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I vincitori del PNI 2020, il Premio Nazionale Innovazione

Ecco i vincitori del PNI 2020, il riconoscimento istituito nel 2003 dall’associazione nazionale degli incubatori universitari PNICube

I vincitori del PNI 2020 sono: Agromateriae (Start Cup Emilia-Romagna), SAMS Technology (Start Cup Lombardia), Eye4nir (Start Cup Lombardia), U-Care (Start Cup Piemonte e Valle D’Aosta).

Il PNI 2020
Conferito il 4 dicembre 2020, a Bologna, il riconoscimento ideato da PNICube per diffondere la cultura d’impresa in ambito universitario e accorciare le distanze tra ricerca e mercato, stimolando il dialogo tra ricercatori, impresa e finanza. Il Premio nazionale per l’innovazione, giunto alla 18ima edizione (https://www.donnainaffari.it/2020/11/pni-2020-premio-nazionale-innovazione/), rappresenta la più grande e capillare business plan competition italiana, quest’anno ospitata dall’Università di Bologna e Almacube, incubatore di Ateneo e di Confindustria Emilia Area Centro. A concorrere sono i più innovativi progetti d’impresa hi-tech, vincitori delle 14 Start Cup regionali a cui hanno preso parte nel 2020 oltre 900 idee d’impresa da tutta Italia.

I vincitori del PNI 2020
I vincitori sono stati selezionati tra le 16 superfinaliste (https://www.pnicube.it/le16superfinaliste) da una giuria composta da esponenti del mondo dell’impresa, della ricerca universitaria e del venture capital (https://www.pnicube.it/giuria), sulla base di criteri come: valore del contenuto tecnologico o di conoscenza, realizzabilità tecnica e potenzialità di sviluppo, adeguatezza delle competenze del team, attrattività per il mercato. La vincitrice assoluta è stata Agromateriae (Start Cup Emilia-Romagna), una start-up che si occupa di trasformare gli scarti agroindustriali in nuove materie prime green, al servizio dell’industria plastica. A seguire, le Start-up vincitrici delle Start Cup di Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta (SAMS Technology – Start Cup Lombardia, Eye4nir – Start Cup Lombardia, U-Care – Start Cup Piemonte e Valle d’Aosta).

Il commento di PNICube
Alessandro Grandi, presidente di PNICube, ha commentato questa edizione particolare del Premio, svolta in un periodo di emergenza sanitaria ma anche di conseguente crisi economica, dicendo che proprio l’edizione di questo 2020 “ci ricorda l’importanza e il ruolo della ricerca e quanto possa essere decisivo il suo contributo nel dare risposta ai grandi temi del nostro tempo”. Riferendosi alla sostenibilità ambientale aggiunge che la premiazione di una start-up che trasforma gli scarti agroindustriali in nuove materie green dimostra come l’innovazione proveniente da università ed enti pubblici di ricerca italiani sia al servizio di uno sviluppo sostenibile del nostro pianeta”.

Il montepremi per i vincitori del PNI 2020
Il montepremi erogato lungo tutto il percorso che dalle competition regionali porta alla sfida finale, è pari a 1,5 milioni di euro: circa 500.000 euro corrisposti in denaro e 1 milione in servizi offerti dagli Atenei e dagli incubatori soci di PNICube e dal vasto ecosistema di supporto all’innovazione imprenditoriale che PNICube ha saputo costruire negli anni. Ma ciò che conta è anche e soprattutto la possibilità di sviluppare la propria idea imprenditoriale e farne un business. Come spiega Valerio Veronesi, presidente della Camera di Commercio di Bologna: “Dal confronto nascono le idee, le opportunità, le novità. Mai come in questo periodo abbiamo bisogno di nuove soluzioni e di un cambio di prospettiva. Il PNI per come nasce e per come è strutturato va proprio in questa direzione. É proprio da un confronto fecondo di idee e di menti che possono sortire nuove opportunità di business e di diffusione della cultura d’impresa. Siamo lieti che le fondamenta di questo prestigioso premio siano qui a Bologna oggi, città che è un terreno fertile in cui far germogliare il seme dell’innovazione. Bologna è la seconda città metropolitana d’Italia per numero di start-up e di PMI innovative in rapporto alle imprese attive”.

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