Imprenditoria Start-up

Scale Up, le buone pratiche della Regione Lazio

Lazio Innova, tramite il consorzio Scale Up, ha presentato le best practices su Open Innovation, Venture Capital e Aerospazio

Scale Up è un progetto del programma Interreg Europe che contribuisce alla competitività europea e all’accelerazione della crescita economica regionale. Il suo obiettivo è supportare la capacità delle piccole e medie imprese e consentire alle autorità regionali e locali di rispondere adeguatamente a eventuali ostacoli nella crescita e nel consolidamento delle PMI, favorendone il posizionamento sui mercati nazionali e internazionali nell’ambito della rinnovata politica industriale dell’Ue.

Il programma di incontri di Scale Up
Il consorzio Scale Up sta portando avanti un programma di incontri di studio online e in tale ambito questa mattina, 20 ottobre 2020, i partner del progetto si sono dati appuntamento on-line per il meeting organizzato da Lazio Innova, con l’obiettivo di analizzare le buone pratiche del Lazio nell’ambito di questo innovativo programma comunitario. Lazio Innova ha così presentato al partenariato europeo e alla rete degli stakeholder regionali le best practice su Open Innovation, Venture Capital e Aerospazio.

Scale Up, le buone pratiche della Regione Lazio per l’Ue
L’incontro di Lazio Innova si è focalizzato in particolare su tre buone pratiche tra le diverse azioni e programmi che la Regione Lazio ha messo in campo: Open Innovation, Venture Capital e Areospazio. Tre assi centrali della policy regionale dell’innovazione interconnesse attraverso attività comuni che fanno capo alla rete dello Spazio Attivo, hub dell’innovazione diffusi in tutte le province che offrono i servizi della Regione Lazio a imprese, startup, maker e cittadini. Gli Spazi attivi, attraverso la formazione e l’orientamento all’imprenditorialità e al lavoro, in collaborazione con enti locali, consorzi industriali, università e centri di ricerca sostengono la diffusione della cultura imprenditoriale.

Il meeting di Scale Up aperto dal presidente Tasco
L’incontro di questa mattina, aperto dal presidente di Lazio Innova Nicola Tasco con il direttore dello Spazio Attivo e Open Innovation Luigi Campitelli, ha coinvolto i partecipanti in un confronto con i gruppi di azione degli stakeholder locali.
“Il meeting a cui partecipiamo oggi” ha detto Tasco “è un’occasione straordinaria di confronto con il partenariato di Scale Up e la sua rete di stakeholder regionali, per condividere e trasferire le migliori pratiche del nostro sistema integrato di programmi e azioni indicate nella Smart Specialisation Strategy della Regione Lazio. L’obiettivo è innescare un virtuoso e diversificato effetto moltiplicatore in altri territori dell’Ue che presentano le nostre stesse necessità di innovazione e crescita ma anche costruire una comunità di dialogo e di cooperazione a livello europeo. La Regione Lazio ci ha indicato chiaramente la direttrice attraverso cui operare per trasformare le startup in scale-up con un business model definito. Sfide che riguardano la digitalizzazione pubblica e privata, industria 4.0, l’open innovation in settori chiave come l’aerospazio, la cyber security, l’intelligenza artificiale e i Big Data, il Venture Capital e l’equity crowdfunding”.

Open Innovation Challenge, la prima best practice della Regione Lazio
A parlare della Open Innovation Challenge sono stati Laura Santarelli, Innovation manager di Lazio Innova, Eugenia Murabito, Data analyst di Telsy e Salvatore Carso, Head of PMO & Strategic Initiatives di Keyless. Hanno spiegato che le challenge della Regione Lazio mettono in connessione le grandi imprese con la creatività e la competenza di giovani talenti e startup. Le challenge hanno già coinvolto 108 progetti innovativi, supportati attraverso un programma di mentorship, concretizzando almeno 15 importati accordi commerciali, sperimentazioni e progetti di ricerca congiunti.

Fare Venture, la seconda best practice della Regione Lazio
La seconda best practice è “Fare Venture” e ne hanno parlato Lorenzo De Fabio, responsabile operativo Venture Capital di Lazio Innova, Niccolò Sanarico CTO e investment manager di Barcamper Venture Lazio by Primomiglio SGR e Chiara Russo, Ceo & Co-Founder di Codemotion. Fare Venture vede co-esistere due strumenti distinti ma complementari: Lazio Venture e Innova Venture. Il primo è un fondo di fondi di 44 milioni di euro che ha investito in 4 FIA (Fondi Chiusi di Investimento Alternativi) paralleli e gestiti da primari soggetti professionali che, associando una quota del 40% di capitali privati di altri FIA privati sempre gestiti dai medesimi soggetti, investiranno nelle imprese target del Lazio. Innova Venture invece investe direttamente nel capitale di rischio di startup e imprese e lo fa per oltre 22 milioni di euro.

ESA BIC Lazio, la terza best practice della Regione Lazio
La terza buona pratica è ESA BIC Lazio e ne hanno parlato Stefan Gustafsson, innovation and ventures office directorate of telecommunications and integrated applications di ESA, Roberto Giuliani, ESA BIC Lazio Incubator manager Lazio Innova e Thomas Moranduzzo, vicepresidente e co-founder di Colombosky. Lo Spazio Attivo Roma Tecnopolo ospita l’ESA Business Incubation Centre del Lazio, unico in Italia, e tra le varie attività sostiene lo startup nella space economy attraverso l’avvio di imprese che intendono applicare conoscenze e tecnologie di derivazione spaziale in altri settori di attività. La call, Lanciata insieme con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), è arrivata alla quarta edizione e sostiene i costi legati alla fase di prototipazione, sviluppo del nuovo prodotto e servizio e per la tutela della proprietà intellettuale. Il programma ESABIC Lazio si rivolge agli aspiranti imprenditori, ai ricercatori, ai professori universitari e al personale tecnico degli organismi di ricerca o delle università, sia pubblici che privati, e alle giovani imprese in fase di startup.

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