Lavoro Opportunità

I nuovi fabbisogni professionali. Webinar Inapp

L’INAPP terrà un webinar gratuito martedì 30 marzo per parlare dei nuovi fabbisogni professionali in settori emergenti che prevedono competenze in innovazione e sostenibilità

Ci sono nuovi fabbisogni professionali per vincere sfida della dis employability (disoccupazione) ed è per questo che l’INAPP (Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche) ha organizzato un webinar informativo dal titolo “Innovazione e sostenibilità: scenari e anticipazione dei fabbisogni in alcuni settori emergenti” che si terrà martedì 30 marzo dalle ore 10,00 alle ore 13,00 e che si potrà seguire gratuitamente registrandosi al seguente indirizzo: https://16.eventilive.myegosrl.it/innovazione-e-sostenibilita-scenari-e-anticipazione-dei-fabbisogni-in-alcuni-settori-emergenti/.

I nuovi fabbisogni professionali
“Anche a seguito della pandemia la domanda di competenze tecnico-professionali è diventata sempre più complessa e articolata” spiega il presidente dell’Inapp Sebastiano Fadda: “non è più solo un problema di mismatch tra domanda e offerta ma è necessario intervenire sulla difficoltà strutturale di inserimento o reinserimento nel mercato del lavoro”. In particolare sono i settori emergenti negli ambiti agricoltura, industria alimentare, energia, automotive, cantieristica navale e gomma plastica che avranno bisogno di persone competenti in ambito tecnico-scientifico. E non solo: saranno richieste anche abilità trasversali come capacità di problem-solving, disponibilità a lavorare in team, abilità comunicative e relazionali. Diventano importanti attitudini personali come la precisione, l’affidabilità e la determinazione nonché l’autonomia, le capacità collaborative, la gestione dello stress e l’attitudine al coordinamento.

Prepararsi per i nuovi fabbisogni professionali
Nello scenario che si sta delineando dunque le sfide da affrontare per il futuro saranno quelle legate alla disponibilità di competenze adeguate e bisogna prepararsi adeguatamente. Purtroppo come abbiamo più volte scritto nei nostri articoli, c’è un disallineamento tra le richieste e le offerte in campo lavorativo. Come spiega il presidente dell’Inapp “Le statistiche sulla digitalizzazione dell’economia e la società italiana evidenziano importanti gap, che devono ancora essere colmati nell’applicare i nuovi modelli tecnologici. Oltre che all’infrastrutturazione e alla propensione delle imprese a investire (soprattutto le Pmi) in innovazione, la principale sfida da affrontare è legata alle diffusione di adeguate competenze all’interno della popolazione e più in particolare all’interno della forza lavoro, caratterizzata da un’età media elevata, e una bassa incidenza di laureati, un elevato disallineamento delle competenze rispetto alle posizioni ricoperte e un  basso numero di laureati in materie tecnico-scientifiche, soprattutto tra le donne”.

Conoscenze di IA e robotica tra i nuovi fabbisogni professionali
“Il cambiamento imposto dal covid-19 sta progressivamente spostando il focus dal mismatch tra domanda e offerta di competenze alla disemployability, ovvero alla difficoltà strutturale di inserimento o reinserimento occupazionale” ha spiegato il prof. Fadda. “In Italia questa problematica rischia di concentrarsi soprattutto sui giovani e sulle categorie sociali più deboli a causa di processi di lungo periodo di polarizzazione asimmetrica del mercato del lavoro che ha finito per creare una marcata dicotomia tra posti di lavoro a bassa qualifica da un lato e occupazioni ad altissima qualifica dall’altro. In questo contesto, l’intelligenza artificiale e la robotica sono due aspetti strategici che stanno radicalmente cambiando anche le richieste delle imprese verso i lavoratori”.

Il webinar del 30 marzo
La pandemia sta accelerando alcuni trend strutturali dell’organizzazione del lavoro come il ricorso massivo a piattaforme digitali e l’automazione dei processi produttivi per salvaguardare le catene del valore. Durante il webinar l’Inapp, con l’aiuto di esperti, proverà, prendendo come variabili l’innovazione e la sostenibilità, a scattare una fotografia sui sei settori indicati (agricoltura, industria alimentare, energia, automotive, cantieristica navale e gomma plastica) analizzando un fenomeno già in atto, attraverso studi di anticipazione dei fabbisogni professionali, utilizzando le metodologie di scenario che si sono rivelate le più indicate per valutare gli impatti di medio-lungo termine, sui sistemi professionali, determinati dai cambiamenti socio-economici, tecnologici ed organizzativi.

Il programma del webinar
PRIMA SESSIONE ore 10.00 – 11.45
Introduzione: Sebastiano Fadda, Presidente INAPP
Presentazione del lavoro di ricerca: Maria Grazia Mereu, Ricercatrice Inapp
Interventi degli esperti in rappresentanza dei tavoli settoriali moderati da Clemente Tartaglione,
ARES 2.0:

  • Agricoltura e Silvicoltura: Marcella Cipriani, CONAF (Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali)
  • Alimentare e Bevande: Gianni Alviti, Fai Cisl Nazionale
  • Elettrico: Luca Benedetti, GSE (Gestore dei Servizi Energetici)

SECONDA SESSIONE ore 12.00 – 13.00

    • Cantieristica navale: Stefano Pagani Isnardi, Confindustria Nautica
    • Gomma Plastica: Roberto Marengo, FEMCA CISL Alessandria-Asti
    • Automotive: Francesco Leali, UNIMORE (Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia)

Conclusioni: Santo Darko Grillo, Direttore Generale INAPP

Il report Inapp
Il report dell’Inapp che sarà alla base dei lavori del webinar, dimostra come negli ultimi anni le reti neurali stiano avendo ampio sviluppo. Le loro applicazioni possono essere molteplici e trasversali, ad esempio in ambito industriale per l’automazione degli impianti e della logistica, nel marketing o acquisti per la gestione dei dati, nel commerciale per gli assistenti virtuali ed anche per i social network. La conoscenza scientifica svolge poi un ruolo di primaria importanza sulle domande di competenze nell’ambito dello sviluppo sostenibile. Carenze sistemiche nella base di competenze infatti limitano la produttività e la competitività e riducono la capacità di sfruttare le opportunità offerte dalla crescita ecologica. I vantaggi che comporta il cambio di paradigma sono molteplici: minor dipendenza dai Paesi ricchi di materie prime; aumento dell’efficienza dei sistemi di produzione, con la conseguente crescita della competitività delle aziende; maggiore occupazione; nuove professionalità; aumento della ricerca e sperimentazione. Ma anche minori costi ambientali, come minor ricorso alle discariche; minor ricorso all’incenerimento; minor estrazione di risorse naturali; maggior conservazione degli habitat; minori emissioni di gas climalteranti; diminuzione delle patologie derivanti dal trattamento dei rifiuti; minor consumo del territorio.

Sul sito dell’Inapp sono consultabili i 6 report sui settori presi in considerazione: https://inapp.org/it/eventi/innovazione-e-sostenibilit%C3%A0-scenari-e-anticipazione-dei-fabbisogni-alcuni-settori-emergenti.

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