, detto di Bari, del quale intende promuovere il patrimonio materiale e immateriale, includendo tutto ciò che concerne santa Claus e le varie leggende sorte attorno a tale figura archetipica cristiana. Nel corso della prima tappa del Tour 2017, che si è svolta a Roma il 27 maggio, le quattro aspiranti reginette si sono sfidate a colpi di ricette da gourmet, per contribuire a valorizzare il patrimonio culinario dei rispettivi luoghi di provenienza.

I Cammini sono un programma del Consiglio d’Europa” ha sottolineato Monia Franceschini, presidente dell’Associazione La Via Nicolaiana “ed hanno lo scopo di legare i territori più conosciuti a quelli meno noti, per creare una dimensione di sviluppo sostenibile e solidale. Il Cammino di San Nicola si sposa con questi valori del Consiglio, perché il santo unisce le culture e le religioni, nel caso specifico anche le tavole, con le loro tradizioni. Questo sistema solidale è anche uno sbocco di tipo occupazionale, per la capacità di portare i saperi e le tradizioni in veri e propri percorsi di formazione e di messa a punto di pacchetti gastronomici”.

Nei luoghi nicolaiani di terra, gli Appennini, ci sono piatti preparati secondo ricette antichissime che vengono rivisitate dalle famiglie. S. Nicola è inoltre il protettore dei pescatori e per tale motivo la vincitrice del premio ha dato una propria interpretazione delle preparazioni culinarie legate al pesce povero e ai legumi. Consuelo Cecchini, questo il nome della neo eletta, è archeologa, topografa e personal chef romana, ed ha convinto i giurati con una ricetta della tradizione pugliese, i “Filetti di triglie di scoglio del Salento in zuppa di ceci bianchi della Murgia al profumo delle Terre di Apulia”.
“Ha vinto una ricetta che rievoca e simboleggia appieno i valori nicolaiani della cucina storica e letteraria. L’evento Miss Chef-La Via Nicolaiana 2017” ha detto Monia Franceschini “ha unito a tavola diverse tradizioni culinarie, romanesca, pugliese, ebraica e rumeno-ortodossa, proprio per dire, a gran voce, che la pace e l’abbattimento delle diversità sociali e culturali possono generarsi anche attraverso l’arte culinaria”.

Le concorrenti, provenienti da varie esperienze lavorative e di vita, sono state selezionate sulla base di percorsi professionali specifici e di meriti ottenuti sul campo. Al secondo posto si è classificata Maria Teresa Battaglia con le “Polpette alla calabrese con noci e pane azzimo”; le altre due concorrenti, Luisa Funaro e Ana Son, hanno presentato rispettivamente un piatto tipico della cucina romanesca, la “Pasta alla puttanesca”, ed una rivisitazione di una ricetta della tradizione culinaria ortodossa, a base di polenta, uova di quaglia, salsiccia, bacon e prosciutto.

Lo show-cooking ha avuto luogo a Ostia Lido, municipio di Roma Capitale, in concomitanza con i Festeggiamenti Nicolaiani, iniziati il 25 maggio e terminati il 28 a Roma, nella chiesa di San Nicola in Carcere, passando per la Cappellina del Mare di Ostia. Eventi che intendono ripristinare il culto in onore del santo, fortemente presente a Roma a partire dall’anno Mille, e che si inseriscono nel piano di azione dell’Itinerario di San Nicola. Tra l’altro, le ricette sono state presentate in un luogo di pasoliniana memoria, l’Idroscalo di Ostia, in un ristorante che è diventato locale storico e che ha accolto molti vip del mondo della politica e del cinema. Il proprietario, Sergio Leoni, fa parte di un’associazione di volontari che si occupa di beni culturali abbandonati, tra cui Tor San Michele a Ostia. La giuria istituzionale è stata presieduta da Gabriella Saracino, della direzione socio-educativa del Municipio Roma X, mentre per la giuria tecnica, della quale ha fatto parte anche il direttore di Donna in Affari, Daniela Molina, è stata chiamata quale presidente Chiara Broccucci, di formazione ingegnere aerospaziale e da anni cuoca nel ristorante di famiglia situato nel quartiere romano della Garbatella, attivo dal 1967.

Dopo la tappa romana, il tour proseguirà a giugno in Puglia, a Villa Castelli, in provincia di Brindisi, dove sarà eletta Miss Chef Puglia; a luglio si sposterà a Jesolo (Venezia) e in agosto ad Alassio, in Liguria, per poi arrivare a Napoli, a settembre 2017, dove sarà eletta Miss Chef Partenope.

Nel 2014 la competizione ha avuto luogo a New York, dove è tornata, da ultimo, a ottobre scorso.
“Stiamo lavorando per far approdare il format in altri Paesi del mondo, tra cui la Polonia, la Francia, la Cina, l’isola di Malta e gli Emirati Arabi” ha detto Mariangela Petruzzelli, che del format è anche direttrice artistica e producer.
Partner dell’iniziativa, oltre alla Regione Lazio e a Roma Capitale, sono, tra gli altri, il Consiglio regionale della Basilicata, la Fondazione Matera 2019 Capitale europea della cultura, la Regione Puglia, la Città di Bari e la Comunità Montana dell’Aniene.

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