Lavoro Mestieri e professioni

Mediatore creditizio, la figura a supporto delle imprese

Per evitare incomprensioni tra mondo bancario e mondo imprenditoriale e aiutare le imprese a districarsi tra le norme sui finanziamenti c’è il mediatore creditizio

Non è facile oggigiorno per un’impresa riuscire a valutare tutte le opportunità del mondo finanziario ed è per questo che è nata la figura del mediatore creditizio, un consulente istituito con il Decreto legislativo 141/2010 che ne ha definito il ruolo e i compiti. Il ricorso a questa figura è cresciuto proprio negli ultimi mesi, in cui bisogna interpretare con tempestività le nuove opportunità di credito che offre la legislazione di questo periodo per uscire dall’emergenza economica cui ci ha condotto quella sanitaria.

La figura del mediatore creditizio
Il Decreto legislativo 141/2010 (https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2010/09/04/010G0170/sg) definisce il mediatore creditizio come “colui che mette in relazione – anche attraverso una attività di consulenza – la potenziale clientela con le banche o gli intermediari finanziari previsti dal Titolo V del Testo Unico Bancario, per la concessione di finanziamenti sotto qualsiasi forma”. Il Testo Unico Bancario sancisce che “l’esercizio nei confronti del pubblico dell’attività di concessione di finanziamenti sotto qualsiasi forma è riservato agli intermediari finanziari autorizzati, iscritti in un apposito albo tenuto dalla Banca d’Italia” (https://www.bancaditalia.it/compiti/vigilanza/intermediari/Testo-Unico-Bancario.pdf) e il mediatore creditizio è appunto iscritto a tale Albo, sui cui iscritti la stessa Banca d’Italia vigila.

Il ruolo crescente della mediazione creditizia
L’importanza del ruolo del mediatore creditizio è cresciuta negli anni, di pari passo con la digitalizzazione dei processi di analisi degli istituti di credito ma è cresciuta ulteriormente per la crisi generata dall’emergenza sanitaria Covid-19 e il conseguente lockdown, che ha determinato e determina una forte esigenza di liquidità per le imprese. Per i prodotti orientati ad una clientela corporate – ha reso noto l’OAM (Organismo Agenti e Mediatori) – più del 65% dell’intermediato viene realizzato da società di mediazione creditizia, confermando l’immagine di un comparto fondamentale oggi per il credito. Le imprese oggi infatti ricercano sempre più una guida personale e personalizzata per vagliare le numerose e complesse soluzioni di credito proposte. Oltre a quelle nazionali, ci sono le norme internazionali che fissano criteri sempre più stringenti per la concessione di credito da parte delle banche cui si somma il problema del calo delle filiali presenti sul territorio italiano (dovuto alla necessità di contenere i costi) che corrisponde a un numero inferiore di possibilità di contatto e supporto da parte del mondo bancario.

Credito alle imprese, la task force sulle misure del Governo
Una delle ultime rilevazioni settimanali effettuate dalla task force (di cui fanno parte Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero dello Sviluppo Economico, Banca d’Italia, Associazione Bancaria Italiana, Mediocredito Centrale e Sace) nata per promuovere l’attuazione delle misure del Governo a sostegno della liquidità per far fronte all’emergenza Covid-19 rileva che si attestano su volumi elevati (2,7 milioni) le domande di adesione alle moratorie su prestiti, per un valore di circa 299 miliardi; che superano quota 69 miliardi le richieste di garanzia per i nuovi finanziamenti bancari per le micro, piccole e medie imprese presentati al Fondo di Garanzia per le PMI e che, attraverso lo strumento ‘Garanzia Italia’ di Sace sono state concesse garanzie per 12,6 miliardi di euro, su 433 richieste ricevute.

Luca Orsenigo e Stefano Lamera

Il commento di Nove Consulting
Al riguardo abbiamo contattato Nove Consulting srl, società specializzata in mediazione creditizia e consulenza finanziaria iscritta all’Albo nonché accreditata all’OAM. Il responsabile finanziamenti chirografari e affidamenti di breve termine, Stefano Lamera, ha commentato: “lo sforzo di Mediocredito Centrale, e non solo, è stato, ed è, enorme. Mai come in questi mesi alle aziende è stata data la possibilità di accedere a finanziamenti, soprattutto con finalità legate al sostegno del capitale circolante. Si è trattato di una misura necessaria per assistere le esigenze connesse alla ripartenza dopo il lockdown. Speriamo adesso che il sistema economico trovi la forza per trasformare il debito in fatturato così da riattivare quel circolo virtuoso che, oltre a garantire il pagamento dei prestiti, generi PIL e valore aggiunto. Anche dal punto di vista delle moratorie, ulteriormente prorogate al 31 gennaio 2021, le imprese dovranno in pochi mesi ritrovare le forze necessarie per assistere il debito cristallizzato nei mesi di aprile e maggio 2020. Mai come ora la competenza e la programmazione finanziaria sono competenze necessarie ad ogni azienda per raggiungere obiettivi e crescita”.

Il mediatore creditizio delle società certificate
Se le società di mediazione creditizia nel nostro Paese sono storicamente molto numerose, solo poche, per l’esattezza oggi non più di 300, sono quelle accreditate e controllate dall’Ufficio di Vigilanza dell’OAM, a garanzia di professionalità e correttezza ad esclusiva tutela del consumatore. La società di mediazione creditizia opera in entrambi i lati della mediazione: può essere chiamata a supporto di piccole, medie o grandi imprese nel dialogo con il mondo bancario e nel contempo a supporto delle banche nel vaglio delle richieste. Si crea così un circolo virtuoso con il fine ultimo del benessere e dello sviluppo dell’impresa e del mercato.

Il mediatore creditizio al tempo del Covid-19
Luca Orsenigo, fondatore e Amministratore delegato di Nove Consulting Srl spiega: “in questo periodo diventa fondamentale la capacità di interpretare con tempestività le nuove opportunità legislative e quelle offerte dalle relazioni all’interno del mondo finanziario, per valutare e indirizzare con precisione sul mercato del credito le richieste e le necessità finanziarie delle aziende, creando così valore per l’imprenditore, da accompagnare e supportare adeguatamente in una fase ancora difficilissima”. Nove Consulting (www.noveconsulting.it) è ai primi posti in Italia tra le società che si occupano di mediazione creditizia: “Riusciamo a decodificare con la velocità necessaria le normative che si susseguono una via l’altra con gli interventi di sostegno predisposti dal Governo” ha aggiunto Orsenigo “e a integrarle nel rapporto con le banche con gli altri strumenti finanziari esistenti di agevolazione per i crediti e i finanziamenti. La nostra clientela è composta da quelle medie e piccole imprese che caratterizzano da sempre il tessuto produttivo italiano. Nel momento storico attuale, questo tipo di competenza diventa essenziale per garantire alle imprese il buon esito del processo di accesso al credito, per quella liquidità necessaria loro non solo per la ripartenza, ma anche e soprattutto per lo sviluppo di nuovi progetti e nuove idee e l’apertura verso nuovi mercati. In una parola, per la crescita”.

Potrebbe interessarti