Lavoro Mestieri e professioni

Federagenti su utilizzo Recovery Fund

Federagenti, associazione dei rappresentanti e intermediari del commercio e finanziari, lancia delle proposte per il rilancio dell’economia

Federagenti rappresenta 40.000 lavoratori tra agenti, rappresentanti e intermediari del commercio e finanziari. Chiede più coinvolgimento delle parti sociali e degli agenti “fondamentali per la ripartenza dell’economia italiana, in quanto intermediano il 70% del Pil”.

La ripartenza dopo la Pandemia. Le idee di Federagenti
Il segretario generale di Federagenti, Luca Gaburro, in occasione del Digital Debate su “L’Italia dopo la pandemia, le proposte degli agenti di commercio per il rilancio dell’economia”, organizzato da Consenso Europa-Gruppo Hdra’ e Federagenti, sottolinea: “Il nostro obiettivo principale è chiedere un maggiore coinvolgimento alle istituzioni di noi parti sociali, non per drenare più o meno risorse alla singola categoria, ma per fare in modo che le risorse europee possano arrivare il primo possibile, evitando corti circuiti che ci sono stati, ma era normale che ci fossero, in un momento di emergenza, mai vissuto prima”.

Federagenti sul Ricovery Fund
Il segretario Gaburro – si legge in un comunicato dell’Agenzia Dire – indica la necessità di “intercettare il rilancio economico a livello europeo: con il recovery fund ci sono risorse ingentissime da usare nel migliore modo possibile. Il mondo degli agenti soffriva molto già prima della pandemia, soprattutto sui temi fiscali e previdenziali. Sul fisco il governo prima della pandemia stava ipotizzando di aumentare la tassazione sui carburanti, cosa per noi preoccupante”.
E continua: “gli agenti di commercio in questa fase difficilissima vanno tutelati più di altre categorie, non potendo usufruire di cassa integrazione o altri ammortizzatori sociali; non solo, quando tra qualche mese arriveranno dalla UE le ingenti risorse destinate alla ripresa attraverso il Recovery Fund, non dovranno esserci più tutte quelle difficoltà avute nei mesi scorsi ad ottenere i contributi previsti a causa della scarsa conoscenza della attività dell’agente di commercio da parte del decisore pubblico. Serve un ‘piano Marshall’ per la nostra categoria, che affianchi a queste risorse che verranno dalla UE ulteriori strumenti messi in campo dal nostro Paese”.

Le richieste di Federagenti
Oltre a una attenzione del capitolo carburante gli agenti hanno bisogno di “aiuti sulla deducibilità dell’auto”. Altro tema, la disintermediazione commerciale: “i grandi player del commercio bypassano la figura dell’agente e questo comporta una concorrenza sleale”. Federagenti riconosce al Governo “un grande sforzo negli aiuti messi in campo durante l’emergenza pur con delle criticità”, ma ora invita a guardare alla ripresa e chiede di rendere velocemente disponibili le risorse europee puntando sul confronto con le parti sociali.

 

LA FOTO DI COPERTINA E’ DI M. SIDERI

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