Le imprese e i cittadini potranno partecipare alla consultazione pubblica sul cambiamento della politica energetica e ambientale italiana
Sono 5 le linee di intervento del Piano nazionale integrato per l’Energia e il Clima 2030, ovvero:
1) Decarbonizzazione,
2) Efficienza energetica,
3) Sicurezza energetica,
4) Sviluppo del mercato interno dell’energia,
5) Ricerca, innovazione e competitività.
L’obiettivo è realizzare una nuova politica energetica che assicuri la piena sostenibilità ambientale, sociale ed economica in tutti Italia accompagnandone la transizione. Per questo motivo il Governo italiano chiede la collaborazione di imprese e cittadini i quali possono aderire alla consultazione pubblica inviando le proprie proposte telematicamente.
Il piano per l’energia e il clima 2030 è stato presentato il 20 marzo 2019
Il piano italiano si deve predisporre in attuazione del Regolamento europeo sulla governance dell’Unione dell’energia e dell’azione per il clima e costituisce lo strumento con il quale ogni Stato membro stabilisce i propri contributi agli obiettivi europei al 2030 sull’efficienza energetica e sulle fonti rinnovabili nonché quali sono i propri obiettivi in tema di sicurezza energetica, mercato unico dell’energia e competitività. Si tratta di una decisione nata con il Consiglio dei Capi di Stato e di Governo di ottobre 2014 che ha istituito un’“Unione dell’energia” fondata sui 5 temi sopra riportati.
Da tale decisione è scaturita una serie di provvedimenti tra regolamenti e direttive anche in materia di mercato dell’energia elettrica e di emissioni di CO2 di nuove automobili, furgoni e camion. Altre iniziative sono in discussione, come le proposte sull’economia circolare o quelle sulla mobilità sostenibile. È insomma in atto una sorta di rivoluzione green che potrebbe permettere al nostro pianeta e ai nostri territori di tornare – si spera – verso i livelli di sostenibilità preindustriali. Per questo il regolamento prevede un piano per l’energia e il clima ogni 10 anni. Il nostro Paese si trova adesso nella situazione di dover aggiornare il suo primo piano entro il 2024 a seguito di quanto emergerà dalle consultazioni pubbliche cui si può partecipare seguendo questo link.
Per opportuna conoscenza alleghiamo all’articolo una presentazione del piano in breve e la proposta del piano stesso completo.
