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Premio Internazionale Filo della Torre 2019

Premio Internazionale Filo della Torre 2019

L’oro verde e la rete delle donne dell’olio del Mediterraneo. Agricoltura e valorizzazione dell’olivicoltura italiana il filo conduttore della III edizione del Premio Internazionale Filo della Torre che coniuga cultura, creatività e solidarietà

L’iniziativa promossa da Confagricoltura e dall’Associazione Pandolea, il 22 febbraio ha riunito i produttori dell’olio extravergine di qualità, ricordando lo studioso e l’uomo Filo Della Torre, che per anni ha dedicato la sua professionalità all’olivicoltura italiana sottolineando il forte legame tra due mondi: terra e cultura, per promuoverli e farli crescere quanto meritano. Alla cerimonia di premiazione dei finalisti ha partecipato per la prima volta una delegazione femminile giordana legata al settore olivicolo-oleario che in futuro farà parte della costituzione della rete delle donne dell’olio del Mediterraneo. La delegazione giordana sostenuta dal Comitato olivicolo internazionale (Coi), oltre a promuovere la cultura dell’olio di qualità incoraggiando alla buona educazione alimentare nella dieta mediterranea, ha sottolineato l’importanza dell’oro verde come simbolo di pace, fecondità, giustizia, sapienza, forza e purificazione.

La rete delle donne dell’olio del Mediterraneo
L’idea della rete nasce dall’associazione “Pandolea – Donne dell’Olio” capitanata dalla sua presidente Loriana Abbruzzetti. Abbruzzetti nel proprio intervento ha sostenuto quanto le donne siano legate professionalmente al settore olivicolo-agricolo soprattutto nel diffondere la cultura dell’olio EVO di qualità alle giovani generazioni. “L’obiettivo” ha detto la presidente di Pandolea “è quello di mettere in rete le professioniste per condividere esperienze, confrontarsi e sostenersi”. Attualmente sul territorio nazionale sono presenti oltre 50 donne a vocazione olivicola e le socie che hanno aderito alla rete sono assaggiatrici, agronome, nutrizioniste e chimiche che si confrontano per superare le resistenze in un mercato a forte presenza maschile. Inoltre, ha spiegato l’Abbruzzetti, l’associazione è impegnata nella ricerca di nuovi contatti con donne di altri Paesi a seguito della presentazione di un progetto del Consiglio oleicolo internazionale, prima a Teheran e poi a Roma alla FAO. Il progetto ha già ricevuto molte manifestazioni di interesse.

L’olio in Giordania da settore benedetto a volano di emancipazione
Abbiamo avvicinato la direttrice del dipartimento dell’olio del Ministero dell’Agricoltura della Giordania, Shazer Al Muhaisin, alla quale abbiamo rivolto qualche domanda sull’importanza della produzione di olio nel territorio e su quanto incida sulla popolazione del luogo. Al Muhaisin ci ha spiegato quanto la Giordania rappresenti con l’olivo un Paese di pace e tolleranza. “Il settore olivicolo” ha detto “ha contribuito in meglio al nostro tenore di vita con lo sviluppo e la creazione di aziende belle anche da un punto di vista paesaggistico e all’avanguardia sul piano tecnologico. Soprattutto” ha specificato “abbiamo una produzione che cerchiamo di sviluppare costantemente anche attraverso partenariati e cooperazione con istituzioni governative nazionali e internazionali. Quello dell’olio da settore benedetto è diventato per noi donne uno strumento di emancipazione sociale ed economica perché, oltre a creare una migliore distribuzione della ricchezza, sta contribuendo alla lotta alla povertà e alla disoccupazione. Purtroppo” ha concluso Shazer Al Muhaisin “la nostra produzione non è sufficiente a soddisfare il mercato estero, ma stiamo lavorando perché a breve sia apprezzata anche in altri Paesi, primo fra tutti l’Italia per l’amicizia che ci unisce, e per la possibilità di formare i nostri giovani ad uno stile di vita sano”.

III edizione del Premio Internazionale Ranieri Filo della Torre
Il Premio Internazionale Ranieri Filo della Torre quest’anno è stato suddiviso in tre sezioni: letteraria, storia e comunicazione, più una sezione scientifica che ha premiato le migliori 16 tesi dei neolaureati sulle tematiche dell’olivicoltura. Per la Sezione scientifica sono stati premiati Alessio Scalisi per la sua tesi di dottorato, Ana Srbinovska per la sua tesi di laurea magistrale e Valetina Bertoz per la sua tesi di laurea triennale.
Tra i partecipanti al concorso sono stati più di 40 gli autori di poesie e di opere di narrativa e saggistica selezionati dalle rispettive giurie di sezione.
Durante la cerimonia di premiazione le opere vincitrici sono state interpretate dagli attori Margherita Maggio e Maria Caterina Catroppa della Scuola del Teatro Stabile di Roma.

Gli organizzatori
Il Premio è stato patrocinato da diversi attori. Tra loro: Cia-Agricoltori Italiani, CONAF (Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali), CEQ (Consorzio Extra Vergine Alta Qualità). Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Città dell’Olio, Teatro Stabile di Roma, BTA-Bollettino Telematico Dell’Arte e dalle associazioni Amici Arte Moderna a Valle Giulia, Akkuaria, Calambì, Vita Romana.

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