Lavoro Opportunità

Lavoro in Toscana. Il programma LIFT

Dal mondo della formazione a quello del lavoro, la Regione Toscana ha presentato il programma LIFT (Lavoro, Istruzione, Formazione, Transizioni)

 

Oltre 42 milioni di euro per interventi di educazione, diritto allo studio, edilizia scolastica e formazione, di cui 20 per interventi formativi finanziati grazie anche al programma operativo regionale del Fondo sociale europeo. Sono alcune delle risorse utilizzate dalla Regione Toscana solo in una provincia (Prato) per LIFT, il modello messo a punto per “costruire un sistema formativo capace di rispondere ai bisogni del mondo del lavoro e delle imprese”. L’acronimo gioca sul doppio senso, in quanto lift in inglese significa ascensore e la Regione lo vuole intendere come “ascensore sociale”.

LIFT è – in poche parole – il modello toscano delle politiche educative, formative e del lavoro. Creato con l’intento di mettere le persone e le loro capacità al centro delle politiche regionali di sviluppo puntando sulle loro competenze ma anche sulle “alleanze” tra soggetti dell’istruzione, della formazione e del lavoro allo scopo di ridurre le disuguaglianze fornendo opportunità di accesso al mercato del lavoro. Per questa ragione riveste particolare importanza l’ultima lettera della sigla, la T, che sta per transizione: Istruzione, Formazione e Lavoro sono gli ambiti delle integrazioni, delle alleanze, delle contaminazioni su cui bisogna puntare “per creare opportunità di realizzazione personale e professionale e garantire pari opportunità di accesso al mercato del lavoro” si legge nella pagina dedicata al Programma (https://www.regione.toscana.it/-/dalla-scuola-al-lavoro-il-modello-toscano).

Per presentare Lift, la Regione ha organizzato una serie di incontri, uno in ciascuna provincia toscana, “rivolti alle parti istituzionali, sociali, economiche, istituzionali e della scuola”.

Il programma dell’incontro per ciascuna provincia (Firenze, Prato, Massa Carrara, Arezzo, Pistoia, Siena, Grosseto, Pisa, Lucca, Livorno) si trova alla medesima pagina dedicata, dalla quale ci si potrà iscrivere. Il prossimo sarà quello di Massa, il 24 gennaio, presso la sala della Protezione civile, in Via Marina Vecchia 78.

Intanto, il 17 gennaio, si è tenuto quello di Prato, presso la Camera di Commercio locale, alla presenza di esponenti del mondo della scuola, rappresentanti istituzionali, parti sociali ed economiche. A presentare Lift è stata personalmente l’assessora regionale a Lavoro, Formazione ed Istruzione Cristina Grieco, la quale ha fornito dei fondamentali numeri di partenza riguardanti questi ambiti.

Il lavoro a Prato e provincia

A Prato e provincia il tasso di occupazione si attesta sul 67,5%, superiore al dato medio toscano (66,5%).

Negli ultimi dieci anni, dal 2008 al 2018, l’occupazione pratese è cresciuta di 2,4 punti, contro l’1,3% di quella toscana.

Quanto al tasso di disoccupazione, Prato si attesta sul 6,7%, inferiore al tasso toscano che è del 7,3%. Negli ultimi dieci anni la disoccupazione è calata dello 0,4% (in Toscana, nello stesso periodo, si registra invcee un aumento pari a + 2,3%).

Gli utenti presi in carico dai Centri per l’impiego della provincia di Prato, nel 2019 sono stati 16.398, per un totale di azioni erogate (Patto di Servizio, Patto per il lavoro RdC, Patto di attivazione GG, altre azioni) di oltre 33 mila (in Toscana gli utenti sono stati 286 mila per circa 680 mila azioni erogate).

Riguardo al Piano Integrato per l’Occupazione, sempre nella provincia di Prato, hanno aderito 142 disoccupati residenti, 124 italiano e 18 stranieri, di cui 9 extracomunitari. Il 93 % dei partecipanti ha concluso regolarmente il percorso di politica attiva. Le azioni erogate sono state in tutto 1179, più di 8 per ciascun destinatario. Sono stati 121 gli utenti avviati al lavoro, pari all’85% dei destinatari, un dato questo molto al di sopra della media regionale (del 54%). Di questi 16 sono stati assunti con contratto a tempo determinato, mentre 17 con contratto di apprendistato.

Incentivi ai datori di lavoro: nel periodo 2014-2018 sono stati erogati contributi per 1,3 milioni di euro, per un totale di 221 lavoratori assunti.

Educazione, istruzione e formazione a Prato

Nell’ambito del sistema regionale di educazione, istruzione e formazione, la Regione ha investito a Prato, oltre 42 milioni di euro, di cui 13 milioni per interventi di educazione e diritto allo studio, quasi 10 milioni per l’edilizia scolastica, 20 milioni per la formazione.

Per quanto riguarda le politiche per la prima e seconda infanzia, l’investimento più significativo è stato quello per il sostegno della domanda e dell’offerta di nidi e servizi integrativi, attuato con risorse del FSE. L’investimento per Prato è stato di circa 3,9 milioni di euro, attribuiti ai Comuni della Provincia.

Nella provincia di Prato gli interventi formativi (progetti e interventi individuali come ed es. vouc her) sono stati complessivamente finanziati con quasi 20 milioni di risorse Fse, Garanzia Giovcani e con fondi statali e regionali. Questi interventi hanno coinvolto oltre 15 mila persone.

Gli interventi formativi hanno dato esiti occupazionali positivi nel 65% dei casi per la formazione per l’inserimento lavorativo e nell’85% per i percorsi ITS.

Per i tirocini, il tasso di inserimento occupazionale è del 60%, con un picco del 72% nella provincia di Prato (la Toscana è tra le prime tre regioni in Italia, quanto all’inserimento occupazionale dei tirocini, come ha attestato ANPAL in una ricerca presentata nelle scorse settimane).

 

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