Salute e benessere Società

Inaugurato nel Lazio ambulatorio Disturbi alimentari

La prima struttura dedicata ai disturbi alimentari dell’ASL Roma 6 si trova presso l’Ospedale dei Castelli romani ed è stata inaugurata il 13 maggio

I disturbi alimentari, patologia sottovalutata
I disturbi alimentari (DA) sono persistenti disturbi del comportamento alimentare associati a una alterazione della percezione corporea e del controllo del proprio peso e delle forme corporee, che danneggiano la salute fisica o il funzionamento psicologico e che non sono secondari a nessuna condizione medica o psichiatrica conosciuta, ovvero non sono collegati ad altre patologie ma sono essi stessi la patologia, se così ci possiamo permettere di definirla senza urtare la suscettibilità di alcuno. D’altro canto finché non tali disturbi non verranno considerati una forma patologica continueranno a essere sottovalutati. Sono disturbi della sfera psichica che richiedono una rete di interventi e la costruzione di percorsi di cura dedicati complessi. Purtroppo la forte componente somatica tende a far misconoscere la reale portata del disturbo anche da parte della famiglia, rendendo difficile l’accesso ai servizi per la salute mentale. I disturbi alimentari sono così patologie troppo spesso sottovalutate che colpiscono principalmente i giovani, giovanissimi e le donne. Solo nel Lazio si stima che oltre 211 mila persone soffrano di DCA (disturbi del comportamento alimentare), ma il trend è in crescita e con la pandemia si è registrato un aumento del 30% dei casi.

L’inaugurazione dell’ambulatorio Disturbi alimentari
L’inaugurazione si è svolta alla presenza dell’Assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato, del Direttore generale ASL Roma 6 Dott. Narciso Mostarda e del Direttore Sanitario ASL Roma 6 Dott. Roberto Corsi. L’evento ha rappresentato una prima vittoria di un percorso intrapreso durante la pandemia per potenziare i servizi di prevenzione e cura dei disturbi alimentari nella Regione Lazio.
“Abbiamo deciso di intraprendere questa battaglia attraverso un ordine del giorno di cui sono prima firmataria” ha detto Eleonora Mattia, presidente IX Commissione Consiglio regionale del Lazio, “presentato e votato in Consiglio regionale, promuovendo un dialogo con le associazioni e con le Asl del territorio. Questo è il primo risultato, ora continuiamo il lavoro per offrire a tutte le persone che soffrono di DCA e le loro famiglie una rete di supporto fatta di servizi e professionalità”.

Le terapie per i disturbi alimentari
I disturbi alimentari iniziano soprattutto durante l’età evolutiva (bambini e adolescenti) ma possono presentarsi in tutto l’arco di vita. Pertanto, i percorsi di diagnosi e cura, devono essere differenziati a seconda dell’età del paziente, del momento di sviluppo della sua personalità e del livello di gravità della patologia. Tutte le linee guida internazionali e le indicazioni del Ministero della Salute raccomandano il trattamento ambulatoriale o il trattamento diurno, consigliando il ricovero ospedaliero solo per i casi più gravi. L’approccio terapeutico che ha mostrato maggiore efficacia è quello Multidisciplinare Integrato, dove gli aspetti psichiatrici-psicologici sono strettamente integrati con quelli medico-nutrizionali. Nel trattamento dell’anoressia nervosa in età pediatrica e prima età adulta viene raccomandato il coinvolgimento dei familiari. Nel trattamento dell’anoressia nervosa cronica viene raccomandato un approccio multi-professionale per minimizzare il danno psico-organico. Nel trattamento della bulimia nervosa e del Disturbo d’alimentazione incontrollata (DAI) viene raccomandato sia un approccio psicoterapeutico individuale sia di gruppo.
Il trattamento farmacologico non è quello di prima scelta nella cura dei disturbi alimentari ma può essere utile in associazione all’intervento psicoterapeutico-riabilitativo a causa dell’elevata comorbilità psichiatrica nei pazienti con disturbi alimentari.

Una battaglia collettiva
“Spero che questo sia davvero solo il primo traguardo di una battaglia collettiva che ci aiuta a ricordare come la politica possa e debba essere azione di cura, prima di tutto dei cittadini e delle cittadine” ha dichiarato Eleonora Mattia durante l’inaugurazione dell’ambulatorio Disturbi alimentari ringraziando anche la presidente dell’associazione La Fenice Daniela Bevivino, l’Associazione Zorea, Alba e tutti coloro che hanno accompagnato questo percorso”.

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