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I costi delle babysitter in estate

I dati dell’indagine svolta da Sitly, la piattaforma specializzata nella ricerca di babysitter online, mostrano le tariffe medie delle baby sitter in questo periodo estivo, sia in città sia nelle località turistiche

Le spese familiari da affrontare durante l’estate? Per una villeggiatura di solito si pensa a vitto, alloggio, servizi e trasporti ma tra i servizi raramente si pensa a quelli offerti dalle babysitter. Non tutti infatti possono andare in vacanza nei villaggi turistici che offrono la baby animazione (che comunque è solo in determinati orari) e in ogni caso a volte una coppia ha bisogno di passare del tempo da sola, per rilassarsi e ritrovare dei momenti romantici che nel turbinio della cura dei figli vengono a mancare sempre più spesso. Chi invece durante l’estate deve – ovviamente – continuare a lavorare e si trova ad affrontare la situazione “scuole chiuse, a chi lasciare i bambini?” a parte il “jolly” nonni, i rari centri estivi e i campi estivi a pagamento (solitamente settimanali) ha anche la possibilità di richiedere i servizi di una babysitter. Molti genitori però temono i costi da affrontare, e allora andiamo ad approfondire l’argomento: secondo Assindatcolf (Associazione sindacale nazionale dei datori di lavoro domestico) il costo medio annuale per il servizio baby sitting è di 11.000 euro.

L’indagine svolta da Sitly

Questa piattaforma di ricerca delle baby sitter online ha svolto un’indagine a partire dal dato dell’aumento considerevole delle tariffe orarie negli ultimi 2 anni: per l’anno 2019 la tariffa media delle babysitter italiane è risultata di 8,06 euro mentre era di 7,70 euro del 2017.

Ma la media da cosa scaturisce? Bisogna analizzare le singole realtà per comprendere meglio e così ecco a quali domande ha dato una risposta questa ricerca:

Quali sono le tariffe delle babysitter nelle località di villeggiatura più frequentate d’Italia?

In cima alla classifica Bibione sull’Adriatico, Borgio Verezzi e Santo Stefano al mare in Liguria e, passando alla montagna, Selva di Val Gardena: in tutte questi luoghi le babysitter chiedono 12 euro all’ora.

Scorrendo l’elenco in ordine decrescente a Marina di Ravenna la richiesta è di quasi 11 euro all’ora (10,50 euro), così come Ponte di Legno (sulle montagne del Bresciano), nella zona dell’Argentario toscano e a Morgex in Val d’Aosta.

A differenza delle aspettative Cortina d’Ampezzo, Cormayeur e Ischia non sono tra le località più costose per questo servizio: 9 euro l’ora la media. La cifra ci si avvicina alla media nazionale in cittadine quali Numana nelle Marche (8,33 euro) e Terracina, Lazio (8,15 euro). Fatta eccezione, come prima detto, di Bibione, sulla costa nord-adriatica i costi non variano di molto tra loro: Riccione (8,24 euro), Igea Marina (8,37 euro), Lignano Sabbiadoro (8,80 euro). Queste le tariffe in una zona da sempre meta tra le preferite dalle famiglie con bambini, cifre che si allineano con la richiesta delle babysitter anche nelle tante cittadine che costeggiano il Lago di Garda come Sirmione o Peschiera sul Garda.

Il costo si abbassa spostandosi in alcune località del Sud e delle isole: Roseto degli Abruzzi 7,06 euro l’ora; Licata, in Sicilia, 7 euro;  Gallipoli, in Puglia, 7,42 euro (ma Polignano anche 6,43 euro); Maracalagonis, in provincia di Cagliari, 7,50 euro.

Andando alle ricerca delle zone meno care individuiamo due località: Lido Riccio, in provincia di Chieti, dove le babysitter chiedono 5 euro all’ora e Venetico Marina, in provincia di Messina. 4 euro all’ora.

E per chi resta in città?

 Non tutte le famiglie vanno in vacanza: anzi, secondo le previsioni, gli italiani tenderanno a muoversi meno e per una minor durata. Sitly ha evidenziato i costi delle babysitter anche nelle maggiori città italiane.

Bari 6.53 euro
Bologna 7.00
Firenze 8.34
Genova 9.33
Milano 8.33
Napoli 7.26
Roma 8.41
Torino 7.00
Venezia 8.50
Cagliari 7.64

Interessante notare come, rispetto alla medesima ricerca svoltasi 2 anni fa, Milano  e Roma perdono il loro primato: la tariffa oraria resta invariata ma i due capoluoghi sono stati superati, e anche di molto, da Genova, con 9,33 euro l’ora (nel 2016 era 8,38 euro). Bari il capoluogo meno caro (6,53 euro) ma anche i genitori torinesi e bolognesi possono considerarsi fortunati, con solo 7 euro l’ora.

Confronti tra Paesi europei

 Sempre a seguito della rilevazione fatta su 9 Paesi del mondo, Sitly ha divulgato la media nazionale del costo delle babysitter anche nelle altre nazioni del gruppo. L’Italia si colloca in posizione intermedia con 8,06 euro come tariffa oraria. In testa alla classifica c’è sicuramente la Danimarca, 15,91 euro, seguita dalla Norvegia, 10,21 euro. La Spagna si allinea al Bel Paese con 8,20 euro, mentre in Olanda il costo medio è di 7,40 euro e in Belgio 7,99 euro. Le babysitter svizzere, a sorpresa, sono più economiche (7,18 euro). La nazione più conveniente: la Finlandia 6,03 euro.

 

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