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X rilevazione della Camera di Commercio di Roma

Pubblicati i dati dell’Osservatorio permanente istituito dalla Camera di Commercio di Roma. Il X report si concentra sulla seconda ondata del Covid-19

L’Osservatorio predisposto dalla Camera di Commercio di Roma dal mese di marzo valuta l’impatto economico del coronavirus e fornisce un costante aggiornamento sull’evoluzione della situazione, cercando di cogliere il sentiment degli imprenditori, identificando i provvedimenti che meglio hanno contenuto il danno economico subito dalle imprese e studiando al contempo strategie utili per il rilancio.

Le imprese coinvolte nella rilevazione
La Camera di Commercio di Roma ha costruito un panel di 500 imprese rappresentative delle attività economiche di Roma (67% delle imprese) e provincia (33%). L’84,6% delle imprese ha fino a 9 dipendenti, il 12,6% ha tra 10 e 49 dipendenti e il 2,8% ha oltre 50 dipendenti. La decima indagine è stata somministrata tra il 26 e il 29 ottobre 2020.

La seconda ondata di Covid-19 non permette di risollevarsi
Il tessuto produttivo di Roma e provincia è stato colpito duramente da questa nuova fase di ripresa dei contagi, proprio mentre stava tentando di risollevarsi. Proprio per questo appare ancora più fragile rispetto alla prima fase della pandemia. La quasi totalità delle imprese non aveva recuperato i livelli di attività pre-covid e la maggioranza degli imprenditori e delle imprenditrici intervistate non si aspettava una ripresa dei contagi di tale intensità. Si ha paura che le nuove misure previste per limitare i contagi possano compromettere definitivamente la ripresa.

Previsioni e aspettative delle imprese romane
Le previsioni che le imprese avevano formulato sullo sviluppo della pandemia si dividono quasi alla pari tra chi aveva previsto questa situazione e chi non pensava che i contagi potessero aumentare con tale intensità: il 44% delle imprese si aspettava una seconda ondata di contagi come quella che stiamo vivendo, mentre il 37% non pensava fosse di tale intensità, il 19% pensava che la diffusione del virus fosse oramai sotto controllo.

Imprese tra la prima e la seconda ondata
“sferzate” con forza da queste ondate, le imprese si trovano in mezzo a una tempesta. In base ai risultati dell’indagine della Camera di Commercio di Roma, adesso si trovano in una situazione di maggiore vulnerabilità rispetto allo scenario di marzo. L’88% delle imprese non aveva recuperato i livelli di attività dello scorso anno, l’11% aveva recuperato i livelli dello scorso anno e solo l’1% ha registrato livelli di attività superiori. Inoltre, il 67% delle imprese che non hanno raggiunto i livelli dello scorso anno indicano una contrazione del fatturato superiore al 20%.

Le conseguenze imprenditoriali delle misure adottate
Dalle risposte date alla Camera di Commercio di Roma, solo il 19% delle imprese sembra pensare che le attuali misure siano sufficienti per contenere il contagio; per il 53% delle imprese invece occorrerebbe fare dei lockdown, seppur circoscritti alle zone a maggior rischio. Per le conseguenze delle misure, il 17% delle imprese pensa che gli attuali provvedimenti possano compromettere definitivamente la possibilità di proseguire la propria attività. Per il 57% degli intervistati le misure di contenimento devono restare in vigore solo per tempi brevi. Appena il 9% delle imprese ritiene che le misure di contenimento sociale approvate non avranno ripercussioni significative sulla propria impresa anche se il 17% delle imprese ritiene al contrario che le misure siano necessarie per proseguire l’attività in futuro.

Lorenzo Tagliavanti con la Sindaca Virginia Raggi – foto di repertorio

Il commento del presidente della Camera di Commercio di Roma
“I risultati di questo decimo report” afferma Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio di Roma, “mettono in evidenza, purtroppo, come il tessuto produttivo romano sia nuovamente e duramente colpito da questa seconda ondata della pandemia. Un rigurgito del virus che va a impattare su una realtà imprenditoriale già indebolita dagli effetti pesantissimi del lockdown dello scorso marzo. Infatti, se il 44% delle imprese intervistate si aspettava una seconda ondata di contagi, ben il 37% non pensava fosse di tale intensità e addirittura il 19% – una percentuale non trascurabile – pensava che la diffusione del virus fosse oramai sotto controllo. Le imprese affrontano questa ‘seconda ondata’ in una situazione di maggiore vulnerabilità rispetto allo scenario di marzo: l’88% non ha recuperato i livelli di attività dello scorso anno, cosa riuscita solo all’11% del campione. Non solo: il 67% delle imprese che non hanno raggiunto i livelli dello scorso anno indicano una contrazione del fatturato superiore al 20%”.

La preoccupazione della Camera di Commercio di Roma
“Un dato che mi preme evidenziare” prosegue Tagliavanti, “è questo: per il 57% delle imprese le misure di contenimento, anche dure, vanno applicate ma per tempi brevi. Questo vuol dire che il mondo produttivo capisce la situazione di estrema gravità, è pronto a fare ulteriori sacrifici, ma per un periodo limitato e a fronte di congrui indennizzi. In questo scenario, tutte le Istituzioni devono impegnarsi al massimo perché senza le imprese e senza una vera ripresa il futuro di tutti resta precario. La Camera di Commercio ha appena rinnovato i suoi organi, nel segno della coesione e dell’unità, ed è quindi pronta a fare la sua parte come sempre, con rinnovato vigore ed energia”.

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